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Il pilota: Supergirl

Il pilota: Supergirl
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Ma come, non esce quest’autunno? Sì, in teoria sì, in pratica però in molti l’hanno già visto e, se volete, vi racconto com’è.

[Attenzione: SPOILER]

Come già Arrow e The Flash anche Supergirl inizia con un bel “My name is”, che non guasta mai.

Un po’ di introduzione, i genitori che mandano Kara Zor-El a proteggere Kal-El, la capsula spaziale che finisce fuori rotta e arriva sulla terra che Kal-El è già diventato Superman.

Nota: Berlanti ci ha messo lo zampino anche qui, la madre di Kara è Laura Benanti (Beth Keller in Eli Stone).

Se non l’aveste capito è un pilot. Ce lo ricordano più e più volte mostrandoci personaggi con comportamenti così marcati che è evidente che si stanno gettando le basi per presentarli agli spettatori.

Riassumo:

Il gruppo editoriale per cui lavora Kara è diretto da una persona che fa sembrare J. Jonah Jameson (quello del Daily Bugle) una persona da invitare il sabato sera a casa a giocare a 7 Wonders.

Il Tribune, omologo del Daily Planet di Metropolis, sta per lasciare a casa un sacco di impiegati. L’unico modo di salvare quei posti di lavoro sarebbe trovare un eroe anche per National City, da mettere costantemente in copertina.

Kara è una persona insicura, porta il caffè al capo, cerca di trovare un ragazzo su un sito di incontri.

Winn, il responsabile IT del gruppo ha una cotta per Kara e lei non se ne accorge.

Il nuovo grafico è Jimmy Olsen, anzi, James: “Mi chiamano Jimmy solo mia madre e il ragazzone”. Ha scattato la prima foto di Superman ed è amico dell’Uomo d’Acciaio. (“previously on Superman”).

Previously on Superman...
Previously on Superman…

Alex, la sorella adottiva di Kara è su un aereo che sta precipitando, guarda caso, proprio sopra la città.

Kara fino a quel momento aveva voluto tenere un basso profilo, sono anni che non vola, fa un lavoro modesto, ecc. ecc. Quando scopre che la sorella è in pericolo toglie gli occhiali con un evidente ammiccamento a Clark Kent e corre a salvare la situazione, tralasciamo il fatto che potevano evitare di farle infilare un aereo sotto un’arcata del ponte.

Scopriamo che la sorella non è elettrizzata quanto Kara. Si è esposta e ora il mondo sa che esiste. Bel ringraziamento, non è che c’è qualcosa sotto?

Kara rivela a Winn la sua identità e, con le competenze che ogni tecnico informatico ha, incluso il sottoscritto, la aiuta a preparare un costume, perché ogni supereroe che si rispetti ne ha uno.

Fa la sua entrata Vartox (Owain Yeoman), il cattivo di turno, che ha la sua base mobile all’interno di un’autocisterna. È stato lui a sabotare l’aereo per uccidere un agente del DEO, ma nessuno ci dice cos’è, per il momento. Vartox comunica con quello che sembra essere il suo capo e parla dell’imminente venuta del Generale. [Inserire musica misteriosa]

Chi vuole tenere il conto del numero di bottoni strappati per episodio?
Chi vuole tenere il conto del numero di bottoni strappati per episodio?

Quando Kara viene colpita con dei dardi anestetici e catturata potremmo pensare che sia stato Vartox, invece no, si tratta del DEO, il Department of Extra-Normal Operation, un po’ come l’Iniziativa in Buffy, avete presente? La sorella di Kara lavora qui e il suo capo ritiene che ogni extraterrestre sia pericoloso, Superman incluso. Quando la capsula di Kara si è schiantata sulla Terra si è portata dietro, non si sa come, una prigione spaziale di massima sicurezza, schiantatasi a sua volta sul pianeta. Scopriamo che la madre di Kara era il giudice che ha mandato dietro le sbarre quei criminali, che non vedranno l’ora di vendicarsi sulla figlia.

Avete capito chi voleva eliminare Vartox ora? E avete capito perché Alex non era su di giri quando la sorella si è rivelata al mondo?

Vartox sfida Kara, Kara le prende ma viene salvata dal DEO, non è in grado di combattere.

Siamo arrivati alla fase di rifiuto dell’eroe, dilemma esistenziale. Entrano in gioco i soliti elementi che convincono l’eroina ad accettare il proprio ruolo (sorella e messaggio olografico della madre).

Kara si picchia nuovamente con Vartox, questa volta le prende ma meno, usa la visione termica, fa esplodere l’arma di Vartox e lo batte, anche perché piuttosto che farsi catturare decide di suicidarsi.

Supergirl: visione termica
Supergirl: visione termica

Siamo alle battute finali, con le rivelazioni del caso

  • James Olsen è stato inviato da Superman a dare una mano alla cugina, ha solo fatto finta di non conoscere la sua identità e la incoraggia con “Up up and away!”, perché non avevamo ancora fatto l’occhiolino ai fan di Superman.
  • Il Generale non è altri che la zia di Kara, decisa a dominare il pianeta e a uccidere la nipote per non avere ostacoli al suo piano.

Punti deboli: per ora Supergirl è esattamente quel che ci si poteva aspettare, bastava leggere un riassunto di 10 righe senza guardare il pilot, tanto è scontato.

Il personaggio di Winn è un po’ inutile, visto che c’è James ad aiutarla, in effetti è indicato come “ricorrente” e non “regolare”, il suo nome completo è Winslow Schott, che nel mondo DC è “Toyman”, uno dei cattivi. Che cosa vorranno farne non si sa, vedremo.

Potenzialità: in qualche modo gli autori dovevano pur gettare le basi di una nuova storia, il pilot un po’ banale era da mettere in conto. Smallville ha avuto 10 stagioni e il pubblico a cui si rivolgeva era più o meno lo stesso, inoltre ha una protagonista femminile (e forse non ne vedevamo una dal reboot della Donna Bionica), potrebbe essere un aspetto non trascurabile.

Supergirl up, up and away!
Up, up and away!

In ultimo: che sia uscito in anteprima il pilot non danneggerà la serie e c’è anche il sospetto che sia stata una pubblicazione deliberata e le persone (negli U.S.A.) che l’hanno visto sono indicativamente quelle che l’avrebbero visto ugualmente al Comic-Con di San Diego dove probabilmente verrà proiettato. Il tam tam mediatico che è stato generato è stato notevole, io più che “leak” la chiamerei “campagna di marketing”.

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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