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Board Game Painting: pennelli, colori e miniature

Board Game Painting: pennelli, colori e miniature

Con il proliferare di giochi che usano miniature (sempre più grandi, aggiungerei) cresce anche la voglia di elevarle dal loro stato di plastica monocolore e dar loro la giusta “personalità”. Vediamo cosa ci serve e come farlo.

Di giochi in cui sono presenti delle miniature ne stanno uscendo veramente tanti e le miniature di alcuni di loro possono essere considerate dei piccoli capolavori di scultura. A casa ho un gioco che ha un ottimo regolamento e delle miniature di ottima qualità, Sword & Sorcery (di cui ho anche fatto degli aiuti di gioco) e un altro di cui ho solo una espansione, comprata pur non avendo il gioco base, per il solo fatto che me ne piacevano le miniature, quelle dei Clan del Sole e della Luna di Rising Sun.

In questa rubrica in 5 puntate (di cui questa costituisce la prima, la presentazione) vorrei dare il mio piccolo contributo di conoscenza a tutti quelli che, in possesso di questi giochi, vorrebbero cimentarsi a dipingerne le miniature. Parlerò dei materiali che vi servono, del modo di approcciare alla miniatura, della procedura da seguire per dare un po’ di vita a miniature belle ma “congelate” nella loro monocromia.

Sì, ma perché dovreste fidarvi di me?

Dipingo miniature da quando avevo 14 anni, da quando cioè ho ricevuto per Natale il gioco in scatola Hero Quest (che ho ancora). A quel tempo ero già un patito di fantasy, draghi, unicorni, elfi e barbari ma neanche sapevo che esistesse gente che dipingeva miniature di giochi: mi ero fatto prestare gli Umbrol (che sono devastanti smalti gestibili solo con acquaragia) da mio padre (che fa modelli di navi) e con pazienza mi ero messo a dipingere quelle magiche miniature di orchi e creature fantastiche… mobili compresi.

Col tempo sono stato introdotto nel fantastico (e più sano) mondo degli acrilici e da quel momento ho dipinto tutto quello che mi capitava, di qualsiasi marca… Citadel, Reaper, Fenrill, Rackham arrivando per un po’ a farle a pagamento. Il problema è che con le miniature ci parlavo (e lo faccio ancora), le coccolavo mentre le dipingevo, spiegando loro come sarebbero venute, e vederle ogni volta che qualcuno me le portava via, era diventata un po’ una sofferenza.

Trovato lavoro (sempre creativo) ho ritenuto finalmente superfluo il mio servizio di pittura, ma non ho smesso di pitturare: solo che i miei “bambini” ora, me li tengo per me! 🙂

Con questa rubrica metto a disposizione un po’ della mia esperienza per quelli che vogliono cimentarsi nella pittura delle miniature dei loro giochi… per dar loro una fisicità, per renderle più “leggibili”, o per onorare un vecchio amico, il nostro gioco preferito, che amiamo tanto.

E’ un modo per iniziare e per familiarizzare con tutto quello che concerne la decorazione dei pezzi di un gioco. Una cosa che può dare soddisfazione mentre la si fa, ma molto di più una volta intavolato…

La struttura

Ho suddiviso questa piccola rubrica in 4 appuntamenti (oltre a questa presentazione), in ognuno dei quali affronterò un diverso aspetto del processo che porta dal tirar fuori le minia (io le abbrevio così) per la prima volta dalla loro bella scatola, allo schierarle sfolgoranti e pronte sulla plancia da gioco.

Non vi aspettate un excursus su tutte le tecniche in circolazione, la classificazione di tutti i materiali, i colori, gli smalti e chi più ne ha più ne metta: prendetela come una condivisione della mia esperienza, del mio modo di procedere e dei materiali che mi piace usare (perché ho visto che rendono bene… almeno per me). Dipingere mi ha dato sempre un gran piacere, lo faccio con amore e mi ha valso anche qualche premio… i miei non sono i metodi, non sono i materiali, ma sono buoni metodi e buoni materiali, eccellenti per un discreto pittore 😉

E sono alla portata di tutti quelli che vogliono cimentarsi per la prima volta nella pittura dei loro “pupazzetti”!

Gli appuntamenti saranno divisi come segue:

  1. Materiali da procurarsi (perché non ci sono solo pennelli e colori)
  2. Preparazione della miniatura (perché le miniature non sono mai vendute pronte per essere pitturate)
  3. Approccio alla pittura (perché si deve avere un metodo e un modus operandi per capire come pitturare una miniatura)
  4. La tecnica pittorica (perché una volta stabilito un “come”, bisogna anche stabilire un metodo che lo renda possibile)


E se voglio le miniature dipinte ma non voglio sbattermi?

Ma è semplice: basta rivolgersi a chi svolge servizi di pittura miniature. La richiesta di miniature pitturate è in continua crescita, quindi molti si cimentano in questa attività a prezzi altalenanti a seconda del grado di “effetto wow” richiesto. Qui su Geek Pizza abbiamo la nostra Kiki (alias Chiara Grassi) che è veramente brava e onesta. Se vuoi farti un’idea di come lavora questa valente ragazza, fai un clic [qui].

 

 


Per tutti quelli che invece vogliono dare il proprio tocco al loro gioco preferito, ci rivediamo tutti domani con il [prossimo appuntamento]!

E naturalmente vi invito ad acquistare ogni vostro gioco di miniature su MagicMerchant.it.

Luca "il ludografico"

Il Ludografico (all'anagrafe Luca Canese) è un graphic designer e modellista, con una passione smodata per i giochi da tavolo, i libri, la storia antica, i boschi, gli orsi, gli unicorni, i giochi di Ryan Laukat, le opere di Paolo Chiari e i libri pop-up di Robert Sabuda. Scrive articoli bizzarri su vari aspetti del mondo dei GdT, realizza recensioni grafiche (le Ludografiche) dei giochi che ha provato, crea giochi sotto l'egida della LuxLu GD (con il suo collega Luigi Maini), lavora come grafico freelance per le aziende e agenzie, collabora con lo studio Labmasu come progettista di organizers per giochi da tavolo e, in passato, con la 4Grounds per la progettazione di navi di legno. E trova pure il tempo per giocare e badare alla sua casa. Consumato (e a volte scostumato) master e giocatore di GdR, passa da Eberron agli oscuri miti lovecraftiani con nonchalance, mentre la sua casa è invasa (oltre che da libri fantasy, di illustrazioni, di storia, Funko Pop e altre cose strane) da miniature dipinte e non dei più svariati giochi.

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