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WLOG – Si gioca! Radetzky’s March

WLOG – Si gioca! Radetzky’s March

Marzo 1849. Fiume Ticino, nei pressi di Novara. D’un tratto, la quiete della pianura viene interrotta da decine di voci si mettono che urlano gli ordini più disparati… e sono tutte voci che parlano in tedesco. Sono arrivati gli Austriaci: è cominciata la Marcia di Radetzky!

Un regolamento snello, una grafica accattivante e una situazione strategica davvero fuori dal comune sono gli elementi che caratterizzano Radetzky’s March, il gioco d’esordio della Dissimula Edizioni e dell’autore Sergio Schiavi. Primo di una serie di simulazioni destinate al grande pubblico e ambientate negli anni dell’epopea risorgimentale italiana, il gioco introduce la figura del più temibile nemico della nostra indipendenza nazionale: l’ottantanduenne maresciallo Radetzky. Nel Marzo 1849, la Prima guerra d’indipendenza si è appena riaccesa allo scadere di un armistizio durato alcuni mesi, e il vecchio soldato austriaco, veterano delle guerre napoleoniche, coglie di sorpresa l’esercito del re Carlo Alberto con quello che oggi definiremmo un attacco preventivo, invadendo il Piemonte prima che l’esercito sabaudo possa muovere contro Milano. In meno di cento ore, combatterà una decisiva battaglia alle porte di Novara, al termine della quale lo sconfitto Carlo Alberto sarà costretto ad abdicare in favore del figlio Vittorio Emanuele. Riusciremo a cambiare le sorti dell’Italia in questo gioco storicamente ineccepibile (anche grazie alla collaborazione del noto studioso Alessandro Barbero, playtester d’eccezione), corredato di più scenari di durata e complessità variabili e sempre diverso ad ogni partita grazie al meccanismo dell’attivazione casuale delle singole formazioni? A queste domande risponderemo nelle prossime puntate di WLOG! (E se vi interessa l’ambientazione, ricordate che Post Scriptum / Demoelà porteranno Radetzky – Milano 1848 a Lucca Comics and Games, ve ne abbiamo parlato in anteprima qui.)

Riccardo Masini

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