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Lo spacciagiochi – Outlive

Lo spacciagiochi – Outlive

Siete in grado di sopravvivere sei giorni in un mondo post apocalittico, procacciando cibo, acqua e resistendo alle radiazioni? Benvenuti in Outlive.

Quando Enrico di Raven mi ha confermato che la casa editrice per cui lavora avrebbe portato in Italia questo gioco, ho iniziato ad avere l’acquolina in bocca e (spoiler), ora che l’ho provato, posso dirvi che le mie aspettative sono state mantenute.

Outlive è un gioco di Grégory Oliverper 2-4 persone in grado di sopravvivere in un contesto post apocalittico. Fate conto che Jericho potrebbe essere il prequel di Outlive. Se non avete mai visto Jerico, mi dispiace per voi.

Rintanati in rifugi sotterranei, dovremo procacciarci acqua, cibo, proiettili e altri oggetti utili, dobbiamo attendere sei giorni, tra sei giorni arriverà il Convoglio e saremo salvi, così mi ha detto Jake, gliel’ha detto suo fratello Eric, che ha parlato con un tipo via radio… ma sarà vero?

La storia

Ah, i tempi in cui la ruota panoramica svettava luminosa sulla sponda destra del fiume…

Blackwood e Silent Peak erano “le città della diga”. La diga ci aveva portato lavoro, ma aveva anche avuto un impatto negativo sul turismo di Blackwood e Silent Peak. Johnston Green e Gray Anderson, i due sindaci, avevano unito le forze per realizzare un nuovo simbolo per le due città, un simbolo di allegria: un luna park.

Che strano ricordarsi i nomi dei sindaci, ma non quello del luna park. La mia memoria non è più quella di una volta.

La ruota la conoscevano tutti, persino gli equipaggi delle rare navi cargo che risalivano il corso del fiume andavano al luna park, sai? Le montagne russe mi facevano un po’ paura, ma la Ruota no, la Ruota era meravigliosa anche solo a guardarla dall’altra sponda del fiume, di notte, la guardavi e pensavi che era quasi magica, perché ti faceva toccare il cielo con un dito.

Ma scusami, Pierre, sai come sono i vecchi… sempre a pensare a com’era prima del Fungo! Domattina il luna park ci regalerà felicità in un altro modo, devi recuperare il materiale elettronico per attivare quel dannato depuratore, o moriremo di sete.

Tieni, ecco la pistola. Se vedi qualcuno, prima spara, e poi chiedi chi è. Non esitare a imbracciare l’artiglieria, gli altri non ricambieranno la cortesia.

Ci vediamo qui prima del tramonto, mi raccomando.

Il gioco

Durante il gioco ogni giocatore controllerà una tribù sopravvissuta a un conflitto nucleare che ha spazzato via la quasi totalità del genere umano dal Pianeta. Ogni tribù, ogni giorno, invierà quattro persone fuori dal rifugio antiatomico, sono i nostri quattro segnalini contrassegnati dai numeri 3, 3, 4 e 5, a rappresentare la forza della persona in questione.

In ogni turno dovremo muovere questi segnalini ed eseguire un’azione, se possibile, per procacciarci rifornimenti di diverso genere e sopravvivere alle avversità per 6 giorni (round).

Nella scatola

1 plancia, 1 plancetta del convoglio, 4 plancette del giocatore, 16 eroi (omini) di legno nei 4 colori dei giocatori e 4 cubetti indicatore di radioattività. 340 gettoni di vario tipo (cartoncino bello spesso, tra l’altro), 110 tessere (ricerca, equipaggiamento, stanze), 22 carte e due segnalini: alghe e primo giocatore.

Vi basta?

Il setup

La prima volta ci vorrà un po’ a capire dove mettere la notevole quantità di segnalini, ma una volta che li avrete separati per tipo, tutto sarà più semplice. Il mio consiglio è di capire in quali zone si possono prendere durante la partita e disporli in modo corrispondente (ovvero: non come abbiamo fatto noi nella nostra prima partita, che vedete qui sotto).

Non preoccupatevi di dove disporrete la plancetta del convoglio, le carte eventi sono ben visibili e il livello di radioattività è indicato anche sulla camera stagna della vostra plancia personale.

A complicare il primo setup, c’è il fatto che il vostro rifugio antiatomico ha tre stanze base e 4 avanzate. Ogni giocatore estrae 6 stanze avanzate, ne sceglie 4 e ne scarta 2, pertanto avete due possibilità: o vi assicurate di aver capito bene i concetti base del gioco prima di fare il setup o andate a caso.

Un motivo che potrebbe farvi propendere per la prima opzione è che le carte leader vi danno la possibilità di scegliere dove mettere i vostri eroi e non sono tutti uguali, ma io vi consiglio la modalità Quèlo: “la seconda che hai detto: andate a caso”, altrimenti ci vorrà un’ora per iniziare a giocare. Se subito vi sembra tutto molto complicato, non temete, vi basterà un round per capire come muovervi.

Alla fine del setup avrete un eroe, un rifugio con 7 stanze di cui una (a scelta) pre-costruita, una plancia con i vostri eroi piena di gettoni e una plancetta con 6 spazi, uno per round di una partita, su cui disporrete 6 delle 12 carte evento.

La partita

Una partita a Outlive si svolge in 6 round divisi in tre fasi: alba, giorno e notte.

Alba (“Come quella che non vedrai”, cit. Sydney Bristow)

  • Si scartano tutte le tessere equipaggiamento rimaste nelle città
  • Si rifornisce la plancia di gioco
  • Si sdraiano tutti gli eroi presenti.

Giorno

Si volta una nuova carta evento e se ne applica l’effetto. Qui arrivano gli imprevisti, perché sarete costretti a rispondere ad avversità di vario tipo. Alcune si rifletteranno sul quantitativo delle risorse sulla plancia, ma altre possono colpire le nostre riserve, sono comunque sventure che scombinano un po’ i piani del giocatore.

A questo punto ogni giocatore sceglie uno dei propri eroi sdraiati (non ancora utilizzati) e lo muove di uno o due spazi sulla plancia (le aree sono collegate dalle strade, non tutte sono adiacenti) badando bene a non farlo fermare in una zona dove ha già un altro eroe. Per indicare che lo ha utilizzato, lo lascerà in piedi, dopodiché spenderà i suoi punti azione in quell’area per effettuare le azioni disponibili. Vedete il numeretto stampato a lato del vostro eroe? Ecco, quella è la sua forza, che rappresenta i punti azione che avete a disposizione. Molte delle azioni sono riassumibili in “raccogliere risorse, finché ce ne sono”: proiettili nella base militare, legna nel bosco, minerale nella miniera, chip al luna park, acqua alla diga (ma dovrete spendere un chip per attivare il depuratore, avete letto la storia all’inizio, vero?), cibo in scatola sulla nave, ecc.

Notate che è possibile andare a caccia e ottenere parecchia carne, ma è cibo deperibile: durerà solo fino alla fine del turno.

Nella base militare c’è anche una riserva di alghe anti radiazioni, ma basta per una sola base per round: chi primo arriva…

Nelle città è possibile recuperare degli oggetti, ve ne sono tre per round e sono danneggiati, dovrete spendere risorse per ripararli, ma non fate l’errore di sottovalutarli: due oggetti appartenenti alla stessa famiglia vi conferiranno punti extra alla fine, ma ogni oggetto porta vantaggi molto interessanti durante la partita. Per la cronaca, l’esoscheletro è di una potenza inusitata.

Ogni giocatore muove uno dei propri eroi ed esegue l’azione, dopodiché tocca al giocatore alla sua sinistra e così via, finché non si sono mossi\attivati tutti gli eroi.

Attenzione, quando un eroe si ferma in un’area dove è presente un altro eroe in piedi (utilizzato), se ha una “forza” (numero) più alto, lo minaccia e si fa consegnare dei gettoni merce scelti dal malcapitato, a meno che questi non abbia munizioni extra da usare per riportare in equilibrio.

Questa meccanica è interessante perché fa ragionare costantemente i giocatori, che sarebbero propensi a muovere per primi l’eroe da 5 per saccheggiare un’area prima degli avversari e lasciarli a bocca asciutta, ma così facendo ci si “brucia” l’opportunità di minacciare gli altri (ricordate? Si possono minacciare solo eroi di forza inferiore e in piedi).

Notte

In ordine, i giocatori, possono provare a superare l’evento, spendendo le risorse indicate sulla carta in questione, i benefici sono: 1) l’evento non si riattiva all’inizio del round successivo, con le conseguenti sventure e 2) il giocatore beneficia di punti vittoria aggiuntivi. Essere i primi di turno e non avere le risorse necessarie per ottenere la carta evento… beh, non è una mossa saggia.

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È ora di cena: bisogna nutrire i sopravvissuti. Se in una stanza avete anche un solo sopravvissuto, dovete pagare il costo indicato sulla stanza stessa, per contro una stanza piena di sopravvissuti vi darà azioni bonus aggiuntive (es. prendere proiettili bonus all’inizio di un turno, avere sconti sul costo degli eventi, delle riparazioni degli oggetti, della costruzione delle stanze, etc.)

Per ogni fila di sopravvissuti che si trovano nella camera stagna (e quindi non sfruttate per le stanze), avrete un bonus in termini di contrasto alla radioattività, ma dovrete dissetare queste persone! La radioattività, dicevamo, sì, perché aumenta in ogni turno e scende solo con la scorta di alghe che trovate nella base militare. Alla fine del gioco, il tracciato radioattività presenta un numero di punti da aggiungere (seh) o sottrarre (se siete stati super attenti arrivate a zero, ma un punteggio positivo scordatevelo 😀 ) dal vostro computo.

Se non avrete cibo o acqua per i vostri sopravvissuti… beh, non saranno tanto sopravvissuti: ne perderete uno per ogni risorsa mancante, ma se avrete cibo in eccesso, potete investirlo in nuovi sopravvissuti (non esagerate, dovrete poi sfamarli nel round successivo!)

Se avete accumulato risorse a sufficienza, potrete girare le stanze sul lato costruito, solo allora potrete sfruttarne le abilità.

Avete taniche limitate: scartate tutta l’acqua tranne 2 unità.

La carne va a male: scartate tutto il cibo fresco, si conserva solo quello in scatola.

Alla fine del sesto round si calcolano i punti.

  • Quelli indicati sulle carte evento.
  • Quelli indicati dall’indicatore della radioattività.
  • Un numero di punti indicato dall’apposita tabellina, in funzione del numero di stanze interamente occupate nel vostro bunker.
  • Un punto per sopravvissuto.
  • Un punto per oggetto riparato.
  • Un punto per ogni coppia di oggetti della stessa famiglia.

Solo la tribù più forte troverà spazio sul Convoglio e verrà salvata, per le altre ci sarà da attendere il prossimo passaggio…

Conclusioni

Partiamo dai punti deboli di Outlive: gli eventi sono scarsamente importanti, il loro impatto dà solo un po’ di noia quando state pianificando tutto, possono scombinarvi un po’ il tutto, ma non sono poi molto punitivi. Vale la pena toglierli di mezzo, però, onde evitare di lasciare punti vittoria ai vostri avversari.

Le plancette dei giocatori sono molto sottili e contrastano con il resto del materiale (cartoncino molto spesso), ma il motivo è presto detto: quando questo gioco è stato lanciato su Kickstarter, le plancette di maggior qualità erano un’esclusiva per i sostenitori della campagna.

 

Per il resto Outlive è un titolo che mi è piaciuto, innanzi tutto perché è un piazzamento lavoratori dove l’ambientazione viene sfruttata a partire dai lavoratori stessi, che possono fare i prepotenti, perché in un contesto del genere, si pensa prima alla propria tribù, poi agli altri. Proprio per questo motivo c’è un certo grado di interazione diretta: se non vi va a genio, credo che questo gioco non faccia per voi.

Alla fine di ogni round si torna tutti al rifugio e si guarda cosa si è riusciti a raccogliere quel giorno: basterà a dare da mangiare a tutti? Possiamo usare qualcosa per migliorare le nostre condizioni di vita? La sensazione di ansia è presente, si arriva a sfamare tutti quasi sempre, ma magari non si riesce a riparare l’arco o la tanica su cui contavamo. Usare un proiettile in più per andare a caccia o tenerlo per difendersi dalle angherie dei membri delle altre tribù? La scelta sbagliata potrebbe costarvi cara…

Se questo tipo di ambientazione vi intriga, Outlive è un titolo con cui vi piacerà intrattenervi, anche se io vi consiglio 3-4 giocatori, in 2 gli spazi sono un po’ troppo larghi.

La rigiocabilità è garantita dai setup sempre diversi, dagli oggetti presenti in città e dagli eventi, sotto questo punto di vista non c’è da preoccuparsi. Su BGG trovate, inoltre, un set per giocare in solitaria (dovete stamparvi le regole e alcune carte), caratteristica interessante per parecchi giocatori che preferiscono questo tipo di intrattenimento al videogame seduti sul divano.

Trovate Outlive a Play nell’area di Raven, ma se siete del team #cantPlay o non potete portarvi a casa tante scatole, fate un salto su MagicMerchant.it

Ora vi saluto, che devo andare a cercare alghe anti radiazione…

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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