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L’intervista: Luca Pivetti di Eletria Games e Dark Takes of Nadaras su Kickstarter

L’intervista: Luca Pivetti di Eletria Games e Dark Takes of Nadaras su Kickstarter

Mentre attendo di diventare ricco per sostenere un progetto di Kickstarter alla settimana vi propongo una chiacchierata con uno degli autori di Dark Tales of Nadaras, la cui campagna è in corso in questi giorni.

Ciao Luca, presentati per i nostri lettori, chi sei? Cosa fai?

Ciao Francesco, sono un ragazzo di 33 anni che abita a Carpi e che da 18 anni gioca con giochi di società o carte collezionabili (Magic per fare un nome) per poi ampliare anche a vari gdr (D&D, Traveler, Vampiri, Sine requie)

Eletria Games, cosa è e come mai si chiama così?

Eletria Games è una nuova start-up italiana, di cui fanno parte 3 persone di cui io sono il presidente, nata per sviluppare giochi da tavolo innovativi e il primo che vorremmo produrre è appunto il nostro gioco Dark Takes of Nadaras. Il nome Eletria è stato preso da una nostra vecchia campagna di D&D, ci è sembrato che suonasse molto bene e poi ci ha dato l’idea per il logo della nostra società dove le intuizioni (i fulmini) si uniscono in un tutt’uno con il raziocinio (il meccanismo).

Dark Tales of Nadaras tabellone

Parlaci di Dark Tales of Nadaras, possiamo tranquillamente definirlo un cinghiale, direi.

Sicuramente è un gioco che ti offre un’ampia gamma di tattiche e di strategie e per questo è certamente un gioco che non esaurisce la sua giocabilità e rigiocabilità dopo poche partite. Voglio ricordare che l’isola cambia ad ogni partita e il gioco può venir condizionato da quelle che abbiamo definito Carte End Game che possono modificare le condizioni di vittoria o di fine gioco. Detto tutto questo è doveroso dire che le regole sono tutt’altro che complicate o arzigogolate infatti, durante i play test, abbiamo voluto far provare il gioco anche a persone non avvezze ai giochi da tavolo e anche in questo caso dopo un paio di turni agivano in completa autonomia.

Come è nato?

Dark Tales of Nadaras nasce in una calda estate di tre anni fa. Dopo essere usciti da una sessione estiva di GDR, prima ma di arrivare alle macchine, e, mi giro verso i miei due soci e gli chiedo: perché non proviamo a creare un gioco nostro? Beh quello fu l’inizio.

Ti piace Dark Tales of Nadaras se…?

Se ti piacciono i giochi strategici di guerra, con un contorno di sviluppo, gestione risorse e una spolverata di gioco di ruolo. In questo momento non mi viene in mente nessun gioco così (Ma magari non ci ho ancora giocato).

Dark Tales of Nadaras plancia giocatore

Elencaci allora qualche gioco a cui vi siete ispirati per qualche meccanica del gioco.

Ci sono numerosi giochi a cui ci siamo ispirati, anche perché ne abbiamo giocati molti, ma tutte le meccaniche di questo gioco sono fini al funzionamento del gioco stesso. In ogni caso posso dirti che uno tra tanti potrebbe essere Twilight Imperium per le carte finali, ma a differenza di Twilight nel nostro gioco non sono obiettivi che ti danno punti, ma carte che influenzano l’andamento della partita. Ci siamo ispirati a Caylus per la assegnazione del primo giocatore alla fine del turno e anche il fatto di scoprire l’isola mentre si avanza nei quartieri è comune a molti giochi, ma nel nostro caso il contenitore è sempre quello, è la sostanza che c’è all’interno che cambia costantemente. Il combattimento invece è totalmente di nostra invenzione e non ha precedenti, di cui siamo a conoscenza. Si basa sul principio che in una battaglia tutti abbiano delle perdite, a meno di una netta supremazia, e per questo abbiamo contemplato anche un caso di “vittoria di Pirro”, dove l’attaccante vince e conquista il quartiere, ma la sua armata viene decimata. Inoltre in base al risultato dei dadi si aprono diversi scenari dalla “Disfatta” dell’attaccante, dove le perdite del difensore vengono dimezzate mentre quelle dell’attaccante vengono raddoppiate, fino al “Trionfo” dove, al contrario di prima, le perdite dell’attaccante vengono dimezzate e raddoppiate quelle del difensore. Insomma un sistema tutto nuovo di interpretare un combattimento

Steampunk e magia, l’ambientazione è interessante. È nata con il gioco o in seguito?

L’ambientazione è nata successivamente, prima abbiamo cercato di capire in che direzione andava il gioco, poi abbiamo cercato di creare un’ambientazione nuova mai vista in un gioco da tavolo. Infatti la fusione di steampunk e magia era già stata provata in un videogioco hack/slash di cui non ricordo il nome, ma la connotazione rinascimentale che gli abbiamo dato è unica nel suo genere, infatti per alcune unità della tecnologia ci siamo ispirati alle invenzioni di Leonardo Da Vinci.

La grafica è opera vostra o avete assunto qualcuno?

Per la grafica abbiamo assunto un disegnatore professionista, Fabio Porfidia, potete trovarlo su Facebook o al suo sito: www.scrignodicarter.it

Dark Tales of Nadaras carta cavaliere

Campagna e manuale tutti in inglese, ma c’è scritto che il gioco esiste anche in italiano, giusto?

Sì, sì, giustissimo, il gioco nasce in italiano, ma avendo intrapreso la strada di Kickstarter abbiamo pensato di creare la versione in inglese da pubblicare, ma la versione in italiano è quasi pronta.

Chi ha curato la traduzione del manuale?

La traduzione è stata fatta interamente da noi, o meglio, da Enrico, uno dei soci, che è particolarmente bravo (ha attestati che dimostrano una conoscenza della lingua al livello di madre lingua) in inglese.

La scatola è PIENA ZEPPA di materiale. 353 carte, 740 gettoni… Ma quanto pesa?

La scatola pesa circa 2,5 kg, ma è lo scotto per aver fatto un gioco cosi vario.

Se uno si prende la briga di imbustare tutte le carte si riesce a chiudere la scatola?

Assolutamente sì, la scatola è stata pensata per poter contenere anche le carte imbustate.

Sull’isola puoi portarti una pizza, quale scegli?

Una bella diavola piccante, la pizza giusta per infiammare gli animi.

Un grazie a Luca per aver risposto alle nostre domande, se vi abbiamo incuriositi o siete rimasti colpiti dal tabellone che definire imponente è riduttivo, potete finanziare Dark Tales of Nadaras su Kickstarter. Anche se siete al verde comunque un “mi piace” non costa nulla e aiuta a sbloccare gli stretch goal “social”, cliccate quindi sulla pagina di Eletria Games su Facebook e sulla nostra, non si sblocca niente, ma è bello vedere che qualcuno ti apprezza: https://www.facebook.com/geek.pizza.

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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