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Al tavolo col prof. 8. A Thief’s Fortune, giocare con il tempo.

Al tavolo col prof. 8. A Thief’s Fortune, giocare con il tempo.

Il tempo è uno dei grandi dilemmi umani. La gestione del presente, l’incertezza del futuro e la costruzione sul passato animano il titolo “A Thief’s Fortune”, produzione KickStarter che lancia la nuova casa “Tesla Games”.

Come ogni anno, Modena Play permette a molti di noi, giocatori accaniti, di avventarci su alcune novità. Ho avuto la fortuna di testare numerosi titoli, ma oggi vi parlerò di A Thief’s Fortune, gioco importato dalla neonata Tesla Games, con meccaniche già viste ma con una rivisitazione interessante.

Nel gioco vestiremo i panni di un sedicente bandito, che tenterà di arraffare quanti più tesori da una camera reale. Per farlo, sarà importante decidere quali luoghi visitare, con quali persone relazionarsi e quali eventi far accadere.
Fondamentalmente abbiamo una meccanica di draft in cui i giocatori scelgono quali carte tenere per sé. Queste comporranno il futuro personale del giocatore, cui si accompagna un futuro comune, disposto sulla plancia di gioco.
Successivamente, ogni giocatore sceglie quali risorse prelevare dal suo futuro, liberando carte che entrano nel suo presente. Queste carte sono divise in luoghi, personaggi ed eventi, e non possono essere più di quattro per tipo. Ad ogni quinta carta che entra in una fila, la prima viene scartata per entrare a far parte del passato.

Quello che diventa interessante, dunque, è la profonda riflessione sul tempo che ne scaturisce: ovviamente è fondamentale progettare il proprio futuro, pensando a quale presente esso costituirà. Così, non avrà molto senso avere densi futuri possibili, ma delineare una o due linee il più possibile irrelate tra loro. Al contempo, sarà di cruciale importanza scegliere quale presente vivere. Il presente è migliore quanto più può attivare tutto ciò che abbiamo in esso. In altri termini, le combo sono il motore del gioco. Quello che però spiazza è che solo il passato darà punti vittoria, poiché tutte le carte nel presente e nel futuro non saranno conteggiate a fine partita.
A Thief’s Fortune ricorda ai giocatori quanto sia importante progettare il proprio futuro, non facendosi travolgere dalle infinite possibilità; rimarca la brevità del tempo presente e la necessità di non fossilizzarsi su ciò che accade, ma di lasciar correre gli eventi per far spazio a nuove esperienze; il tutto finalizzato ad avere il miglior passato possibile, che non è un peso da trascinarsi, quanto la ricchezza costruita in una vita intera.

Non posso quindi che ringraziare Emanuele (il dimostratore Tesla presente a Play, che spero legga questo articolo); Tesla per aver tradotto il titolo e i miei compagni di gioco.

A voi, non mi resta che augurarvi un buon gioco nella speranza che restiate affascinati dalle sabbie del tempo (sì, fa un po’ Prince of Persia) e che questa esperienza ludica possa portarvi un po’ di riflessione!

Buon gioco!

Fausto "il Prof" Lammoglia

Professore di filosofia, capo scout, scrittore e, sopratutto, gamer incallito! «Homo (ludens) faber ipsius fortunae»

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2 pensieri su “Al tavolo col prof. 8. A Thief’s Fortune, giocare con il tempo.

  1. Beh, Emanuele (che sarei io) l’articolo lo ha letto e ringrazia a sua volta e si complimenta per la bella e stimolante prosa del recensore che dimostra ancora una volta, sempre che ce ne fosse bisogno, come si può scrivere in maniera colta e profonda anche di argomenti “frivoli”. Ben fatto!

    1. Grazie del bel commento!
      Il ringraziamento a te, invece, è dovuto. Sarà che è stato il primo tavolo del sabato quindi eri bello pimpante, ma la spiegazione è stata chiara e, per me, sei stato anche molto coinvolgente. Mi hai permesso di vivere bene l’ambientazione che forse è il punto debole del titolo!
      Grazie ancora, ottimo lavoro!

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