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Anteprima: Verrix su Kickstarter

Anteprima: Verrix su Kickstarter

Parte oggi la campagna di Verrix su Kickstarter, un gioco tutto italiano che vi trasporterà nella Britannia del 54 a.C.

In Verrix ogni giocatore assume il ruolo di Righ, il Re di una tribù celtica della Britannia. I giocatori affrontano eventi, producono e gestiscono beni, commerciano, effettuano razzie e combattono leggendarie battaglie per far prosperare la propria tribù.

Così si apre il regolamento di Verrix, di cui forse avete sentito parlare a grandi linee e di cui sono stato tra i primi playtester.

Correva l’anno 2017, io, la mia signora e il Medico ci trovavamo a Torino a IDEAG e, dopo aver provato un paio di giochi, ci aggiravamo in cerca di un tavolo libero. Un simpatico trio di milanesi ci accalappia e ci invita a provare il loro prototipo su un tavolo gentilmente prestato da un altro autore.

Verrix nel 2017

Eravamo tra i primi a provare Verrix, che ci è subito piaciuto. Dato che abbiamo dovuto restituire il tavolo dopo un paio di round, ci siamo promessi di ritrovarci per provare una partita completa. L’occasione è venuta alcuni mesi dopo, quando Tommaso, Riccardo e Alfonso sono venuti a casa nostra, si sono sbafati un pranzo tradizionale umbro (attenti, se li invitate a pranzo, sono ottime forchette! 😀 ) e poi abbiamo apparecchiato Verrix.

Oggi Verrix debutta su Kickstarter, ecco quindi un’ottima occasione per presentarvi questo gioco di Tommaso Roberto Ceglia e Riccardo Corti per 3-5 giocatori della durata di circa 30 minuti a giocatore.

Nella scatola

9 plance, 103 carte, 7 tessere, 42 segnalini, 1 sacchetto, 128 componenti in legno (meeple, capanne, cavalli, vacche, cubetti, ecc.) e poi vedremo cosa ci riservano gli stretch goal.

Verrix un anno dopo

Panoramica

Il gioco si svolge in 8 mesi e 4 festività, ogni mese è un round di gioco, ogni festività è invece un round di calcolo del punteggio. Durante questo lasso di tempo schematizzato, dovremo ottenere più punti fama di tutti gli altri e diventare “il re dei re”.

Vediamo alcuni concetti base:

  • Il popolano (mini meeple) è un’unità di forza lavoro generica e può svolgere qualsiasi azione.
  • Il personaggio (meeple) è un’unità che appartiene ad una classe, ha una forza maggiore di un popolano ma è in grado di svolgere solo alcune azioni.
  • Le carte azione sono: rare (le possiede solo una popolazione), non comuni (le possiedono solo alcune popolazioni) e comuni (disponibile a tutti i giocatori). Per svolgere un’azione bisogna utilizzare popolani e personaggi (il costo è indicato sulla carta), dopodiché la carta va messa nell’area delle azioni esaurite e i meeple utilizzati non saranno più disponibili per questo round.

Il gioco segue il classico schema in cui si svolge un’azione, pagandone il costo, dopodiché tocca al giocatore successivo, fintanto che tutti hanno passato. Passare per primi ha un certo valore, perché si diventa il primo di turno nel round a venire.

Tramite le azioni, un giocatore può:

  • produrre beni od ottenere favore divino;
  • commerciare;
  • effettuare razzie;
  • scendere in battaglia.

Esistono due azioni particolari, che meritano una menzione speciale.

  1. Promuovere un popolano in personaggio. È un’azione una tantum, vi permetterà di ottenere un personaggio in più e vi sarà molto utile, specialmente se riuscirete a potenziare il personaggio con oggetti che vi procurerete nel corso della partita.
  2. Aggiungere nuove carte azione alla propria mano. È un’azione sempre disponibile (fintanto che avrete carte azione extra da poter “apprendere”) e dà un tocco di “deckbuilding” al gioco.

Con le altre azioni potrete ottenere risorse, creare nuovi villaggi, commerciare, saccheggiare i villaggi avversari o attaccare le tribù avversarie per ottenere punti fama.

Il meccanismo di combattimento consente a più tribù di allearsi per attaccare o difendersi, ma è cruciale non trovarsi in una condizione di evidente supremazia: non c’è onore nell’attaccare un nemico molto più debole.

I round di gioco sono inframezzati dalle festività, durante le quali sarà possibile ottenere punti fama, ma solo se vi sarete preparati adeguatamente ai requisiti richiesti.

Una volta conclusi i festeggiamenti di Beltane, una delle Festività del Fuoco del calendario celtico, la partita ha termine e chi avrà più punti fama diventerà il Re dei re.

Tenetevi alla larga da Verrix se cercate un gioco a bassa interazione, è necessario tenere sempre d’occhio le tribù avversarie e scontrasi con loro, ma scordatevi il “bash the leader”, coalizzarsi contro un avversario è controproducente.

Durante i combattimenti c’è anche un pizzico di aleatorietà, grazie a un segnalino che viene estratto da un sacchetto ma che viene ulteriormente moderato dall’utilizzo de cubetti volere divino (ed è comunque molto più controllabile di un tiro di dado).

Verrix vi piacerà se cercate un gioco di gestione della mano ben ambientato. Certo, la Britannia, i celti, ecc. sono un tema già visto e rivisto, ma c’è un doppio “ma”: questo rimane uno tra i temi più affascinanti che ci siano, a mio avviso e l’ambientazione è molto curata (l’asimmetria delle tribù ha basi storiche, ad esempio).

Vi piacerà, poi, se cercate un gioco dove sia necessario gestire oculatamente le proprie risorse e le proprie azioni, pur rimanendo entro una soglia di difficoltà moderata.

Nel corso di questi mesi ho seguito le evoluzioni di questo gioco e, finalmente, oggi approda su Kickstarter. L’appuntamento con DTG è a Play, sperando che nella tre giorni modenese si possa già festeggiare il successo della campagna. Io punto a essere uno dei primi 100 sostenitori, che avranno un trattamento di favore (early bird), ma vi invito a fare un salto nel padiglione B di Play e provare voi stessi il gioco.

Vi lascio il link alla campagna, fatene buon uso!

Nota: alcune immagini sono state scattate dagli amici del Dunwich Buyers Club, che hanno provato Verrix e ne hanno parlato in una puntata del loro podcast (questa, per la precisione).

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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