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Cowabunga!

L’aedo: Arrow – My Name is Oliver Queen – Season 3 finale

L’aedo: Arrow – My Name is Oliver Queen – Season 3 finale

Finisce così questa terza stagione di Arrow, meno peggio di come avrei pensato, ammiccando ai fan DC e chiudendo le trame aperte della stagione e, per certi versi, della serie.

I “previously” fanno un riassuntone, a saperlo magari un paio di episodi forse potevamo risparmiarceli, ma ormai…

Apriamo le danze con l’aereo della Lega degli Assassini che vola su Starling City. A bordo Ra’s Al Ghul, Oliver, Nyssa e qualche scagnozzo. L’aereo sobbalza e il meglio che Ra’s sa dire è: “Qualcosa non va”. Ma va?

Oliver dice a Ra’s “My name is Oliver Queen”, tanto per ricordarci il titolo dell’episodio e la frase che abbiamo sentito in apertura di ogni episodio della serie, si picchiano un po’ tutti, Ra’s fugge dall’aereo con l’unico, ma guarda un po’, paracadute. Nyssa e Oliver se la cavano con un atterraggio di fortuna e nessun livido.

Credevate fossero tutti morti, eh!
Credevate fossero tutti morti, eh!

Scopriamo che, strano ma vero, gli altri non sono tutti morti. A Nanda Parbat tutti i membri dell’Arrow Team prigionieri si risvegliano, ovviamente nello stesso momento. A salvarli è stato un vaccino sviluppato da Merlyn. Che se ne esce con un I believe the words you’re searching for are “thank” and “you.”

A liberarli dalle catene è l’intervento fulmineo di Flash, che arriva, mette KO tutti gli scagnozzi di Ra’s Al Ghul, saluta e se ne va. Questo cameo avviene dopo quello di Oliver nel pre-finale di The Flash ed è sensato tanto quanto quello, ovvero per niente.

Tornati a Starling City, i nostri incontrano Oliver che spiega loro che tutta la faccenda del tenersi vicino Malcom nei mesi precedenti era volta a realizzare questo piano di cui non ha parlato con nessuno. D’altra parte quando non si sa che pesci prendere si chiama Torchwood, no? Tutto ruota attorno a John Barrowman, è ormai evidente. Ma perché Merlyn avrebbe dovuto aiutare Oliver? Ci arriveremo.

I'm Jack Biches
Serve una didascalia?

Intanto nel solito flashback vediamo Tatsu, Maseo e Oliver con le ceneri di Akio. Oliver dà di matto e tortuna Shrieve dicendo “He failed this city”. Sigh.

A Starling City, oltre a Ra’s Al Ghul c’è il suo acerrimo nemico, Damien Darhk. Appena ho visto il volto di Christopher Heyerdahl ho pensato: che figata, ecco il cattivo della prossima stagione e invee me l’hanno ucciso subito, ma non era lui Darhk.

Data l’importanza di questo Heyerdahl (Stargate: Atlantis, True Blood, Sanctuary, Hell on Wheels) spero lo rivedremo, non avrebbe senso far comparire un attore del genere per 15 secondi.

Laurel avverte il padre, che non le dà importanza: “La città è sotto attacco? Sarà maggio”, in effetti è il mese dei season finale, come dagli torto?

Flashback, Oliver è un mostro ma anche Maseo si sente un mostro per non aver saputo proteggere il figlio, si dice non degno dell’amore di Tatsu e, con una vigliaccheria e un egoismo senza pari, se ne va per diventare Sarab. Well done.

Tornando al presente abbiamo il contrasto tra l’Oliver di un tempo e quello attuale, che dice a Felicity che sognava di scappare con lei invece di battersi con Ra’s Al Ghul. Nel tentativo di citare tutta l’introduzione la ragazza gli dice che è diventato qualcun altro, qualcos’altro e che se combatterà usando il cuore vincerà. Usa la Forza, Oliver.

Oliver, Felicity e Nyssa
Oliver, Felicity e Nyssa

Ra’s è sempre un passo avanti e manda quattro dei suoi tirapiedi a infettare la città con l’Alfa Omega, Diggle ne individua uno ma quando il membro della Lega lo sta per uccidere si becca tre frecce nella schiena, stile Merlyn. Chi sarà mai? È Arsenala, ovvero Thea Queen col costume di Roy. Il suo ex sarà due volte lei, come le possa calzare quel costume non lo sapremo mai, ma la sorella di Oliver è scesa in campo e ha imparato dal padre più che dal fratello: prima spara e poi parla.

Tada, la valigetta è vuota, dove sarà il virus? Facile, nel sangue dei quattro sicari di Ra’s Al Ghul. Diggle e Thea sono vaccinati, ma il contagio si diffonde in città. Dig, Laurel e Nyssa mettono fuori combattimento altri due vettori del contagio e Merlyn si occupa dell’altro in maniera più consona col suo personaggio.

Oliver in tutto questo dov’è finito? Si è fatto convincere da Ra’s Al Ghul ad andare alla diga e combattere con lui. 1 Vs 1. La scena mi sembrava un po’ un combattimento di Mortal Kombat. Ra’s mi sa tanto di Shang Tsung e Oliver vestito di nero… boh, un ninja a caso, non ci gioco da quando è uscito MK Trilogy. 3, 2, 1… Fight!

Oliver Queen  Vs Ra's Al Ghul
Oliver Queen Vs Ra’s Al Ghul

Chi sopravvive alla spada di Ra’s Al Ghul diventa Ra’s Al Ghul, Oliver vince, Ra’s muore e consegna un ditale d’oro a Oliver, simbolo del suo potere di leader della Lega degli Assassini.

In tutto questo la polizia non ha fatto niente, ma niente, eh. L’unica cosa che fa un’unità di cecchini che non risponde agli ordini del capitano Lance ma solo a quelli del capo della polizia è sparare a Oliver. Lance avvisa Felicity, che prova a mandare Atom a salvarlo, ma Ray ha imparato da Spock: il bene di tanti prima del bene di uno. Palmer deve completare il vaccino per salvare migliaia di persone, non può andare a salvare Oliver. E poi, oh, gli ha fregato la ragazza, si arrangi!

Il cecchino spara. Oliver barcolla e cade oltre il parapetto, giù per la diga.

Fatality!

Wooosh, ecco arrivare The Atom in volo, che salva Oliver, l’armatura della Lega l’ha protetto, è ancora vivo e può quindi ringraziare Felicity, che non ha mai usato l’armatura di Palmer, ma per qualche motivo invece di schiantarsi contro un palazzo dopo un metro è riuscita a pilotarla e salvare il suo amato.

Radunati tutti i suoi compagni di avventure Oliver ringrazia tutti e spiega che un tempo pensava di dover combattere senza di loro, ma dopo l’Isola ha capito che si vive insieme e si muore da soli.

Oliver sa che la città è in buone mani e decide di andarsene assieme a Felicity, consiglia a Dig di indossare una maschera per proteggere la propria identità (vedi che qualcosa da Barry l’ha imparato, col tempo?) e, con nonchalance passa qualcosa a Malcom Merlyn, che dice di volersene andare a sua volta. Thea è tutt’altro che dispiaciuta ma sembra che finalmente sia arrivata una parvenza di pace tra lei e il padre. Thea dice di voler girare mascherata con il nome di Red Arrow, ma il fratello le dice che ormai ha detto a tutti di chiamarla Speedy. Speedy, Arsenal e Red Arrow sono tre nomi dello stesso personaggio DC, la spalla di Freccia Verde, tutto torna.

Fine?

Nah, non ancora. Abbiamo Ray Palmer che parla di naniti e di miniaturizzazione e fa un esperimento per rimpicciolire la sua armatura, causando l’esplosione dell’intero piano dell’edificio.

Nota a margine: Atom nell’universo DC crea una lente in grado di far rimpicciolire gli oggetti, ma il processo li rende instabili e li fa esplodere. L’unica cosa che riesce a rimpicciolire e a far tornare alle dimensioni normali è… se stesso. Dato che è tra i protagonisti di Legends of Tomorrow ho qualche dubbio che sia morto.

Ray Palmer | The Atom
Ray Palmer | The Atom

Fine?

Ma figuriamoci, facciamo un salto a Nanda Parbat. La ripresa parte dal ditale d’oro, che si era capito benissimo che Oliver aveva dato a Malcom, e sale. Al Sa-Her è diventato Ra’s Al Ghul, Nyssa gli dice che non lo perdonerà mai, ma si inginocchia comunque al suo cospetto, riconoscendone l’autorità. E così abbiamo capito perché Malcom Merlyn ha aiutato Oliver.

Fine?

No, scena nella macchina. Le scene nella macchina sono quelle dove poi succede un incidente e qualcuno muore o rimane ferito. Questa volta no, non sarà una scena alla finale di Blade Runner, ma Oliver e Felicity se ne vanno. “Posso dire una cosa strana? Sono felice”.

Fine, sì, stavolta davvero. Sembra un series finale, come aveva preannunciato uno dei produttori esecutivi, pensato per azzerare e ripartire dando una ventata di nuovo alla serie. Vedremo se ci riusciranno, intanto tra alti e bassi anche questa stagione è finita. A me piace più Flash.

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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