Anteprime verso Lucca C&G 2017: Oceanos

Anteprime verso Lucca C&G 2017: Oceanos

Consideriamola una serie spin off di Verso Lucca C&G, oggi non vi parlo di una casa editrice, ma di un nuovo gioco di Antoine Bauza: Oceanos.

Probabilmente conoscete Antoine Bauza per 7 Wonders, Takenoko, Il Piccolo Principe (ambedue i giochi), o Tokaido, ma oggi vi parliamo di Oceanos, edito in Italia da Mancalamaro.

Oceanos è un gioco sottomarino dove troverete una grafica spettacolare per 2-5 subbaqqui (come direbbe Guzzanti), della durata di 30 minuti circa.

Il gioco si svolge in 3 round, dove il nostro sottomarino si spingerà sempre più in profondità alla ricerca di animali, tesori, coralli… ma dovrà cercare di non attirare l’attenzione del Kraken.

Appena aperta la scatola, noterete subito che il sottomarino che avete a disposizione è modulare, durante la partita potrete potenziarne le componenti per renderlo sempre più potente e, di conseguenza, accumulare più punti vittoria. I sottomarini sono tutti diversi esteticamente, ma hanno le stesse potenzialità.

  • L’elica consente di avere punti bonus alla fine di ogni round.
  • Il motore consente di avere fino a 3 gattoni carburante.
  • La cabina di pilotaggio può avere fino a 3 periscopi.
  • L’acquario può contenere fino a 8 animali diversi.
  • La camera di depressurizzazione può contenere fino a 3 palombari.

Setup

Ogni giocatore prende tutti i pezzi del sottomarino del colore scelto, assembla tutti quelli di livello 1 e riceve un gettone palombaro e uno carburante.

Sul tavolo vengono impilati per grandezza 3 gettoni kraken casuali, uno per dimensione disponibile, si preparano i tre mazzi per le ere, ehm, round di gioco e si mettono i gettoni tesoro nel sacchetto.

La partita

Ogni round si svolge in 5 turni, il capitano di spedizione di turno consegna agli altri giocatori tante carte quanti sono i periscopi del loro sottomarino +1 (quindi da 1 a 4), ogni giocatore ne terrà solo una, riconsegnando le altre al capitano, che ne sceglierà una a sua volta. Tutti i giocatori, quindi, riveleranno contemporaneamente la propria scelta.

Le carte vengono disposte da sinistra verso destra, a formare una riga (se avete presente i dipinti di Tokaido, vi sarà chiaro cosa intendo) e il ruolo di capitano passa al giocatore successivo in senso orario.

Durante il secondo round, formerete una seconda riga al di sotto della precedente: state navigando a una profondità maggiore, farete la stessa cosa durante il terzo round. Alla fine della partita avrete quindi esplorato una porzione di mare su tre livelli, ma attenzione a come avete disposto le carte, perché alla fine di ogni round si svolgerà un calcolo dei punti. Basi e cristalli vi faranno potenziare il sottomarino, gli animali vi daranno punti, i gettoni carburante vi danno modo di giocare due carte in un turno, ma chi ha raccolto più occhi di Kraken riceverà un malus indicato dall’omonimo gettone, un po’ come i vulcani del Piccolo Principe. Coralli e tesori richiedono un’ulteriore attenzione nel posizionamento delle carte per ottenere più punti.

Conclusioni

Come al solito Bauza punta alle famiglie e, a giudicare da quanto ho potuto vedere, sembra averci azzeccato ancora una volta, magari un po’ aiutato dai materiali e dalle illustrazioni.

L’ambientazione è simpatica e il gioco sembra davvero adatto a tutti, anche se magari alla prima partita per i giocatori più alle prime armi potrebbe esserci qualche dubbio su come posizionare le carte per fare punti con corallo e tesori a fine partita. Oceanos mi aveva incuriosito ancor prima di leggere il regolamento, ora sono convinto di volerlo provare e, probabilmente, portare a casa.

Lo troverete a Lucca grazie a Mancalamaro, ma di questo riparleremo nella puntata dedicata a questa casa editrice.

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