Geek.pizza

Cowabunga!

Fublet, la miglior simulazione calcistica su plancia.

Fublet, la miglior simulazione calcistica su plancia.

Le “notti magiche” dei mondiali Italia 90′, cantate da Bennato e la Nannini, risuonano forti in “Fublet”, un gioco da tavola sul calcio, per due contendenti pronti ad elaborare le migliori strategie “inseguendo un goal”.

Scordatevi le schicchere del Subbuteo e preparatevi a scendere in campo come veri e propri allenatori. A farla da padrone, infatti, sono le tattiche. I vostri 11 giocatori hanno capacità ben precise e il vostro impegno sarà quello di farle fruttare.

“Fublet”, che ho avuto il piacere di provare a Play 2018 proprio contro i Capitani Bruno e Paolo, è un avvincente gioco di strategia calcistica per due giocatori. Ognuno dei contendenti dovrà “sedersi in panchina” e guidare la sua squadra verso la vittoria. Non con abilità (anche perché quello è il pane dei vostri calciatori) ma con la tattica, l’astuzia, il tempismo e, talvolta, il coraggio.

Una delle “moviole” di Samarelli

Voglio esporvi quanto più completamente potrò questa splendida perla (completamente italiana) perché penso sia il gioco di calcio che tutti gli appassionati stavano aspettando. E, se non bastassero le meccaniche avvincenti a convincervi, ricordatevi fin da ora che i componenti sono illustrati da Paolo Samarelli, il famoso illustratore del Guerin Sportivo e di Repubblica, le cui moviole sono nei cuori di tutti.

Come si gioca?

Un esempio della plancia allenatore

La prima mossa da fare è scegliere quale tattica usare: gioco sulle fasce o possesso palla? Lanci lunghi o corti? Difesa alta o bassa? Il gioco base mette a disposizione una serie di tattiche tra cui gli allenatori potranno scegliere per impostare il proprio gioco. Questa decisione non è affatto banale o scontata, poiché sarà molto importante, durante la partita, compiere azioni in linea con lo stile tattico adottato. Infatti, più vi atterrete al vostro schema, tanto più i vostri giocatori potranno muoversi nel campo.


I turni sono relativamente contemporanei: l’allenatore in attacco (cioè quello con la palla) dichiara cosa ha intenzione di fare; tale dichiarazione viene risolta (ossia si controlla se il passaggio, il tiro o il dribbling hanno successo); si muovono i giocatori (uno solo o un reparto per ogni allenatore); si controlla la situazione e si effettua (se lo si vuole) un movimento tattico.

Il campo da gioco

 
Il primo colpo d’occhio vincente è il sistema di movimento. Come sanno tutti i calciatori (anche quelli che si cimentano nelle fantozziane partite scapoli contro ammogliati) la palla viaggia a velocità doppia dei calciatori. Così, il nostro campo, sarà diviso in quadratini piccoli (caselle di movimento), dove si muovono i calciatori e quadrati grandi (composti da 4 piccoli e chiamate caselle di passaggio) in cui si muove il pallone. È fondamentale valutare la posizione in campo (compresa la direzione in cui un giocatore è rivolto), per cui nulla può essere lasciato al caso.

In questa immagine, vediamo la traiettoria di tiro di A, e le applicazioni dei malus.

Altrettanto interessante è il sistema di tiro, organizzato in un sistema di bonus/malus per piazzare il miglior tiro possibile: cercare un tiro efficace e piazzato ma difficile, o ci accontenteremo di beccare lo specchio della porta facilmente, sperando in una papera del portiere? Tiriamo subito da fuori con il falco d’area di rigore, che avrà delle difficoltà o cercheremo di portarlo in area dove potrà scatenare tutta la sua potenza?
 Vogliamo poi parlare del fuorigioco? Fublet è così completo da aver elaborato un ottimo sistema per simulare questa regola, per cui i difensori possono tentare di intrappolare gli attaccanti con questo sistema a loro rischio e pericolo: si guarderà infatti l’intelligenza tattica del difensore “meno dotato” per verificare come si muove la linea difensiva. Se tutti si muoveranno come un solo uomo, il passaggio filtrante fallirà. Se invece, il difensore sbaglierà il movimento, la difesa salirà in ritardo lasciando un’autostrada all’attaccante che potrà liberamente involarsi verso la porta.

Esempio di carta giocatore. I valori rossi indicano i punti deboli, mentre i valori blu quelli forti del nostro calciatore. I valori in basso indicano rispettivamente la velocità e l’intelligenza tattica.


Infine, qualcuno potrà storcere il naso perché nella scatola troverà ben 3 dadi: due che serviranno come test della riuscita o meno delle proprie azioni e uno per determinare alcune situazioni di rimpallo. Avremo due dadi a dieci facce, uno da 0 a 9, l’altro da 0 a 90 che serviranno a verificare la riuscita delle azioni. Ogni giocatore ha una carta di riferimento con le sue abilità tecniche che i dadi andranno a verificare. Ad esempio, se i nostro centrocampista con valore di contrasto 78 vorrà rubare la palla all’avversario, dovrà fare un tiro di dadi che stia nel range 0/78, se farà da 79 a 99 sbaglierà l’intervento e farà fallo (starà al portatore di palla decidere se prendersi il vantaggio o chiamare la punizione).

Il terzo dado, invece, guida i rimpalli. Quando un passaggio o un tiro falliscono, quando il portiere para ma non blocca, quando una punizione incappa nella barriera, allora bisogna verificare dove va a finire la palla. Per questo abbiamo un dado a 8 facce che indicherà precisamente in quale casella è finito il pallone (a distanza 1 o 2 da dove sarebbe dovuto arrivare, a seconda del range di errore). Ho già letto alcune recensioni in cui si legge “se c’è l’alea allora non è calcio”… Beh, balle. Chiunque abbia dato almeno un calcio al pallone sa benissimo che, in relazione alle proprie capacità, è possibile fare un gol alla Messi pur avendo due ferri da stiro al posto dei piedi, come può capitare spararla al terzo anello pur essendo Maradona (ricordate Baggio e i Mondiali?).
Quindi, l’alea, ottimamente mitigata dal range di possibilità, è una componente non solo accettabile, ma quanto mai realistica.

Schema di rimpallo

Il gioco è un po’ ostico da affrontare per le varie regole che prevede (tutte necessarie) ma è guidato da un’unica filosofia. Afferrata quella, le regole scivolano via molto più semplicemente. 
Se volete dare uno sguardo al regolamento, potete farlo a questo link: www.fublet.com/download/manuale-ITA.pdf. Qui trovate il regolamento in italiano, mentre nella versione Kickstarter lo troverete in inglese (mentre le componenti, per quel poco in cui hanno delle scritte, sono double face, inglese da un lato, italiano dall’altro) per ovvie ragioni di marketing.

 

Fublet uscirà su Kickstarter il 15 settembre! Potete trovarlo qui: www.kickstarter.com. Io, personalmente, ho preso la copia disponibile al Play e attendo palpitante gli stretch goal che sembrano essere componenti 3D per porte, pallone, bandierine, nuove lavagne tattiche con aggiunte quali pressing e atteggiamento attendista e nuove squadre, anche queste disegnate dalla mano di Paolo Samarelli, il celebre illustratore sportivo di guerin sportivo e repubblica!

Una piccola anteprima? Avrete la possibilità, se arriveremo al goal prefissato, di creare la vostra squadra personalizzata!!!!

Quindi, facendo i complimenti ai Capitani Paolo Bianchi e Bruno Carfì, vi consiglio vivamente di seguire la campagna Kickstarter, pronti a scendere in campo. Sarete i nuovi Bearzot del gioco da tavola pronti a dare la differenza?

Buon gioco!

Fausto "il Prof" Lammoglia

Professore di filosofia, capo scout, scrittore e, sopratutto, gamer incallito! «Homo (ludens) faber ipsius fortunae»

Ultimi articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *