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National Geographic Star Wars: I Dewback

National Geographic Star Wars: I Dewback

Con questa nuova rubrica vi portiamo alla scoperta delle creature dell’universo di Star Wars, oggi parliamo di una bestia mite e robusta: il Dewback.

Nota: alcune di queste informazioni provengono materiale non più considerato canonico (“Legends”), pertanto si è scelto di scriverne al passato.

Queste creature del deserto erano sauridi quadrupedi utilizzati dai fattori di Tatooine come bestie da soma in quanto capaci di trasportare carichi molto pesanti, oppure come cavalcature. Venivano utilizzati in quanto, al contrario dei veicoli, erano molto resistenti alle tempeste di sabbie e altre intemperie tipiche del pianeta sabbioso.

DewbackQuesti animali potevano raggiungere modeste dimensioni (2,1 m di altezza e fino a 4 m di lunghezza) ed erano dotate di una struttura corporea massiccia sorretta da quattro sottili zampe. L’olfatto dei Dewback era molto sviluppato e veniva per lo più utilizzato dagli individui per trovare cespugli di cui cibarsi. Al contrario di molti altri animali selvatici i Dewback non si spaventavano facilmente e godevano di un grande senso dell’orientamento.

La vita condotta dagli individui di questa razza era prettamente solitaria, trascorrevano gran parte del tempo nel deserto grazie anche alla loro fisiologia: erano infatti in grado di immagazzinare molta acqua (esattamente come i cammelli) e consumarla gradualmente. Durante la notte, quando sul pianeta Tatooine la temperatura calava drasticamente queste grosse bestie assumevano una posizione letargica, coricandosi e restando ferme per non sprecare la temperatura corporea.

La stagione dell’accoppiamento dei Dewback era difficile da gestire per i padroni di queste creature, in quanto una volta all’anno, dovevano essere lasciate libere così che potessero dirigersi verso la Desolazione dello Jundland dove avveniva l’accoppiamento. Se trattenuti durante questo periodo gli esemplari di Dewback divenivano irascibili ed estremamente violenti, ma quando la stagione degli amori terminava, ogni individuo tornava spontaneamente dal proprio padrone. Le femmine potevano deporre un numero compreso tra le 50 e le 80 uova all’anno seppellendole in un secondo momento sotto la sabbia calda per tenerle al sicuro e alla giusta temperatura di incubazione. Dopo sei mesi i piccoli di Dewback rompevano i gusci e si spingevano nel deserto per incontrare altri membri della specie, molti però non riuscivano a sopravvivere a questo lungo e spossante viaggio.

Dewback e trooper

Grazie al loro aspetto e alla loro morfologia i Dewback adulti non avevano alcun nemico naturale anche se subivano sporadicamente attacchi dai feroci draghi krayt.

Grazie al colore della loro pelle coriacea, inoltre, i Dewback riuscivano a mimetizzarsi nel deserto. La maggior parte di questi animali presentava una tonalità di verde ma non erano rari esemplari di colore marrone, rosso, e persino bluastro.

Jacopo

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