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Lo spacciagiochi: Azul

Lo spacciagiochi: Azul

Avrei voluto parlarvene indicativamente 4 mesi fa, ma tra una cosa e l’altra eccomi qui solo oggi a parlarvi delle piastrelle di Azul.

Azul è un gioco di Michael Kiesling (Heaven and Ale, I palazzi di Carrara, Il crocevia del carbone, Tikal…) per 2-4 piastrellatori della durata di una mezz’oretta, edito in Italia da Ghenos Games.

Un giorno vi parlerò anche de I palazzi di Carrara, magari…

La storia

Re Manuel I di Portogallo, in visita al palazzo dell’Alhambra (che è un altro gioco, magari anche di questo parliamo in seguito), nella Spagna meridionale, viene colpito dalla bellezza delle torri, dei portici, dei serragli… e delle piastrelle moresche.

Affascinato da queste piastrelle, le azulejo, il re ordina che il suo palazzo venga decorato in maniera similare, ma chi sarà l’artista più in gamba?

Nella scatola

100 piastrelline colorate (2 per tipologia) + 1 per il primo giocatore, 4 plance giocatore, 4 cubetti segnapunti, 9 tessere espositore e un sacchetto di stoffa.

Azul: setup per due giocatori

Il setup

A seconda del numero dei giocatori si pongono sul tavolo 5, 7 o 9 espositori a formare un cerchio e si estraggono dalla borsa di stoffa 4 piastrelle per espositore, ponendole su di essi.

Ogni giocatore riceve una plancia e un cubetto segnapunti, si assegna casualmente il ruolo di primo giocatore e si parte!

La partita

Azul è un gioco con due regole, la prima riguarda la presa delle piastrelle e la seconda il posizionamento delle stesse. (Sì, davvero: due regole)

Nel proprio turno un giocatore deve (obbligatoriamente) fare una presa e posizionare le piastrelle prese.

La presa: il giocatore deve prendere tutte le piastrelle di un colore da uno degli espositori, scartando le piastrelle rimanenti nel centro del tavolo, tra gli espositori. Quando un giocatore lo desidera, può effettuare la presa dal centro del tavolo, prendendo sempre tutte le piastrelle di un colore. Il primo a farlo otterrà la piastrella Primo Giocatore, che dà un malus di un punto vittoria ma consente di giocare per primi nella manche successiva.

Il posizionamento: quale che sia il numero di piastrelle prese, occorre posizionarle tutte sulla propria plancia in una delle righe del “triangolo” (da 1 a 5 spazi) e per farlo bisogna solo rispettare queste due condizioni:

  1. Se su una riga sono già presenti piastrelle di un colore, questa va completata con piastrelle di quel colore. Attenzione! Questo non vuol dire, come alcuni suppongono, che non possa esserci più di una riga con un dato colore.
  2. Se sulla parte destra della plancia, in corrispondenza di quella riga, è già presente un dato colore, questo non può essere posizionato sulla riga. Vi avanzano delle piastrelle? Male, dovrete posizionarle sugli spazi sottostanti e incassare il malus indicato.

A questo punto è lecito chiedersi come arrivino le piastrelle sulla parte destra della plancia, ed è presto detto: quando tutte le piastrelle sono state rimosse dal tavolo si calcolano i punti per quella manche.

Se una riga del triangolo è completa, è possibile spostare una piastrella sulla riga corrispondente della parte destra della plancia (il muro), e scartare tutte le altre. Se la riga non è completa, lasciatela lì, la completerete nella prossima manche (si spera).

I punti sono dati dal numero di piastrelle adiacenti nella riga e nella colonna dove abbiamo posizionato la nostra piastrella, ad esempio, nella foto qui sopra, sposteremo sul muro la piastrella rossa, quella gialla e quella blu, mentre le ultime due righe non verranno toccate.

La piastrella rossa è da sola, vale 1 punto. La piastrella gialla ha quella rossa adiacente, quindi vale 2 punti. La piastrella blu, adiacente alle altre due, vale 3 punti. 1+2+3 = 6 punti.

Ai punti guadagnati si sottraggono eventuali malus (nell’esempio -1 e -1), dopodiché si procede a riempire nuovamente i vassoi sul tavolo e si riparte, fintanto che un giocatore non avrà completato almeno una riga del proprio muro, in quel caso non ci sarà una nuova manche: chi ha più punti è il vincitore, facendo attenzione ai bonus per colonne, righe e set di colori completati.

Conclusioni

A Play 2018, in quel di Modena, senz’altro uno dei titoli più oggetto di attenzione è stato proprio Azul, un gioco uscito da parecchio tempo negli USA a opera di Plan B Games, ma che stentava a diffondersi nel mondo. Il motivo è presto detto, Plan B aveva richieste molto onerose per cedere i diritti di localizzazione e nessuno voleva sobbarcarsele. Finché non è arrivata Ghenos. Non ho parlato di questa cosa con i ragazzi di Ghenos, ma le voci che circolano dietro le quinte sono molto sensate: Ghenos con questa mossa non ci guadagna praticamente niente, proprio per gli ingenti costi sostenuti. Possiamo vederla come pubblicità, è normale per un’azienda investire in pubblicità per farsi conoscere e promuovere la propria immagine, ma nel farlo Ghenos ha anche portato nel nostro Paese un gioco in grado di ampliare la platea dei giocatori. Il rovescio della medaglia, perché c’è un rovescio della medaglia, è che ora Plan B si sentirà autorizzata a imporre questo diktat nuovamente e questo, sicuramente, non è positivo.

Nonostante sia un gioco astratto, con una meravigliosa maschera iberica, potete proporre Azul a non giocatori, giocatori occasionali e più stagionati. Se volete una sfida maggiore potete girare la plancia del giocatore e provare a cimentarvi con il muro senza colori prestabiliti, ma vi consiglio di farlo solo dopo che avete preso dimestichezza con la modalità base. Da quando ho acquistato Azul, a Play, ci ho giocato con un sacco di persone e talvolta sono stato a guardare perché eravamo in cinque.

Il gioco è semplicissimo da capire, difficilmente vi troverete in una situazione tale da non poter fare nulla e, anche in caso di sconfitta, vedere il proprio muro di piastrelle colorate è piuttosto appagante. Forse non c’era nemmeno bisogno di consigliarvi l’acquisto di Azul, ma lo faccio ugualmente e vi invito a comprarlo in italiano, per dimostrare il vostro apprezzamento a chi ha voluto scommettere sui giocatori dello Stivale.

Trovate Azul su MagicMerchant.it, dove potete preordinare anche l’edizione gigante, che costa poco meno di 300€, ma se avete un’associazione ludica o un locale dove fate eventi, io ci penserei seriamente.

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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