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Star Trek Discovery: nuovo trailer e incontro con gli attori al SDCC17

Star Trek Discovery: nuovo trailer e incontro con gli attori al SDCC17

Al Comic-Con di San Diego arriva il cast di Star Trek: Discovery e il nuovo trailer, con tante nuove anticipazioni!

Ecco il trailer inedito che ha scaldato la platea del Comic-Con poco prima che entrassero attori e produttori della nuova serie!

In prima fila alla conferenza troviamo Sonequa Martin-Green (Burnham), Jason Isaacs (Lorca), Doug Jones (Saru), Shazad Latif (Tyler), Mary Wiseman (Tilly), Anthony Rapp (Stamets), e James Frain (Sarek), affiancati dai produttori Alex Kurtzman, Gretchen J. Berg, Aaron Harberts, Heather Kadin e Akiva Goldsman.

Moderatore d’eccezione:  Rainn Wilson, il nuovo interprete di Harry Mudd e attore ospite dello show.

ATTENZIONE: Nell’articolo sono presenti anticipazioni sulla nuova serie Star Trek: Discovery. Siete avvisati, se non amate gli spoiler.

Michael Burnham è la sorellastra di Spock

La protagonista di Star Trek: Discovery, Sonequa Martin-Green, ha raccontato al pubblico che quando ha ricevuto la proposta per entrare a far parte del cast si trovava a Buenos Aires e la prima reazione è stata un urlo di gioia, poi sfociato in pianto liberatorio.

Harberts ha aggiunto quanto difficile sia stato il casting per trovare la giusta attrice per il ruolo da protagonista; una ricerca durata mesi e che li ha spinti ad aspettare la fine delle riprese di The Walking Dead per avere la disponibilità di Martin-Green. Lui e la Berg hanno capito che Sonequa sarebbe stata la scelta giusta sin dal primo momento che l’hanno incontrata.

Martin-Green ha espresso la sua ammirazione e il suo affetto per Michelle Yeoh, un legame molto forte che si riflette anche nel rapporto fra i loro personaggi, Burnham e Georgiou. Quando i genitori biologici di Burnham vengono uccisi, per lei Sarek e Amanda diventano come padre e madre adottivi; saranno loro ad affidarla a Georgiou.

James Frain ha detto che conosceremo un giovane Sarek e capiremo quanto sia stato inusuale, per lui, sposare un’umana.

Diventare il mentore di Burnham lo ha aiutato a comprendere come allevare un umano, a capirne la natura complessa e ad affrontare le difficoltà nel gestirne l’emotività.

L’ideale Vulcaniano – come ricordato al pubblico – si è evoluto nel corso dei secoli. A questo punto è intervenuto il produttore Alex Kurtzman che ha detto di sapere bene che Spock non ha una sorellastra, secondo il canon.

Abbiate un po’ di pazienza, con noi.

Ha chiesto, rivolto ai fan.

Il capitano Lorca è un nuovo tipo di capitano

Jason Isaacs ha spiegato che il capitano Lorca, da lui interpretato, sarà diverso da tutti gli altri capitani visti finora, perché:

Probabilmente è un tantino più esaurito e ha un carattere molto spigoloso.

Non tenterà di assomigliare agli altri capitani della saga.

Stamets avrà un ragazzo

Secondo Anthony Rapp, Wilson Cruz (che ha già recitato con Rapp in Rent e ha interpretato Rickie in My So-Called Life) sarà il suo interesse amoroso in Discovery.

Cruz sarà il Dr. Hugh Culber, ufficiale medico della Discovery. Rapp ha quindi improvvisato un qualche tipo di treknobabble esomicologico per impressionare il pubblico. Ma è tornato serio parlando del suo personaggio:

Interpreto il primo personaggio, in una serie televisiva di Star Trek, ad essere apertamente omosessuale. È uno scienziato e io ne sono molto orgoglioso.

Saru ha gli zoccoli

Doug Jones ha chiarito che Saru, il suo personaggio Kelpian, ha gli zoccoli ai piedi e ha mostrato al pubblico il suo modo di camminare:

Mi tengo in equilibrio sugli avampiedi quando cammino.  Saru è alto 2 metri!

Il suo costume è molto attillato e i costumisti volevano imbottire il suo didietro troppo piatto, ma Jones si è opposto perché l’avrebbero reso troppo umano, in quel modo. Saru e Burnham saranno come fratello e sorella.

James Frain ha detto che l’elemento drammatico della serie si basa tutto su ciò che accadrà nei rapporti fra i personaggi. Rapp ha aggiunto che le relazioni, sulla Discovery, avranno una dinamica molto più vivace rispetto a come è stato finora in Star Trek.

Attenzione al canon di Star Trek

Alex Kurtzman ha rassicurato il pubblico sul fatto che gli addetti ai lavori sono tutti grandi fan della Serie Originale e che, partendo da quella ispirazione, tutti hanno sempre bene in mente il canon.

Ha però voluto ricordare, in risposta alla domanda di un fan rivolta a Wilson, che siamo nel 2017 e restare fedeli alle scenografie della Serie Originale semplicemente non funzionerebbe. “Ma restiamo coerenti con le origini”, ha chiosato.

Ovviamente vogliamo essere accurati, entro i paletti del canon, e ci sono discussioni tutto il giorno nella sala degli autori insieme ai produttori, su cosa sia canonico e cosa no e su cosa possiamo fare tecnicamente.

Il Produttore Esecutivo Akiva Goldsman ha confermato di essere un trekker e che la sua prima convention risale addirittura al 1976, quand’era un ragazzino sui dieci anni.

Lo showrunner Aaron Harberts ha invece parlato del tema portante della serie: vogliono tentare di mostrare come sia possibile risolvere i conflitti in modo pacifico. I personaggi faranno certamente degli sbagli lungo questo percorso, ma alla fine riusciranno a comprendersi gli uni con gli altri.

Jason Isaacs, che adesso può vantare il suo coinvolgimento in ben due saghe iconiche, ha sottolineato le somiglianze tra Star Trek ed Harry Potter:

Entrambi i fan di questi universi narrativi adorano la narrazione e la cercano come guida per destreggiarsi nella vita reale.

Goldsman ha voltuo sottolineare che l’idea che in Star Trek non ci siano i conflitti è una convinzione errata, ci sono sempre stati. È piuttosto come si arriva alla risoluzione di quei conflitti che fa la differenza tra una visione distopica ed una utopica, del futuro.

Rapp ha ammesso di essersi commosso alla vista del nuovo trailer, mentre era nel dietro le quinte della conferenza. Aspetta con impazienza il momento in cui tutto il mondo potrà vedere il frutto del loro lavoro.

Abbracciare la diversità in Star Trek

Rainn Wilson ha affrontato il problema delle critiche negative sollevate da molti fan, in risposta alla diversità di Discovery rispetto al resto della saga, ma ha invitato a rendersi conto che la diversità “fa parte dell’universo di Star Trek sin dal principio”. Martin-Green a questo punto è intervenuta aggiungendo che Star Trek ha sempre parlato di unità e di diversità e questo aspetto è tra quelli che lo rendono così importante per molte persone.

Se dite di avere a cuore l’eredità di Star Trek, ma non vi piace questo aspetto della cosa, allora l’avete persa.

Ha detto conquistando gli applausi e un “amen!” dal pubblico in sala.

Goldsman ha ammesso che la squadra si è sentita un po’ spiazzata da tutta questa negatività, sostenendo che:

Se dici di amare la fantascienza, allora vuol dire che ti piace immaginarti in modo diverso da come sei. [Questa negatività] ha più a che fare con quello che sta succedendo culturalmente con Internet che non davvero con Star Trek,  perché in fin dei conti Star Trek parla di come tenersi per mano e superare insieme gli ostacoli.

Wilson ha detto al pubblico che, per lui, guardare da bambino la Serie Originale è stato d’ispirazione e gli ha mostrato come si possa andare d’accordo con le altre razze e specie.

Klingon che parlano Klingon

La showrunner Gretchen Berg ha spiegato che, vista la natura della storia che intendono raccontare, è molto importante che i Klingon parlino davvero in lingua Klingon.

Lo capirete lo stesso. Metteremo i sottotitoli.

Vogliono assicurarsi che le persone vedano i Klingon sotto una luce differente e non semplicemente come “i cattivoni dell’universo”. Vogliono davvero esplorarne ed espanderne la cultura più di quanto sia stato fatto finora.

I Klingon hanno il loro orgoglio, i loro interessi e i loro talenti. È una cultura davvero molto affascinante.

Sarà cura dei produttori fare si che il klingon venga parlato correttamente.

Abbiamo sempre un supervisore addetto al controllo di questo specifico aspetto… abbiamo preso tutte le misure adeguate per assicurare un grado di accuratezza formidabile, per il nostro Klingon.

Un viaggio emotivo lungo 15 episodi

Il Produttore Esecutivo Heather Kadin ha spiegato che, a differenza di tutte la altre serie di Star Trek, Discovery avrà una storia che si svilupperà in un viaggio emotivo dei personaggi, in un arco di 15 episodi.  Kurtzman ha aggiunto che ci saranno molte sorprese lungo questo viaggio e grandi rivelazioni nel corso della stagione.

Shazad Latif ha voluto puntualizzare come gli episodi non tratteranno solo di fantascienza e tecnologia ma che la serie sarà imperniata sui personaggi, ognuno con la propria complessità emotiva.

Vita dietro le quinte e colonna sonora

La musica della serie sarà composta da Jeff Russo, già autore delle colonne sonore di Fargo (la serie TV) e American Gothic.

Wilson ha voluto punzecchiare Isaacs rinfacciandogli che passa molto tempo a giocare a tennis, tra una ripresa e l’altra di Discovery.

Gli attori hanno trascorso lunghi periodi insieme: Isaacs ha detto al pubblico che Sonequa Martin-Green è la regina del set e un’accanita giocatrice, quando si tratta di passare il tempo in compagnia.

Martin-Green conferma l’affiatamento e la forte stima reciproca per la professionalità e la storia individuale di ciascuno, così come l’importanza che ora hanno i fan nelle loro vite.

Per restare aggiornati su tutto ciò che riguarda l’universo di Star Trek, tenete d’occhio il blog TG TREK!

Riccardo

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