Il pilota: Olympus

Il pilota: Olympus

Avevo sentito parlare di Olympus, mi incuriosiva il fatto che, a così breve distanza dall’uscita di una serie come Atlantis, qualcuno sfruttasse lo stesso tema.

Atlantis è una serie senza senso alcuno, che prende la mitologia greca, la strappa a pezzettini e ne reincolla pezzi a caso, ero curioso di capire cosa avrebbe fatto invece Olympus. Attenzione: seguono spoiler sul pilot. In fondo ci sono probabili spoiler anche sulla trama in generale, ma vi avviso per tempo, tranquilli.

Qualcuno ha detto che assomiglia a 300, per il fatto che sembra avessero un budget di 300 dollari per l’uso un tantino approssimativo del green screen. Io, personalmente, queste cose non le noto particolarmente, mi basta sia la storia a convincermi.

Prima scena, uomo a terra che apre gli occhi.

“Non pensare a LOST”, penso all’istante. Fallendo così nel mio proposito.

C’è un ciclope che sta, per qualche motivo, per staccare le gambe al ragazzo. Vuoi usare mica un’ascia o una cosa simile? Giammai, usiamo una specie di coltellaccio-boomerang che il ragazzo prontamente riuscirà, nell’ordine, a fregarci, a lanciare via in maniera tale che ritorni verso di noi tagliandoci due dita e a usarlo per liberarsi.

Il ciclope è così incavolato che ruggisce, rivelando che ha un occhio solo. In bocca.

Lo spettatore si può interrogare su come faccia a nutrirsi, intanto la puntata procede su due binari. Il giovane fugge dal minotauro con un giochetto che avrebbe dovuto spezzargli la gamba, visto che non si fa bungee jumping con una corda non elastica. Nel frattempo vediamo una città sotto assedio. È Atene.

Egeo, il re, ha una sposa, tale Medea, che è una pessima madre. A corte c’è un tutti contro tutti, pare non ci sia nessuno, tra i protagonisti, che non voglia pugnalare alle spalle qualcun altro.

Intanto l’esercito di Minosse minaccia Atene, ma ce ne ricordiamo giusto in un paio di sequenze cruente senza senso, tipo quelle di Spartacus, solo che questa è Syfy, non Starz. Mah.

Olympus cast

Lui, lei, l’altra

Non tentate di stare dietro ai luoghi in cui vaga il ragazzo, nemmeno l’autore ha capito esattamente dove si svolgono gli avvenimenti secondo me. Vi evito i siparietti comici più o meno volontari e salto in fondo all’episodio. Alla fine della fiera si scopre che

  • Il ragazzo ha un nome maledetto e se lo pronunci ti tramuti in pietra.
  • Medea è una donna senza scrupoli.
  • Gli sbuffi di vapori termali sotto la gonna aiutano l’oracolo ad avere delle visioni (Milo Manara, prendi nota!).
  • Medea non lo sa, ma il vero primogenito di Egeo è il ragazzo dal nome maledetto ed è lui a celare in sé il Lexicon, che può rivelare come raggiungere l’Olimpo e ottenere un posto tra gli dèi.

Se non avete il palato fino, non vi fanno troppo schifo le scene truculente e vi piace l’ambientazione greca potete dare una chance a Olympus, non passerà alla storia ma è meglio di Atlantis. Bella è un’altra cosa, ma tutti abbiamo qualche serie un po’ trash che ci piace seguire, no?

Non proseguite oltre se non volete avere possibili spoiler sul resto della serie. Se invece non pensate di vederla e vi interessa un riassuntino più o meno plausibile di ciò che non vedrete, ecco il paragrafo che stavate aspettando.

Incollo da Wikipedia: Fuggita ad Atene, a bordo del carro del Sole trainato da draghi alati, Medea sposa Egeo, dal quale ha un figlio, Medo. A lui Medea vuole lasciare il trono di Atene, finché Teseo non giunge in città. Egeo ignora che Teseo sia suo figlio, e Medea, che vede ostacolati i suoi piani per Medo, suggerisce al marito di uccidere il nuovo venuto durante un banchetto. Ma all’ultimo istante Egeo riconosce Teseo come suo figlio e Medea è costretta a fuggire di nuovo.

Che ne dite? Sempre meglio di Giasone che uccide il Minotauro con l’aiuto di Ercole e Pitagora, no?

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