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Anteprima: Radetzky – Milano 1848

Anteprima: Radetzky – Milano 1848

Siete pronti a tornare nel 1848 durante le Cinque giornate di Milano? Presto potrete farlo con Radetzky – Milano 1848 di Demoelà e Post Scriptum Games.

Post Scriptum e Demoelà tornano a collaborare e realizzano questo titolo che ci porta indietro nel tempo, in una storia nemmeno troppo lontana. Siamo a Milano, tra il 18 e il 22 marzo 1848, la città sta per essere liberata dal giogo Austriaco. 

Il gioco è stato annunciato proprio ieri, ma era un paio di giorni che avevo avuto occasione di leggerne il regolamento, ecco di cosa si tratta.

Il gioco è di Alberto Barbieri, Marco Garavaglia & P.S. Martensen, con il contributo di Marco Alberto Donadoni. Si tratta di un cooperativo puro per 2-5 giocatori della durata di 40-90’. 

Vincerà la prima fazione che riuscirà a occupare cinque località, riuscirete a issare il Tricolore sul Castello Sforzesco o verrete schiacciati dalle truppe austriache? 

Nella scatola

2 plance (una riservata al gioco avanzato), 110 carte, 5 pedine Patriota, 1 pedina Radetzky, 51 cubetti in legno, 21 tasselli e un riassunto per il primo giocatore. 

 

Il setup

Sono ben poche le cose da preparare in una partita base (non che siano molte di più in quella avanzata): il tabellone sulla tavola, le carte divise in 3 mazzi (Località, Italia, Austria) e un segnalino Patriota per giocatore. 

La prima carta Località viene rivelata, è ora Disponibile ed è possibile conquistarla, ma vi si trova Radetzky, assieme a 3 soldati (cubetti). 

Si rivela una carta per giocatore dal mazzo Località, in ognuna di esse vengono posti due soldati austriaci e quindi una nuova carta per giocatore, questa volta però verrà posizionato un solo soldato per Località. (Avete presente il setup di Pandemic? Ecco, ci siamo capiti). Attenzione, solo la Località di Radetzky è Disponibile (e quindi conquistabile), le altre carte usate nella preparazione vengono rimescolate. 

Ogni giocatore pesca 4 carte dal mazzo Italia, si posizionano i Patrioti sulla plancia in località senza soldati e siamo pronti.  

La partita 

La partita è divisa in round, divisi in fasi, la cosa non vi stupirà. Nel proprio turno, ogni giocatore ha 3 punti azione da spendere e può usarli per muoversi, conquistare una Località Disponibile ove non siano presenti Austriaci (mettete un gettone Italia sulla Località), combattere contro gli Austriaci, combattere contro Radetzky, ripristinare la mano di 4 carte. 

Il combattimento è molto semplice: si pesca una carta Austria, che riporterà una delle seguenti icone: Spade, Mappa, Palla di cannone a cui il giocatore dovrà rispondere con una carta Italia dalla propria mano. 

Se avete notato una certa somiglianza tra le icone in alto (quelle in basso non si usano nel gioco base) e il gioco Sasso, Forbice, Carta, avete fatto centro: Le spade battono la mappa, che batte la palla di cannone, che batte le spade.

Il meccanismo qui è un push your luck, in quanto sconfiggere i soldati li terrà in un limbo fino a che non deciderete di interrompere il combattimento (o una delle due fazioni sarà stata sconfitta). Quando il combattimento si interrompe (per scelta o necessità), i soldati sconfitti tornano nella Località in caso di vittoria austriaca, mentre vengono rimessi nella riserva in caso di vittoria italiana.  

Push your luck, dicevo, ma per chi (come il sottoscritto) non ama affatto questa meccanica, c’è la soluzione. All’inizio ho parlato di gioco cooperativo e l’unione fa la forza, come la faceva nel 1848: se più di un Patriota si trova nella Località interessata dallo scontro, tutti potranno scartare carte dalla mano per battere gli Austriaci. 

Combattere Radetzky è molto simile, ma non si volta una sola carta dal mazzo Austria, bensì tre e vanno battute tutte. In caso di vittoria, rimuovete tre soldati dal Castello Sforzesco e rivelate un’altra Località: Radetzky si ritira in questa posizione. 

La mano si ripristina automaticamente a fine round, ma può essere interessante sacrificare un punto azione per farlo prima, in modo da poter aiutare un altro Patriota impegnato in un combattimento prima della fine del round.  

Concluse le azioni dei giocatori, è il momento di prepararsi al contrattacco austriaco: 

  1. Se il Castello Sforzesco contiene 10 soldati o più, questi invadono la mappa, spargendosi per le località non ancora conquistate dagli Italiani. Se una località contiene almeno 4 Soldati in più del numero dei Patrioti, la località diventa austriaca, posizionate un gettone Austria su di essa.
  2. Vengono aggiunti cubetti soldato (da 11 a 15, a seconda del numero di giocatori) sulla plancia, uno per Località. 
  3. Viene rivelata una nuova Località, che diventa Disponibile. Radetzky si muove qui, aggiungete un soldato qui e sulle Località adiacenti. 
  4. Se non sono stati posizionati sulla plancia tutti i cubetti presi al punto 2), i cubetti avanzati andranno sul Castello Sforzesco (ricordate cosa succede quando si arriva a 10 soldati?) 

Se nessuna delle due fazioni ha conquistato 5 territori, si ripristina la mano di 4 carte per giocatore e un nuovo round ha inizio. 

Modalità avanzata 

Nella modalità avanzata, le barriere disegnate sulla plancia impediscono ai Patrioti di muoversi liberamente e le carte Località non diventano immediatamente Disponibili, ma bisogna renderle tali sconfiggendo gli Austriaci a più riprese per spostare un segnalino su un tracciato fino a sbloccare le carte (attenzione: le vittorie austriache fanno retrocedere il segnalino!). 

Un’altra aggiunta sono gli aiuti: è possibile giocare una carta dalla mano per ottenere un aiuto, in funzione dell’icona riportata sulla parte inferiore (ignorando spade\mappa\palla di cannone). Gli aiuti aiutano a combattere, spostarsi, pescare carte e impedire il movimento agli Austriaci, inoltre è possibile sacrificare carte per sbloccare la versione potenziata di questi aiuti. 

Questa modalità sembra più interessante e, sicuramente, dopo una o due partite, sarà preferibile se si cerca una sfida più articolata a discapito di una durata maggiore della partita. Del resto, anche nel caso di Zena 1814 la modalità base è adatta a introdurre il gioco, ma per renderlo più interessante, quella avanzata è d’obbligo. Da Post Scriptum, tuttavia, mi assicurano che la versione base è tutt’altro che banale, sarà quindi interessante fare un po’ di partite e fare i confronti con Zena 1814.

Conclusioni 

Mi è sempre piaciuto il modo di lavorare di Demoelà, perché va oltre il gioco, cercando di veicolare qualcosa di complementare. Nel caso di Zena 1814 c’era il contesto storico della Superba (ben descritto nell’agile libretto che si poteva acquistare durante le giornate di presentazione del gioco), nel caso di GrowerZ si parlava di legalizzazione di droghe leggere in maniera molto ragionata e MyBrother affrontava il tema dell’autismo. Con Radetzky – Milano 1848, vedo un ritorno alle origini per Demoelà e un gioco che parla di Milano, dell’Italia e di quando gli Italiani avevano di meglio da fare che fare i saccenti su Facebook.

Radetzky – Milano 1848 uscirà ad Essen, assieme all’espansione di Wendake e ho intenzione di comprarli ambedue. 

Comprando un gioco su MagicMerchant.it lo riceverete in meno di cinque giornate, che siate a Milano o meno.

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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