Oggi facciamo quattro chiacchiere con Mario Sacchi di Post Scriptum e delle novitĂ che questa casa editrice ha in serbo per noi.
Geek.pizza: Ciao Mario, benvenuto su Geek.pizza, presentati in una riga!
Mario Sacchi: Ciao! Sono un editore di giochi, ma anche un consulente. Insomma, un addetto ai lavori atipico 🙂
Gp: Spieghi cosa è Post Scriptum a chi ancora non vi conosce?
MS: Principalmente è una casa editrice di giochi in scatola. Negli anni però, per via di alcune vicissitudini un po’ casuali e un po’ volute, abbiamo iniziato a lavorare come consulenti per altre case editrici nascenti, o per aziende che volessero fare promozione con un gioco.
Sommando i titoli delle tre attività , abbiamo ormai superato i 30 giochi. Quello di maggiore successo, Fun Farm, è uscito in 8 diverse versioni raggiungendo a oggi le 60.000 copie.
Potete leggere la nostra storia e restare aggiornati sulle nostre atttivitĂ seguendo il blog:
http://blog.postscriptum-games.it/
Gp: Come si arriva da un’idea a una scatola con una grafica accattivante, avvolta nel cellophane?
MS: Con tantissimo lavoro 🙂 Di norma ci mettiamo due anni, fra playtest, rifiniture, grafica e packaging. Di Fatto è dall’anno scorso che lavoriamo ai titoli che proporremo nel 2016.
Gp: Lo confesso, in vita mia ho giocato a un solo titolo targato Post Scriptum: Florenza. Come potrei approfondire la vostra conoscenza?
MS: Beh, Florenza è forse il mio preferito, fra i giochi a cui ho lavorato. Se ti piace il genere cinghiale, ti consiglio di non perderti anche Bretagne, in uscita a Essen. Permettimi però di dare consigli anche a chi ama le altre tipologie di gioco: a chi ama i giochi da giocatore un po’ piĂą semplici e veloci rispetto ai due sopra menzionati, consiglio Florenza Card Game e Zena1814 (Abbiamo parlato di Zena qui n.d. Francesco), che sono un po’ piĂą leggeri, ma sempre ricchi di tattica e strategia; chi invece ama i giochi per famiglie da un quarto d’ora, dovrebbe provare Brick Party; per i patiti dei giochi in stile Munchkin, ricchi di ironia e di riferimenti all’universo fantasy, abbiamo Drizzit; per finire, per chi vuole qualcosa di davvero diverso da tutto il resto, penso che con Sator Arepo Tenet Opera Rotas, nella nuova edizione con l’espansione Malleus Maleficarum e non resteranno delusi 🙂
Gp: A Play, chiacchierando con Mac Gerdts, è uscito l’argomento Cina sì, Cina no. Lui fa fare tutto in Germania. Tu che ne pensi?
MS: Io ho fatto fare Fun Farm in Cina, perchĂ© è impossibile produrre quel particolare prodotto altrove (ci ho provato). A livello di qualitĂ , sono soddisfatto (il gioco ha passato tutti i test di laboratorio fatti fare in Italia), ma le tempistiche sono davvero un grosso problema. I viaggi in nave offrono ben poche garanzie di puntualitĂ e per chi lavora in questo settore è un grosso problema. Non a caso, i giochi successivi sono tutti prodotti in Europa (compresa l’Italia).
Gp: Restiamo sull’argomento Germania, PS a Essen, cosa possiamo aspettarci e dove vi possiamo trovare?
MS: Quest’anno condivideremo lo stand con le case editrici a cui abbiamo fatto consulenza, Placentia Games e Demoelâ e saremo di fianco a quello di Scribabs, con cui abbiamo coprodotto Sator. In totale avremo quindi una grossa area demo in cui presentare i quattro giochi nuovi e far provare, ovviamente, anche quelli vecchi 🙂 Siamo nella hall 7, allo stand C110 (Scribabs è al B107).
Gp: E ora veniamo al pezzo forte, possiamo chiamarvi “Gli italiani col sombrero”? Raccontaci di questo primato che avete ottenuto e come l’avete ottenuto!
MS: Come scritto sopra, pubblicare un gioco è un processo lungo. La storia di questo inizia nel 2013, quando il mio socio (il Matteo Post del blog) mi mostra un gioco a cui sta lavorando come autore insieme alla moglie, Jessica (per completezza, dirò che in precedenza mi aveva chiesto se fossi interessato ad esserne coautore, ma avevo declinato perchĂ© preferisco concentrarmi sul lavoro di editore). Il gioco è valido e iniziamo a svilupparlo esattamente come facciamo sempre con tutti i nostri titoli (il lavoro di sviluppatore è diverso da quello di autore, magari un giorno ne parleremo) e iniziamo a portarlo in giro, ottenendo riscontri positivi, sia da distributori, sia da semplici appassionati. Il gioco cresce, si evolve e migliora di playtest in playtest. Ne siamo molto soddisfatti e iniziamo a proporlo in modo serio con l’intenzione di farlo uscire nel 2015. Fin qui tutto normale. La svolta arriva a giugno del 2014, quando, in cerca di un distributore Francese (Iello, che distribuisce Fun Farm e Brick Party, tratta giochi diversi), volo a Versailles per incontrare AsmodĂ©e. Il gioco piace molto e, dopo aver vagliato diverse opzioni, concordiamo entrambi che la scelta migliore sia sottoporlo a Repos Production, loro partner, che io sapevo interessato a titoli cooperativi a squadre (il lavoro di editore si compone anche di tanti chilometri in fiera e orecchie sempre attente a cogliere le voci di corridoio).
Da quel giorno, nel giro di pochi mesi, ci sono stati gli incontri con Repos, il loro immediato entusiasmo e la firma sul contratto.
Ci tengo a dire che, sebbene noi fossimo pronti a fare uscire il gioco nel 2015 a marchio nostro, non abbiamo esitato un istante a licenziarlo a loro, rimandandolo di uno o due anni. Siamo convinti che sia un’occasione grandiosa per noi e siamo certi che la loro edizione sarĂ meravigliosa. Non a caso, giochiamo molto ai loro giochi: io su bgg ho registrato 44 partite a 7 Wonders e 37 a Time’s Up, che impazza in ludoteca ogni lunedì 🙂
Gp: Domanda imprescindibile da queste parti: la tua pizza preferita?
MS: Quella ai frutti di Mario!
No, scherzo, in realtà adoro la gorgonzola, salame piccante e rucola (sì, la fanno davvero dalle mie parti!)
Un salutone a Mario, penso lo rivedremo presto da queste parti, intanto non dimenticate di mipiacciare la loro pagina su Facebook e, giĂ che ci siete, anche la nostra!