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Meeple a Colazione – Crisis

Meeple a Colazione – Crisis

Un piazzamento lavoratori di stampo economico, in stile dieselpunk, così cattivo da far finir male qualsiasi serata di gioco. Serve aggiungere altro?

Nato da una campagna Kickstarter nel 2016, ristampato e arricchito nel 2018, è giunto qualche mese fa nelle nostre case Crisis, titolo basato su una delle meccaniche più utilizzate, ma condito con alcuni elementi interessanti e ben pensati. Al semplice piazzamento lavoratori si affiancano la costruzione di un motore di gioco, un’interazione potenzialmente cattivissima in partite da 5, e una finta collaborazione tra i giocatori per impedire l’imminente bancarotta.

Axia, un tempo regione gloriosa, si trova ad affrontare un periodo di crisi economica, politica e sociale, conseguenza di numerose guerre interne, corruzione ed un vacillante supporto da parte dell’Unione Economica. Starà quindi a noi, intraprendenti uomini d’affari, rimettere insieme in pezzi di un’economia alla deriva, sfruttando il difficile momento come trampolino di lancio e grande opportunità, per riscrivere il futuro di Axia.

  • Lingua: inglese
  • Dipendenza dalla lingua: bassa, poco testo su alcune carte e di facile comprensione. Regolamento al momento non disponibile in italiano.
  • Autore: Pantelis Bouboulis, Sotirios Tsantilas
  • Casa editrice: LudiCreations
  • Giocatori: 1 – 5
  • Età: 14+
  • Durata: 44 – 120 minuti
  • Anno: 2016 – 2018 (ristampa)
  • Meccanica: piazzamento lavoratori, engine-building, gestione risorse
  • Tema: economia, industria, produzione, speculazione, politica
  • Complessità: medio

Materiali di gioco

  • 1 plancia di gioco double face 59x 59 cm (scelta puramente estetica tra le due facce del tabellone)
  • 120 risorse sagomate in legno (30 energie, 30 cibo, 15 minerali, 15 ingranaggi, 15 sostanze chimiche)
  • 45 token in legno per i giocatori (5 manager, 1 segnalino ordine di turno, 1 debiti,1 Soldi, 1 punti vittoria per colore)
  • 1 Sacchetto in stoffa
  • 48 Compagnie, divise in I, II e III livello.
  • 30 Carte Evento (I, II, III livello)
  • 9 Piani Austerity
  • 28 Carte Influenza
  • 5 Plance giocatore / magazzini
  • 8 Carte Riferimento Veloce
  • 40 Token Dipendenti (15 Operai, 6 Contadini, 4 Operai/Contadini, 10 Ingegneri, 5 Banchieri)
  • 20 Token Dipendenti Stranieri (5 per categoria)
  • 1 Dipendente Temporaneo
  • 11 Token Penalità double face (-1, -3 punti)
  • 52 Contratti di Esportazione (I, II, III livello)
  • 3 Token Moltiplicatori
  • 2 Token Fuori Uso
  • 5 Token +50 Crediti
  • 3 Token Status

Oltre alla quantità dei materiali inseriti nella confezione, non si può non citare la qualità altissima degli stessi. I token risorsa e quelli dei giocatori sono splendidamente intagliati, con forma anche inusuali e divertenti.

Tutte le carte presenti nel gioco, dalle Compagnie ai Riferimenti Veloci, sono grandi, molto più delle classiche carte, e seppur non eccessivamente spesse, sono estremamente piacevoli da maneggiare. Le meravigliose illustrazioni di Anthony Cournoyer, rievocano a pieno le atmosfere di metà Novecento, periodo al quale è stato poi associato il termine dieselpunk, per indicare quello stile artistico che fonde tecnologie retro-futuristiche con la crescente dipendenza dal petrolio.

Meccaniche di gioco

La prima cosa che balza sicuramente all’occhio quando si studia il regolamento, seppur al momento non disponibile in italiano, è la sua immediatezza. Lineare, ben scritto e scorrevole. Gli esempi tolgono quei piccoli dubbi qua e là, e il tutto si apprende davvero in poco tempo. I simboli sulla plancia di gioco sono riconoscibili e rendono tutto molto leggibile.

Ogni partita, in base al numero di giocatori, e alla difficoltà alla quale ci si vuole sfidare, viene regolamentata da una carta, una sorta di Austerity Plan, che indica il livello dei token e delle Compagnie da utilizzare (I,II o III), e il quantitativo di Punti Vittoria che i giocatori devono raggiungere alla fine di quel round per non peggiorare la situazione di Axia. È qui che salta fuori la collaborazione tra giocatori a cui accennavo prima. La somma dei punti che dividono i giocatori dall’obiettivo di round determina quanti punti perderà Axia, avvicinandola alla bancarotta, così come il surplus ne aumenta le possibilità di salvezza. Se in qualsiasi momento del gioco, si dovessero raggiungere la bancarotta, la partita terminerebbe immediatamente, salvando solo i giocatori che hanno raggiunto l’obiettivo di round.

La partita, se portata fino alla fine, si struttura in 7 round, composti da 5 fasi da eseguire in sequenza.

  1. Evento: si pesca una carta Evento, corrispondente allo stato finanziario di Axia (Rosso, Giallo o Verde), dal quale potrebbero nascere condizioni peggiorative o vantaggiose per i giocatori, o il blocco di alcune azioni.
  2. Interesse sui prestiti: ad ogni giocatore, che durante il turno precedente ha chiesto un prestito, verrà chiesto di pagare gli interessi.
  3. Pianificazione: in questa fase i giocatori, seguendo l’ordine di turno, piazzano uno dei Manager disponibili (4 ad inizio partita, poi 5) a scelta tra i 14 spazi azione disponibili. La dimensione degli spazi su cui posizionare i Manager (grande o piccola), indica in modo chiaro e leggibile se lì possono essere posizionati più pedine o una sola, bloccando quindi l’azione agli altri giocatori.
  4. Operazioni: seguendo il numero delle azioni come indicato sulla plancia (da 1 a 14), vengono svolte le azioni su cui si sono posizionati i giocatori, ignorando quelle non scelte. Fa eccezione la fase 13 di Produzione, con la quale si raccolgono i frutti degli investimenti fatti, che viene svolta sempre. Tra queste troviamo azioni che ci permettono di modificare l’ordine di turno, pescare carte Influenza per avere aiuti da usare in momenti specifici, Importare merci per necessità improvvise o Esportarle, vendendole seguendo contratti di Esportazione per soldi e punti, o al Mercato nero, per il doppio dei soldi. Cuore del gioco è l’Investimento nelle Compagnie, di valore sempre crescente, in grado di produrre risorse, Punti Vittoria o denaro (Crediti), e l’assunzione di Dipendenti specializzati per farle funzionare. Se in 2 giocatori si può comunque trovare una soluzione per rimediare ad un investimento sbagliato, in 5 diventa un vero e proprio massacro, dove ogni piccolo errore di valutazione diventa un macigno. In alcune di queste azioni è anche previsto un Punto di Penalità da incassare a fine partita, se una volta occupata un’azione non si può o non si vuole portarla a termine, scoraggiando i posizionamenti atti a bloccare gli altri.
  5. Valutazione: al termine delle azioni e della produzione, si confrontano i Punti Vittoria raggiunti dai giocatori, con l’obiettivo di round, e si determina di quanto e in che direzione si sposterà l’indicatore finanziario di Axia.

Al termine del round si eliminano le Compagnie non scelte, così come i Dipendenti, pescandone di nuovi dal sacchetto. I contratti di Esportazione vengono fatti scalare verso sinistra, aggiungendone di nuovi nella colonna dei Futuri. Si prosegue così fino al settimo round, al termine del quale si fa un ultimo conteggio dei punti. Chi ha collezionato più Punti Vittoria (o più Crediti in caso di parità), viene incoronato vincitore.

Le meccaniche sono quindi estremamente semplici da assimilare, ma padroneggiarle è tutta un’altra storia. Ogni singola risorsa diventa indispensabile, e pianificare cosa e quando farlo è la chiave di una buona partita. Le risorse prodotte dalle Compagnie potranno essere usate solo dai turni successivi, rendendo necessario specializzarsi in qualcosa da portare fino alla fine, e non tentare di avere risorse di ogni tipo.

Avere Dipendenti efficienti, del tipo corretto, è essenziale per aumentare la Produzione, andando a sommare il bonus riportato sul token al quantitativo standard prodotto. Quando trovare il dipendente necessario tra quelli liberi diventa impossibile, per via di una pesca sfortunata dal sacchetto, o per spazi già occupati, potremo sempre ricorrere a quelli a pagamento, che avranno un costo crescente basato sulla situazione positiva di Axia, ma uno scarso livello di abilità.

Durante tutta la partita si dovrà valutare attentamente se cercare di incassare crediti, per futuri investimenti o l’acquisto di risorse di emergenza, produrre risorse, da usare e vendere per renderle redditizie, o buttarsi da subito sui Punti Vittoria, faticando per ottenere tutto il resto.

Meccaniche che vanno oltre al banale piazzamento lavoratori e gestione risorse, perchè penalizzano chi non pianifica, chi ha paura di rimanere senza soldi e quindi non investe, e chi al contrario investe denaro in Compagnie che non è in grado di attivare.

Espansioni e varianti

Come già detto, nella confezione, ristampa della versione Deluxe finanziata nel 2016, sono inserite carte Austerity che permettono di modificarne il grado di difficoltà, dalla semplice fino alla difficile (oserei dire, molto difficile). Come nel 90% dei Kickstarter, è stata inserita anche la modalità solitario, che non ha regole speciali da applicare, ma semplicemente regola il livello di Punti Vittoria per round calibrandolo su un singolo giocatore.

Anche l’espansione New Economy fa parte della ristampa, vera e propria aggiunta della campagna Kickstarter più recente, introducendo nuove Compagnie. Circolano voci su BGG riguardo a future nuove espansioni, come confermato dallo stesso Sotirios Tsantilas, che prega gli utenti di pazientare.

Conclusioni

Finalmente un titolo di quelli che piacciono a me, di quelli che ti tengono con gli occhi incollati al tabellone dal primo minuto, e che punisce malissimo chi si distrae a guardare il cellulare in partita.

Volevi quella fabbrica? Andata! Magari quel dipendente? ANDATO! Tutta la partita sarà un continuo cercare soluzioni alternative per far funzionare ciò che stai costruendo, quel fantastico motore di gioco che gli altri ti invidieranno, ma ti mancherà giusto un Minerale.

Vade retro affetti da paralisi da analisi, che qui vedrebbero in difficoltà anche chi solitamente agisce senza riflettere. Soprattutto per il primo di turno, posizione quasi necessaria, i tempi per scegliere cosa fare, una volta scoperte le nuove Compagnie si allungheranno inevitabilmente.

In 2 giocatori la partita risulta gestibile, lasciando spazio di manovra e possibilità di scelta, fattori in grado di sopperire ad alcuni errori di calcolo. La difficoltà Facile e Media non creano troppi problemi, al contrario della Difficile, troppo sbilanciata rispetto alle altre. In più giocatori ovviamente diventa molto più punitivo e stretto, non adatto a chi non sopporta di vedersi andare in frantumi una pianificazione perfetta.

Il grande lavoro fatto per bilanciare il tutto si nota, garantendo punteggi davvero simili a giocatori di pari esperienza. Ovviamente chi lo ha già giocato risulta inevitabilmente avvantaggiato, ma la casualità con la quale escono Compagnie e Dipendenti, mitiga un po’ il tutto.

Come non sottolineare nuovamente la qualità generale dei materiali, che seppur insoliti (carte enormi, plancia giocatore che è a tutti gli effetti una semplice carta), riesce a renderlo estremamente piacevole da intavolare. Nelle foto vedrete contenitori per le risorse che non sono compresi nella confezioni, presi in prestito da Black Rose Wars, titolo che potrebbe sembrare impossibile vedere a fianco a Crisis. Alcuni semplici geek box sono caldamente consigliati per mantenere tutto in ordine sia in gioco che nella confezione, dove non ci sono grossi problemi di spazio. Non sembrano esserci notizie di una possibile localizzazione nostrana al momento, ma data la bassa dipendenza dalla lingua, un pensierino sul sito ufficiale del gioco vi consiglierei di farlo.

Un titolo quindi a mio parere promossissimo, come ne cercavo da un po’, condito con un’ambientazione interessante ed uno stile grafico che personalmente adoro.

Se cercate qualcosa di più leggero per riprendervi da una partita a Crisis, vi consiglio come sempre l’efficentissimo Magic Merchant.it.

Chiara "Kiki's Miniatures Mania"

Appassionata di videogiochi e creativa fin dall'infanzia, negli ultimi anni si è innamorata anche dei giochi da tavolo. Sul suo tavolo è facile trovare soprattutto German nudi e crudi, ma non disdegna sporadiche partite a giochi meno impegnativi. Tutte queste passioni, oltre alla sua innata vena artistica, l'hanno fatta avvicinare al mondo delle miniature, che sono ora sia una passione che un lavoro a tempo pieno. Con il progetto Kiki's Miniatures Mania, su YouTube e Twitch, aiuta con tutorial e approfondimenti, chi sta muovendo i primi passi in questo hobby.

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