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Giocaprotetto: preserva il futuro dei tuoi giochi

Giocaprotetto: preserva il futuro dei tuoi giochi

Basta, basta, basta avere la percezione di un gioco in scatola come l’avevamo negli anni ’70: non stiamo più parlando dei “soliti giochi di società Clem-Clem”…

Solo un vero boardgamer, un vero appassionato del settore, sa che quando si trova di fronte ad un gioco in scatola si trova di fronte a qualcosa di più che un insieme di pedine, fogli, libretti e tasselli di cartone: come in tutti i campi umani anche quello dei giochi in scatola si è evoluto, complessizzato e approfondito. E questo è vero indipendentemente dal fatto che un gioco ci sia piaciuto o meno.

Dal più semplice gioco astratto al più complesso gestionale per passare dai giochi d’avventura e combattimento, i boardgame sono sempre più un sofisticato organismo fatto di creatività, tecnica, studio, espressione artistica e marketing (come ogni cosa che va venduta): ogni aspetto è soppesato, ogni immagine curata. È come una piccola grande macchina che avete fra le mani e che può darvi una grande varietà di emozioni (è uno degli aspetti più importanti).

Ad un siffatto prodotto dell’ingegno e dell’abilità umana va dato il giusto peso, tributata la giusta dignità: e non c’è rispetto maggiore, oltre a quello di giocarci, che cercare di proteggerlo e trattarlo il meglio possibile. Solo così ne garantiremmo una più lunga durata e una più estesa buona esperienza di gioco.

Un vero boardgamer non considera un gioco in scatola un semplice mezzo per fare caciara con gli amici, tirare dadi e passarsi una serata fra birra e risate, un vero boardgamer sa che ha fra le mani un oggetto complesso, che tradisce genialità e spirito artistico, un vero micromondo nascosto in una scatola, un micromondo che va conservato adeguatamente.

Oltre alle normali raccomandazioni di tenerli lontani dall’umidità (che ne danneggia la componentistica cartacea),  dalla luce diretta del sole (che ne scolora l’involucro) e di non impilarne troppi uno sull’altro (per evitare che quelli più bassi si schiaccino e si pieghino sotto il peso degli altri) una buonissima raccomandazione è quella di proteggerne le carte con le apposite bustine, vendute in molti formati e da molti prezzi.

Con le bustine protettive raggiungiamo un duplice vantaggio: da un lato evitiamo che le carte possano segnarsi o consumarsi con l’acidità del sudore delle mani, dall’altro potremmo abbassare la guardia quando qualcuno ci si avvicina con qualche bicchiere di birra in mano o una tazzina di caffé o una patatina fritta (e unta). Sì, sarebbe meglio che tali cose fossero consumate in luogo diverso dal tavolo da gioco… ma perché rischiare?

In commercio ce ne sono di molti tipi e per tutte le tasche: ne avevamo già parlato in questo articolo che vi invito a consultare. Se c’è un gioco che amate, un gioco che ha riempito le vostre serate, un gioco che avete quasi consumato a furia di usare, un gioco che ha fatto molto per voi… forse questo è il momento di fare qualcosa per lui.

GIOCAPROTETTO – Usa le bustine! Su MagicMerchant.it troverai sicuramente quella che fa per te!

 

Luca "il ludografico"

Il Ludografico (all'anagrafe Luca Canese) è un graphic designer e modellista, con una passione smodata per i giochi da tavolo, i libri, la storia antica, i boschi, gli orsi, gli unicorni, i giochi di Ryan Laukat, le opere di Paolo Chiari e i libri pop-up di Robert Sabuda. Scrive articoli bizzarri su vari aspetti del mondo dei GdT, realizza recensioni grafiche (le Ludografiche) dei giochi che ha provato, crea giochi sotto l'egida della LuxLu GD (con il suo collega Luigi Maini), lavora come grafico freelance per le aziende e agenzie, collabora con lo studio Labmasu come progettista di organizers per giochi da tavolo e, in passato, con la 4Grounds per la progettazione di navi di legno. E trova pure il tempo per giocare e badare alla sua casa. Consumato (e a volte scostumato) master e giocatore di GdR, passa da Eberron agli oscuri miti lovecraftiani con nonchalance, mentre la sua casa è invasa (oltre che da libri fantasy, di illustrazioni, di storia, Funko Pop e altre cose strane) da miniature dipinte e non dei più svariati giochi.

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