Ishtar: I Giardini di Babilonia – Recensione

Ishtar: I Giardini di Babilonia – Recensione

Oggi si parla di Ishtar, I giardini di Babilonia. Siete pronti a far fiorire il deserto?

Ishtar è un gioco dalla durata di 45-60 minuti, da 2 a 4 giocatori, ideato dall’immenso Bruno Cathala, in coppia con Evan Singh e distribuito in Italia da ManCalamaro.

Il Re ci ha affidato una delle missioni più difficili, far fiorire rigogliosi giardini in mezzo al deserto, per compiacere la sua Regina.

Per esaudire questo desiderio, avremo a disposizione solamente 6 fontane da cui far partire la nostra fioritura. Naturalmente saremo in competizione con altri giardinieri, che vorranno prendere il possesso delle fontane per creare i migliori giardini di Babilonia.

Setup

La preparazione del tavolo di gioco, o deserto, è molto semplice, si prendono due plance terreno, più una per ogni giocatore, intersecandole in modo da essere tutte collegate, si posizionano le fontane casualmente sugli spazi dedicati e le relative gemme, di tre colori, anch’esse sugli spazi dedicati. Si posizionano, sempre casualmente, 6 tessere ciotola sul tappeto, e sopra ognuna di esse, 6 tessere vegetazione base, della stessa forma indicata nella ciotola. Tutte le tessere saranno a faccia in giù, e solo la prima di ogni colonna sarà scoperta, pronta per poter essere scelta. Si aggiungeranno al centro i due tipi di segnalino fioritura, a formare due pile, e anche due giardinieri di ogni giocatore. Si mescolano poi le 26 carte albero e si forma un mazzo di pesca, con 5 carte scoperte che andranno a formare il “mercato”, ognuna abbinata ad un alberello. Verrà distribuita una plancia ad ogni giocatore in maniera casuale, il giocatore che riceverà quella con il numero 1 in basso a sinistra, sarà il primo giocatore.

Aiuole, giardini e fontane

In questo gioco dovremo avre alcune piccole accortezze per non commettere errori di strategia. Le aiuole sono dei gruppi continui di fiori e ci si può piazzare un solo assistente. I giardini sono gruppi di tessere vegetazione adiacenti dove, almeno una, deve essere collegata ad una, ed una sola, Fontana. Le fontane saranno controllate dal giocatore che conterà il maggior numero di “spazi” fiore nelle aiuole dei giardini collegati alla stessa.

Come si gioca

Le azioni che ogni giocatore può compiere sono molto semplici.

Si sceglie una tessera vegetazione spostando l’annaffiatoio sulla prima tessera disponibile dopo quella scelta dal giocatore precedente, (il primo giocatore ha il privilegio di poter scegliere a piacimento da dove partire, condizionando poi tutti i giri a seguire). Questa prima mossa è gratuita, altrimenti ci si può spostare nelle tessere vegetazione seguenti pagando una gemma per ogni spostamento aggiuntivo che andremo a fare, si prenderà la tessera scelta e si rivelerà poi quella da cui siamo partiti.

Quindi si posizionerà la tessera vegetazione adiacente a una fontana o una tessera vegetazione già posizionata sul tabellone, purché siano spazi liberi, (spazi sabbia e/o roccia). La cosa fondamentale è non mettere in comunicazione due giardini collegati a due diverse fontane, o due aiuole controllate da due differenti giardinieri (anche se sono dello stesso colore). Posizionando la tessera su spazi contenenti gemme, avremo la possibilità di raccoglierle e aggiungerle alla nostra riserva personale.

Se una tessera vegetazione contiene un simbolo, si potranno svolgere delle azioni speciali: l’icona assistente vi farà posizionare un vostro meeple, tra quelli che avete a disposizione, su questa tessera, immediatamente, andando a coprire il relativo spazio; l’icona abilità, vi darà la possibilità di sbloccare un’abilità sulla vostra plancia, posizionando due gemme su di essa. Si potranno sbloccare le abilità partendo sempre dalla riga inferiore, indipendentemente dall’ordine, per passare poi a quella superiore. L’icona Jolly, vi farà scegliere una delle due azioni sopra descritte.

Alla fine di queste azioni ci sarà quella opzionale di piantare un albero, scegliendo una qualsiasi carta albero disponibile e spendendo le gemme richieste. La carta appena comprata verrà messa coperta accanto alla propria plancia e si passerà quindi al posizionamento del segnalino albero, mettendolo su un qualsiasi spazio erba disponibile (quelli senza fiori). Potete ripetere questa azione per un massimo di 5 volte a turno, in base alle gemme in vostro possesso. Finito di piantare rivelerete tante carte albero, quante ne avrete prese.

Fine del gioco e conteggio

Non appena due pile di tessere vegetazione si saranno svuotate, si completerà il turno finale, in modo da permettere lo stesso numero di turni per tutti i giocatori. Si procederà così al conteggio finale, dato dalla somma delle carte albero acquistate , 1 punto vittoria per ogni fiore nelle aiuole controllate, i punti per il controllo delle fontane e tutti i punti delle abilità superiori che abbiamo sbloccato nella plancia personale.

Conclusioni

Ishtar è un gioco non solo molto piacevole alla vista, ma anche soddisfacente nel corso della partita. Grazie al suo setup molto variabile non ci sono partite uguali tra di loro e quindi anche le strategie risultano molto differenti da partita a partita, rimanendo tutte quante molto valide a seconda dei giocatori e delle strade intraprese. Si è provato anche a spingere verso un unico motore di punteggio, ma non sembra aver mai pagato eccessivamente, anzi, forse riuscire a dedicarsi ad almeno due strade differenti, sembra dare i propri frutti.

Ishtar è un gioco che si intavola facilmente e che, rimanendo sotto i 60 minuti in 4 giocatori, non rende difficile fare anche più di una partita per serata.

Il gioco sembra essere molto semplice all’inizio, avendo un intero deserto da poter riempire di fiori, ma, mano a mano che questi spuntano, ci si rende conto che il vicino con il proprio giardino, (non sempre il più verde), si sia allargato troppo. Non avendo molto spazio di manovra, sarete costretti a cercare vie alternative per fare punti, ma dovrete essere lungimiranti: cambiare strategia a metà partita può essere molto pericoloso.

Un plauso va sicuramente alla scatola, intavolare o rimettere in ordine, dà una grossa soddisfazione. Tutto è sagomato ad opera d’arte, in modo che nulla possa uscire dal proprio vano, anche mettendo la scatola sottosopra.

Forse l’unica osservazione che si può fare è quella dello spazio per le carte, qualche millimetro in più avrebbe dato la possibilità di imbustare e riporre perfettamente le carte anche per i più ossessivi. Sicuramente queste carte non necessitano di essere mischiate molto, ma una piccola attenzione in più, per rendere la scatola perfetta, si poteva fare.

Il giudizio su Ishtar è quindi molto positivo, l’ambientazione c’è e si sente parecchio, le meccaniche non sono molto innovative, ma sono ben oliate e rendono la partita piacevole, i componenti sono ben curati, specialmente i segnali albero, quindi ci sentiamo di dare a questo gioco un “promosso” senza riserve!

Speriamo che anche voi sarete contenti del vostro acquisto e ci becchiamo al più presto su uno dei nostri tavoli da gioco.

Trovate Ishtar nel giardino di MagicMerchant.it

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