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Anteprima: Tang Garden su Kickstarter

Anteprima: Tang Garden su Kickstarter

La campagna di Tang Garden su Kickstarter è stata finanziata in un battibaleno e, da grande fan di questo gioco, non potevo esimermi dal parlarvene!

Finalmente Tang Garden approda su Kickstarter, ed è un successo immediato (ha già raccolto oltre mezzo milione di Euro). Io e Federica, la mia signora, abbiamo giocato per la prima volta al prototipo di Tang Garden nel 2016 in quel di Torino a IDEAG. Mi ero avvicinato a quel tavolo perché conoscevo uno dei due figuri, si trattava di Pierluca Zizzi, ma non sapevo ancora che eravamo i primi a provare quel prototipo e che sedersi a quel tavolo avrebbe significato l’inizio dell’amicizia con l’altro autore, Francesco Testini. La premessa è doverosa, perché così sapete già che sono un po’ di parte.

Quel prototipo ci era piaciuto parecchio, l’avevo segnalato anche a una casa editrice, che si era detta interessata, ma per vari motivi, la cosa non è andata in porto, dopodiché è arrivato Gonzalo Aguirre Bisi.

Gonzalo è il titolare di Thundergryph, una casa editrice che stava muovendo i suoi primi passi con Tao Long, in quel momento, ed era interessata a Tang Garden. Era IDEAG 2017 ed eravamo ancora a Torino. Circa un anno e mezzo dopo, Thundergryph ha pubblicato alcuni tra i giochi esteticamente più spettacolari sul panorama mondiale e, come vedremo tra poco, Tang Garden, ha tutte le carte in regola per conquistarvi sia dal punto di vista estetico, sia dal punto di vista delle meccaniche.

Il gioco

Tang Garden è un gioco di Pierluca Zizzi e Francesco Testini, come dicevo, per 1-4 giocatori, della durata di una sessantina di minuti.

La dinastia Tang (618-907) è stata considerata come la prima epoca d’oro del giardino classico cinese. L’imperatore Xuan Zong fece costruire un magnifico giardino imperiale, il Giardino del Maestoso Lago Limpido, vicino a Xi’an, dove ha vissuto con la sua famosa concubina Yang Guifei.

I giocatori saranno chiamati in qualità di ingegneri a costruire questo giardino bilanciando acqua, roccia e vegetazione e ad abbellirlo con padiglioni, ponti, alberi e piante di diverso tipo, animali come uccellini e pesci rossi. Durante la costruzione, nobili personaggi visiteranno il giardino per ammirare la disposizione degli elementi naturali e le viste sul paesaggio circostante.

 

Nella scatola

Due versioni di questo gioco, base e deluxe, quella base ha la plancia, 54 carte, 12 cubetti in legno e una montagna di cartoncino: 60 tessere in cartoncino, 20 paesaggi da inserire verticalmente nella plancia, 10 alberi, 6 padiglioni e 4 ponti in miniatura, 50 monete, 36 gettoni e 16 decorazioni molto spesse.

Ah, già, anche “solo” 12 miniature, ma ecco cosa è stato sbloccato in queste due settimane di campagna.

17 tessere aggiuntive (una cambia la plancia iniziale, per una maggior longevità del gioco), 7 miniature (e, se non erro, potrebbe non essere finita qui), 4 nuove decorazioni con le relative 12 carte, 4 nuovi paesaggi e l’inserto in plastica per la scatola.

Praticamente il materiale ha subito un incremento di un 25-30%, c’è anche la colonna sonora in arrivo ma, ripeto, non è finita qui.

La deluxe contiene il gioco base in versione molto più bella (volete mettere il legno al posto del cartoncino?) e un’espansione, di cui parleremo dopo.

Se volete le monete di metallo… quelle sono un “add-on”, ma potete acquistare anche quelle!

Il setup

Separare i componenti quando mettete a posto il gioco, sicuramente vi farà risparmiare parecchio tempo, vi basteranno pochi minuti per intavolare Tang Garden.

Ai quattro angoli della plancia vengono formate 4 pile di tessere (la prima è a faccia in su), le carte decorazione vengono poste in un mazzo coperto, i tasselli decorazione accanto alla plancia e ogni giocatore riceve una plancetta double face: scegliete il lato relativo al numero di giocatori.

I cubetti segna-livello vengono vengono posti sulla casella 0 di ogni tracciato, si ricevono le 4 lanterne-bonus e uno dei personaggi, scelto casualmente.

Il tabellone ha degli incavi per posizionare i paesaggi, quelli centrali vengono riempiti con i paesaggi iniziali, gli altri rimangono disponibili a fianco della plancia, ma solo due saranno visibili dai giocatori.

La partita

Il gioco si è evoluto parecchio rispetto al prototipo di cui vi parlavo due anni fa, oggi nel proprio turno, giocando a Tang Garden, si hanno due scelte: si può costruire il giardino o si può acquistare una decorazione, inoltre si può influenzare un personaggio, se si hanno i requisiti.

Costruire il giardino: si sceglie una delle quattro tessere visibili sulle pile agli angoli della plancia (acqua, roccia, vegetazione, terreni vari) e si posiziona sul giardino adiacente a un’altra tessera o alla tessera giardino centrale, facendo attenzione a far coincidere le tipologie di terreno. Più tipologie di terreno farete collimare, più avanzerete sui relativi indicatori di livello, mentre le strade forniscono punti vittoria immediati o avanzamenti su un livello a scelta.

Acquistare una decorazione: il giocatore pesca due (o più, in taluni casi) carte decorazione, ne sceglie una e posiziona il tassello decorazione corrispondente nel giardino, secondo un criterio logico. In acqua vanno pesci, fiori di loto, cigni e anatre reali, sopra spazi d’acqua i ponti, sui ponti i personaggi, sul prato alberi, fiori, uccellini e farfalle… insomma, non serve memorizzarli tutti, l’utilizzo delle decorazioni è ovvio.

Influenzare un personaggio significa potere avvalersi delle sua caratteristiche e richiede un requisito in livelli sulla vostra plancetta. Se si vuole influenzare un secondo personaggio (il primo viene assegnato a inizio partita), occorre avere tutti i livelli almeno sul livello 2, per un terzo servirà il livello 3 e così via. Qualora si voglia svolgere questa azione, si prende uno dei due personaggi visibili accanto all’area di gioco o la prima carta (a caso) dal mazzo personaggi e lo si pone dinnanzi a sé. A questo punto dovete scegliere chi piazzare nel giardino, tra i due personaggi che avete davanti a voi, per farlo sposterete sulla plancia il personaggio e lo orienterete verso il paesaggio che intende ammirare.

Attenzione, questo è il fulcro del gioco: i personaggi vogliono vedere uno scenario che si confà alla propria attitudine, influenzare i personaggi al momento giusto, quindi, è la chiave per vincere.

Ci sono un po’ di cose che conferiscono punti a fine partita, ma sostanzialmente ci riduciamo a:

  • punti dati dalle decorazioni
  • punti dati dai livelli sulla plancia personale (solo se avete raggiunto la fine dei tracciati)
  • punti dei personaggi
  • punti bonus per chi ha più gettoni paesaggio.

Cosa cercano i personaggi? Il poeta cerca di vedere segmenti acquatici, l’eremita segmenti di roccia, la fanciulla gli animali… ma abbiamo anche personaggi più difficili da ottimizzare, ma molto remunerativi, ad esempio la concubina conferisce un bonus di 6 punti se vede il sole o di 12 punti se vede il sole e la luna.

Conclusioni

Non ho più giocato a Tang Garden, ma non vedo l’ora che sia gennaio per avere tra le mani la mia copia di questo gioco. Avevo ottime aspettative e anche delle idee per la realizzazione (i paesaggi incastrati nella base), ma qui siamo andati ben oltre.

Non è un mistero che a me piace parecchio come Thundergryph realizza i giochi, non mi piacciono tutti come meccaniche, ma l’estetica è veramente indiscutibile. A questo si aggiunge il fatto che conosco come lavora Francesco Testini, un maniaco della pulizia delle meccaniche e un ottimo conoscitore del mondo orientale. Tang Garden è molto accurato dal punto di vista dell’ambientazione, ad esempio, sapevate che l’abbigliamento dei personaggi sembra giapponese, perché i Giapponesi studiavano il modo di vestire dei Cinesi, in quel periodo?

Non sono un fan dei giochi da tavolo in solitaria, ma se vi piace l’idea, sappiate che Tang Garden presenta una variante solitaria (un po’ più legata alla fortuna, per forza di cose) dove vi confronterete con il giardino stesso e userete i personaggi in maniera un po’ diversa.

Nella versione deluxe, inoltre, troviamo l’espansione Ghost Stories con personaggi ed elementi tratti dalla mitologia e dalle credenze popolari cinesi, se amate un pizzico di mistero e di folklore, ve la consiglio caldamente.

Ci sono ancora 17 giorni prima che la campagna volga al termine e ci saranno ancora diversi stretch goal da scoprire, il mio consiglio è quello di dare un’occhiata su Kickstarter e portarvi a casa questo gioco (la versione Deluxe merita tantissimo).

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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