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Lo spacciagiochi: Takenoko Chibis

Lo spacciagiochi: Takenoko Chibis

Di Takenoko vi ho già parlato in passato, oggi vorrei riprendere l’argomento in occasione della prossima uscita dell’espansione di questo gioco: Takenoko Chibis, ovvero: Mamma Panda ha avuto dei piccoli.

In questa occasione Antoine Bauza si è fatto coadiuvare da Corentin Lebrat, i due hanno realizzato questa espansione con la quale vengono inserite nuove tessere territorio, nuovi obiettivi, una miniatura di Mamma Panda, 9 gettoni per i piccoli, un po’ di segmenti di bambù e l’immancabile fumetto.

Se volete vedere la spiegazione video di GreyElephant Gaming potete farlo anche senza conoscere l’inglese, ho realizzato i sottotitoli italiani, trovate il video qui.

Se non avete modo o voglia di vedere il video… ecco di cosa si tratta.

Innanzi tutto esistono nuove tessere territorio, riportano tutte un’icona Mamma Panda, il segnalino di quest’ultima inizia la partita fuori dal tabellone ed entra non appena appare una di queste nuove tessere, da quel momento si comporta esattamente come Papà Panda, se scegliete l’azione movimento panda dovete scegliere quale dei due muovere.

Quando Mamma e Papà Panda dovessero trovarsi sulla stessa casella alla fine del movimento di uno dei due, il giocatore potrà scartare un pezzo di bambù per far nascere un nuovo piccolo (del colore del bambù scartato). In Giappone i bambini non nascono sotto il cavolo ma sotto il bambù, apparentemente.

Takenoko Chibis tessere territorio

Esistono tre piccoli per ogni colore, ognuno vale 2 punti vittoria e conferisce un bonus una tantum al giocatore: un canale di irrigazione, un gettone miglioria, la possibilità di cambiare un proprio obiettivo. È possibile scegliere il tipo di bonus che si desidera ottenere, tenendo a mente che per ogni colore ce n’è solo uno per ogni tipo.

Seconda novità degli esagoni: ce ne sono sei particolari: tre (uno per colore) rappresentano una statua, questi sono i giardini segreti. Se il giardiniere coltiva su uno di questi esagoni, il bambù crescerà su tutti gli esagoni irrigati di quel colore, non solo quelli adiacenti. Abbiamo poi un secondo stagno, con le stesse proprietà di quello iniziale, quindi esagoni difficilmente utilizzabili potrebbero trovarsi tutt’a un tratto irrigati, inoltre da questo stagno è possibile far partire una catena di irrigazione, dettaglio tutt’altro che irrilevante. Quinta tessera speciale: giardini jolly, qui può crescere il bambù di tutti e tre i colori (v. immagine qui sopra) e, al fine degli obiettivi territorio, questa tessera conta come un colore a scelta. Ultima tessera speciale: il capanno del giardiniere. Se il giardiniere termina il turno su questa tessera prende la prima carta delle tre pile degli obiettivi, ne tiene una e scarta le altre.

I nuovi obiettivi possono indicare un numero diverso di segmenti di bambù da coltivare (es. tre pile verdi da 2, 3, 4 segmenti), un posto preciso per riscuotere i punti con il panda (es. mangia un giallo e un rosa e recati su uno dei due stagni) o un numero totale di terreni di un dato colore da irrigare, quale che sia la loro disposizione sul tabellone o, ancora, di includere una delle tessere di Mamma Panda tra due esagoni di un colore.

Takenoko Chibis Obiettivi

Come viene sottolineato nel video, queste regole non aggiungono molta complessità al gioco perché si basano su meccaniche che chi ha giocato a Takenoko già conosce, direi che è stato fatto un buon lavoro.

Si potrebbe dibattere sulla necessità di una espansione per un gioco come Takenoko (che comunque rimane un ottimo gateway), ma andremmo fuori tema. Penso comunque che il tipo di giocatore per cui è concepito Takenoko (“Che bello il panda!”) troverà quest’espansione molto carina. Per quanto mi riguarda, lo confesso, sto aspettando solo che Asterion\Asmodée la faccia uscire in Italia.

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Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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