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L’intervista: Mario Cortese, CEO di GateOnGames

L’intervista: Mario Cortese, CEO di GateOnGames

Il panorama ludico italiano è sempre più ricco, oggi facciamo quattro chiacchiere con Mario Cortese, CEO di GateOnGames, casa editrice toscana.

Geek.pizza: Ciao e benvenuto/a su Geek.pizza. Presentati in una riga e spiegaci qual è il tuo ruolo in GateOnGames

Mario: Ciao, mi chiamo Mario Cortese e sono il CEO di GateOnGames. Mi occupo principalmente degli aspetti commerciali e di marketing, lasciando al mio team di sviluppatori, grafici e illustratori gli aspetti produttivi.

3 KingsGp: Quando siete nati e di cosa vi occupate?

M: GateOnGames nasce ad Aprile 2014, a valle di una mia personale e fruttuosa collaborazione con Red Glove, durata circa un anno. Il nostro obiettivo è quello di produrre giochi da tavolo, di carte e di ruolo del tutto originali.
In altre parole non ci dedicheremo, almeno per adesso, ad alcuna forma di localizzazione.

Gp: Come mai “GateOnGames”?

M: GateOnGames ci piace per due motivi: il suo acronimo è breve e palindromo, si ricorda bene (“GOG”).
Inoltre, a nostro modo di vedere, è molto evocativo e descrive, in sintesi, il nostro obiettivo principale: rappresentare un vero e proprio portale di ingresso sul mondo del gioco con prodotti freschi, nuovi, originali e accessibili a tutti.

Gp: In Italia ci sono alcuni grossi nomi che portano via notevoli fette di mercato, voi che pubblico vi proponete di incontrare?

M: Il bello (e brutto) del mercato è che è volubile. L’allocazione delle risorse disponibili non è data da elementi costanti, ma piuttosto da un insieme di variabili che inevitabilmente mutano nel tempo. Nuovi attori, nuovi prodotti, nuove idee, nuovi modus operandi possono sempre modificare la situazione corrente e questo è decisamente una fortuna per tutti. Ad ogni modo noi amiamo tenere i piedi per terra. Il nostro obiettivo è quello di produrre bei giochi e farli conoscere al pubblico di appassionati, procedendo passo dopo passo.

Gp: Ad oggi avete un solo titolo all’attivo, 3 Kings, ma da qualche parte bisogna pur iniziare! Non ho trovato la pagina su BGG ma ho letto con interesse la recensione su Gioconomicon, come mai avete scelto questo titolo per esordire?

M: In realtà abbiamo per le mani 4 titoli in stadio produttivo avanzato, oltre a 3 Kings. Abbiamo deciso di pubblicare questo per primo perché adoriamo i giochi di identità nascoste e volevamo che il nostro primo gioco rispecchiasse questa meccanica.
Inoltre la storia scritta da Emanuele Farnesi e le illustrazioni che ci erano state proposte da Simone Denti hanno dato subito un colore ben definito al gioco di Thomas Mazzantini e Samuele Sai, facendolo emergere sugli altri 4. Ritengo che l’ambientazione nei giochi non sia un mero optional, ma piuttosto qualcosa da ricercare e premiare in termini produttivi. Quanto alla scheda su BGG, siamo stati incredibilmente lenti noi a sottoporla a revisione ed evidentemente anche in BGG è tempo di ferie 😉

Gp: Che ne pensate di Kickstarter (e piattaforme simili)? Le tenete d’occhio?

3 Kings bozzettoM: Come molti già sanno, sono fortemente contrario alle case editrici che si propongono costantemente su Kickstarter per produrre giochi. Credo che Kickstarter e tutte le piattaforme di crowdfunding siano utilizzate principalmente per ridurre al minimo i rischi di impresa, acquisendo capitale di ventura direttamente dagli acquirenti finali. Questo è contrario a ciò che dovrebbe essere il ruolo dell’impresa e dell’imprenditore e causa anche un fenomeno collaterale piuttosto dannoso: un’iperproduzione di giochi di bassa qualità, con investimenti in marketing e grafica imponenti ma con pochissima cura nello sviluppo delle meccaniche e dei contenuti.
Se useremo Kickstarter in futuro? Probabilmente sì, ma solo per produrre edizioni speciali dei nostri giochi di successo (mi viene in mente la fantastica Small World Designer Edition).

Gp: Mi ha colpito la grafica, a volte anche molto esplicita (forse inusuale per un gioco) di 3 Kings. Come siete arrivati a questa scelta e chi è l’artista?

M: 3 Kings è un gioco ambientato nel regno immaginario di Ghimel. L’ambientazione è tipicamente medieval-fantasy, ovvero un mondo completamente di fantasia ma ambientato in un medioevo verosimile, privo di magia.
In questo senso volevamo illustrazioni dure, verosimili che in qualche modo facessero trasparire colori e suoni di una capitale in tumulto per la recente dipartita del suo sovrano e la successiva lotta per il potere delle fazioni in gioco.
Simone Denti è risultato da subito la mano giusta per questo compito, con un tratto molto dettagliato e una capacità di offrire colori che fossero non soltanto belli, ma veri.

Gp: A Play, chiacchierando con Mac Gerdts, si è parlato di dove far produrre i giochi (Germania, Cina…), voi che scelta avete fatto?

M: Credo che non sia un problema di territori, ma di qualità. C’è una Cina che lavora bene, che rispetta le direttive Europee e c’è una Cina che lavora male proprio come c’è un’Europa che lavora bene e un’Europa che lavora male.
Per 3 Kings abbiamo optato per una produzione 100% Europea. Molti dei componenti sono stati prodotti in Polonia, altri in Inghilterra e altri ancora in Italia. L’importante è che il prodotto finito contenga materiali sicuri, certificati secondo le normative vigenti.

Gp: Parlaci di cosa ci possiamo aspettare da GOG nei prossimi mesi.

M: Nei prossimi messi continueremo di certo a curare il lancio di 3 Kings. Un gioco appena prodotto è come un bambino appena nato. Ha bisogno di molto tempo per essere svezzato e poter camminare nel mercato da solo.
Vogliamo che i giocatori conoscano il prodotto e imparino ad apprezzarlo e giocarlo. La divulgazione è assolutamente importante per noi quanto per tutto il mercato dei giochi e, purtroppo, se ne fa ancora troppo poca.
Ad ogni modo abbiamo in cantiere altri 4 prodotti, di cui ancora però non possiamo rivelare i dettagli.

Gp: Siamo alla domanda di rito: qual è la tua pizza preferita?

M: Scelta difficile tra Speck e Mascarpone o l’intramontabile 4 Formaggi, ma credo che la seconda vinca a mani basse!

Gp: Due suggerimenti: quello che ritieni il miglior gateway e il tuo gioco preferito (eh, sì, devi sceglierne uno solo, ma puoi spiegarci il perché!).

M: Venendo da quasi 10 anni di dimostrazioni (tra associazionismo, negozio, casa editrici per cui ho collaborato) posso dire che il gioco che mi ha permesso di far appassionare il maggior numero di nuovi giocatori è stato Ticket to Ride.
Mentre il mio gioco preferito, senza alcun dubbio, è Twilight Imperium III. Credo che rappresenti l’apice dei giochi di civilizzazione in commercio e che, per complessità e meccaniche, sia in assoluto il prodotto più completo che abbia mai visto.
Mio malgrado il tempo per giocarci è sempre meno.

Grazie nuovamente per questa ottima opportunità e buon gioco a tutti!
Mario

Ringraziando Mario per la disponibilità vi faccio notare che preordinando entro fine mese 3 Kings avrete in regalo la plancia dei caduti, potete acquistare il gioco su DungeonDice.it

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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