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Cloud Mine – Con le nuvole si possono narrare storie!

Cloud Mine – Con le nuvole si possono narrare storie!

I bambini hanno il vizio di sorprenderci, soprattutto per la loro capacità di trasformare l'”ordinario” in “straordinario” grazie alla loro incredibile immaginazione. Ce lo dimostra Maria, un’amica che ha fatto conoscere Cloud Mine ai bambini della sua classe…

Per chi non lo conoscesse, Cloud Mine è un gioco degli italiani Guido Albini e Martino Chiacchiera, edito da Giochi Uniti, per 3 – 8 giocatori dagli 8 anni in su,  e contenuto in una simpatica scatoletta di metallo a forma di nuvola (strano eh?!).

Il gioco consta unicamente di 80 carte dalla forma rotonda su cui sono disegnate nuvole di varie forme, quasi perfettamente simmetriche, come fossero le macchie del test di Rorschach utilizzato in psicologia. Il setup prevede che si dispongano ogni turno tante carte sul tavolo quanti sono i giocatori (minimo 4 carte). Il giocatore di turno, detto il “sognatore”, dovrà passare un tot di carte al giocatore alla sua destra, detto la “vedetta”, che ne sceglierà una e gliela mostrerà in segreto. A questo punto il sognatore descrive agli altri giocatori la carta che ha in mano dando un massimo di 5 indizi e gli altri dovranno cercarla fra quelle giocate nel turno: se uno di loro sbaglia, consegna la carta al sognatore, se la indovina, vince le carte del turno. Vince chi, a fine partita, avrà più carte.

Descritto così, non sembra proprio un gioco di narrazione… ma ecco che interviene quella “forza sovrannaturale” che è l’inventiva dei bambini, grazie alla quale ogni nuvola, ogni angolo, ogni forma trascendono la loro semplicità e diventano parti di una storia.

Ce lo racconta Maestra Maria, che ha proposto questo piccolo gioco ai suoi piccoli scolari di una scuola dell’infanzia della Spezia.

Ciao Maestra Maria e benvenuta su Geek Pizza!
Ciao ragazzi! Felice di essere qui, ma non chiamatemi “Maestra”… siete troppo vecchi per essere miei studenti! (ride)

Ok, Maria, ci vuoi parlare un po’ della tua esperienza scolastica con Cloud Mine? Come ti è venuta l’idea di proporlo ai tuoi bambini?
A mio parere, troppo spesso a scuola si insegna in maniera rigida dando risposte univoche alle domande e disabituando così i bambini a fare delle domande, alle sfumature delle situazioni e alla “grammatica della fantasia”...

Immagino fossero contenti di questa nuova occasione di gioco!
Quando ho presentato ai bambini questo gioco ho illustrato loro le regole, molto semplici ed intuitive, e ho detto loro che era importante che guardassero quelle nuvolette dando libero sfogo ai loro pensieri, senza preoccuparsi di cosa fosse giusto o sbagliato, ma con occhi il più possibile liberi da schemi prestabiliti. L’intento era quello di far ragionare i bambini senza stereotipi, in totale libertà… cosa che sembrava un’ impresa difficile… ma alla fine la grafica semplice ed efficace di questo gioco ha stimolato in tutti risposte sorprendenti e diversificate.

Descrivici brevemente l’esperienza che hanno avuto.
La cosa più straordinaria dell’esperienza di gioco con Cloud mine non è tanto l’uso della fantasia per descrivere ciò che queste simpatiche ed espressive nuvolette ricordano.. (che l’immaginazione dei bambini sia galoppante ed esplosiva è abbastanza noto).. ciò che mi ha stupito nell’approccio con i bambini dell’ultimo anno di infanzia è stata la loro capacità di narrare l’immagine percepita arricchendola di dettagli minuziosi… Un gioco competitivo che però quasi per magia li unisce tutti in un unico grande viaggio dove la scoperta di un’associazione di un’immagine diventa la condivisione di ciò che appare…

Ma quindi ha avuto molto successo! Hanno voluto giocarci ancora?
I bambini mi hanno chiesto più e più volte di giocare a Cloud Mine e più familiarizzavano con il gioco e più ne erano entusiasti… coloro che hanno buone capacità immaginative hanno ampliato ancora di più le proprie potenzialità espressive mentre quei bambini che fanno più fatica a guardare oltre ciò che sono abituati a considerare, piano piano hanno imparato a lasciarsi andare e ad abbandonare l’idea di “corretto” e “non corretto”, ormai radicata nei loro pensieri e che può limitarne le doti espressive.

Hai qualche loro considerazione da riportare?
Conversando con i bambini alcuni mi hanno detto che gli piace perché è bello indovinare le nuvole, altri considerano l’indovinare le nuvole come se le dovessero “inseguire” mentre un bambino mi ha detto che ci vuole giocare sempre perché anche quando perde si diverte tanto (e questo dovrebbero imparare a farlo anche molti adulti… n.d.r.).

Bene, l’intervista è giunta al termine. Ti faccio un’ultima domanda che per noi è un must: che tipo di pizza preferisci?
Mmmh… direi la Regina Margherita!

Cliccando qui potrete scaricare gli splendidi sfondi che Alan D’Amico ha fatto in esclusiva per Geek Pizza!

E se desiderate una copia di Cloud Mine, potrete trovarla su MagicMerchant.it… insieme a tantissimi altri giochi!

Luca "il ludografico"

Il Ludografico (all'anagrafe Luca Canese) è un graphic designer e modellista, con una passione smodata per i giochi da tavolo, i libri, la storia antica, i boschi, gli orsi, gli unicorni, i giochi di Ryan Laukat, le opere di Paolo Chiari e i libri pop-up di Robert Sabuda. Scrive articoli bizzarri su vari aspetti del mondo dei GdT, realizza recensioni grafiche (le Ludografiche) dei giochi che ha provato, crea giochi sotto l'egida della LuxLu GD (con il suo collega Luigi Maini), lavora come grafico freelance per le aziende e agenzie, collabora con lo studio Labmasu come progettista di organizers per giochi da tavolo e, in passato, con la 4Grounds per la progettazione di navi di legno. E trova pure il tempo per giocare e badare alla sua casa. Consumato (e a volte scostumato) master e giocatore di GdR, passa da Eberron agli oscuri miti lovecraftiani con nonchalance, mentre la sua casa è invasa (oltre che da libri fantasy, di illustrazioni, di storia, Funko Pop e altre cose strane) da miniature dipinte e non dei più svariati giochi.

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