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Board Game Painting: preparare le miniature

Board Game Painting: preparare le miniature

01Continuiamo la nostra rubrica di pittura: dopo aver spiegato i materiali necessari, passiamo alla prima fase operativa, ossia come preparare i modelli alla fase di pittura vera e propria.

Per questa rubrica mi aiuterà il mio amico Grumbaz, di World of Warcraft gioco d’avventura

Nell’articolo precedente ho elencato e spiegato i materiali che mi servono quando mi accingo a dipingere miniature e se vi interessa lo trovate [qui].

Riguardo all’argomento di oggi, raramente le miniature (di un gioco o da esposizione) sono subito pronte per essere adeguatamente dipinte… anzi, diciamo che non lo sono mai: prima di dare loro una mano di primer, vanno controllate per verificare che non abbiano difetti e sbavature di produzione e che eventuali pezzi da incollare combacino.

È possibile infatti che il processo di produzione lasci difetti, deformazioni, crepe o linee di fusione che devono essere corrette prima di applicare primer e pittura.

Vi dico già che a volte mi prendo delle “licenze poetiche” quando devo dare delle definizioni. Ho già scritto all’accademia della Crusca per farmele approvare, ma dopo la vergogna del “petaloso” sono diventati molto più… selettivi.

Ma procediamo con ordine.

 

 


Osservazione

Sulla spalla e sullo spallaccio sono presenti due brutte linee di fusione. Sullo spallaccio si può agire con il taglierino, sulla spalla useremo la carta vetrata 500 piegata in modo da essere più precisi.

Prima di tutto dobbiamo prenderci un po’ di tempo per esaminare le miniature e averne una visione il più dettagliata possibile: i principali rischi sono le linee di fusione, almeno quelle sulle superfici più esposte, piccoli incavi dovuti a bolle d’aria, parti fuse male, protuberanze di plastica.

Se le miniature sono da assemblare, è bene anche controllare che tutti i pezzi combacino prima di applicare eventuali colle. Nel caso in cui siano vendute già assemblate (alcuni giochi le hanno) cerchiamo di verificare se le giunture non siano troppo evidenti.


Pulitura

Presa visione del modello, la prima cosa da fare è togliere le “cose in più”: sbavature, segni di stampa, protuberanze non desiderate.

Di solito gli strumenti adatti sono taglierini (quelli da cartoleria), lime da modellismo e carta vetrata (di solito una grana di 500 o 400 al massimo, dato che la plastica delle miniature nei giochi è generalmente morbida, altrimenti possiamo spingerci fino alla 320 per le plastiche più consistenti ma… solo in caso di estrema necessità).

Fate attenzione a che quello che state asportando sia veramente qualcosa in più o non sia un particolare molto fine, o un particolare che ci dovrebbe essere ma è difettato, e non premete troppo con la carta vetrata per evitare di appiattire le superfici curve. Con un po’ di cura e pazienza vedrete che riuscirete a pulirle bene.


Raddrizzatura

Il bastone dell’ascia è piegato in modo anomalo. Dovremo scaldare la parte stando attenti a tutta la parte intorno.

Quando le miniature sono fatte di plastica morbida, è facile che abbiano parti piegate in modi a volte strani e che fanno assumere alle minia delle pose… un po’ bizzarre.

Questo è particolarmente vero quando i personaggi imbracciano armi lunghe o hanno bastoni, spade o asce… tutti oggetti caratterizzati da superfici lunghe e strette o lunghe e sottili che assumono nelle scatole delle curvature oscene. A questo punto non vi resta che scaldare un po’ la plastica e dargli la forma desiderata.

Si può usare un comune phon per questa operazione… ma io che non ne sopporto il rumore uso un accendino… sì, mi piace il rischio: lo passo velocemente un paio di volte vicino alla parte da modificare stando attento ad ammorbidire la plastica abbastanza da modellarla ma non abbastanza da fonderla. Fin’ora mi è andata bene… rrrisssschio (come diceva Mike Bongiorno).


Incollatura

Se le miniature sono da assemblare, oltre ad assicurarvi che le parti combacino perfettamente, date anche una leggera limata alle parti di contatto, in modo che la colla attecchisca di più. Io di solito uso la Super Attack, ma esistono colle apposite per la plastica che vanno benissimo. Non c’è bisogno di dire che dovrete abituarvi a metterne il minimo indispensabile: meno sbaffature ci saranno, meno lavoro di lima o carta vetrata sarete costretti a fare per eliminarle.


Stuccatura

Partiamo dal presupposto che di solito le miniature in un gioco in scatola sono già assemblate, quindi si tratterà prevalentemente di valutare se le giunture possono tranquillamente confondersi con le linee di vestiti e parti del corpo oppure se stonano perché interrompono una superficie che dovrebbe essere liscia.

Se le giunture dovessero interferire con la resa del modello, niente paura: esistono in commercio paste apposite per stuccare e tappare le varie fessure della plastica: dalla pasta verde della Games Workshop, che è favolosa ma piuttosto costosa, alla più abbordabile Milliput. Entrambe sono bicomponenti quindi vanno lavorate bene, ma una volta asciutte hanno la consistenza della pietra e possono essere lavorate con taglierino e carta vetrata.

Avvertenza: mantenete le mani bagnate quando le usate, per evitare che si attacchino, e lavate bene ogni attrezzo una volta che lo avrete usato per lavorarle. Per rendere la superficie più omogenea una volta riempita la giuntura, intingete un dito nell’acqua e passatelo lungo la zona stuccata.


Lavaggio

Ovviamente a mano. Una volta che avrete ripulito e stuccato per bene le vostre miniature, dovrete dar loro una lavata pulendole delicatamente con uno spazzolino e un po’ di detersivo da cucina. Questo è vieppiù necessario se avete già giocato con le miniature e quindi sporcate con i grassi e gli acidi della vostra pelle. Il lavaggio toglierà polveri, sbaffate di stuccatura e residui oleosi rendendo le superfici più adatte alla stesura del primer e dei colori.


Primerizzazione

Una volta lavate e asciugate le vostre miniature, è il momento di primerizzarle, di dargli la sbombolettata di primer per intenderci.

Per farlo è bene trovare un posto areato e munirsi di una tavoletta, un cartoncino rigido o qualcosa di similare per poterle posizionare a debita distanza l’una dall’altra. Nel caso le miniature siano piuttosto “slanciate”, è consigliabile incollarle alla tavoletta con del biadesivo o un rotolino di scotch, in modo che non cadano per effetto dello spray (se volete ostinarvi a dare il primer a pennello, fate conto che non vi abbia detto nulla).

Riguardo allo spray, agitate benissimo la bomboletta tenendola col beccuccio in basso, poi stendete una prima mano leggera tenendovi a circa 20 cm dai modelli e possibilmente al loro livello, non dall’alto verso il basso. Prima un lato, poi il lato opposto. Non insistete troppo, piuttosto date una mano, lasciate seccare e datene un’altra: se li inondate di primer è facile che si creino grumi o colate.

Lasciate asciugare bene prima di prendere in mano il modello. Direi che per star sicuri una mezz’oretta ci vuole.


Rifinitura

Una semplice lavatura vi permette di evidenziare bene i particolari della vostra minia

Una volta seccato il primer, prendete in mano le vostre minia e controllate che le parti siano state tutte primerizzate… sì anche sotto le ascelle e nelle parti in ombra.

Sì, dovrete dipingere tutta la miniatura, anche in quelle parti che si vedrebbero solo capovolgendola. Perché? Perché tutti, TUTTI capovolgono una miniatura quando la osservano e tutti, TUTTI, vi faranno notare che ci sono delle parti sotto non pitturate. Ora dite che ve ne fregate… poi alla quinta volta che ve lo fanno notare, maledite il giorno in cui non l’avete fatto.

Insomma, controllate che sia tutto primerizzato ed eventualmente date dei ritocchi con il primer a pennello (vi ricordate che vi avevo consigliato di prenderli tutti e due, vero?). Controllate anche se sono venute fuori sbavature evidenziate dal primer e nel caso limatele via. Poi ricoprite col primer a pennello.

Fatto? BBBBene come direbbe il grande Antonio Muciaccia.

Una volta che il primer sarà del tutto asciutto, prendete un inchiostro (non quello della penna a china porca miseria… quello della model color! Ma vi devo dire tutto? 😀 ), diluitelo un po’ e spennellate completamente la miniatura dandole una lavatura preventiva: con lavatura si intende un processo pittorico che usa colore molto diluito che seccandosi si deposita nelle cavità e nelle zone profonde facendo risaltare bene i particolari del modello.

Fatto asciugare, esaminate a fondo il modello con le sue rappresentazioni grafiche alla mano ed elaborate un “piano di pittura”.

 


Oh, fantastico. Per ora occupatevi della preparazione delle miniature. Intanto io mi occupo di organizzare il prossimo articolo in cui vi illustrerò un modo giusto di approcciare alla pittura.


E se voglio le miniature dipinte ma non voglio sbattermi?

Ma è semplice: basta rivolgersi a chi svolge servizi di pittura miniature. La richiesta di miniature pitturate è in continua crescita, quindi molti si cimentano in questa attività a prezzi altalenanti a seconda del grado di “effetto wow” richiesto.

Qui su Geek Pizza abbiamo la nostra Kiki (alias Chiara Grassi) che è veramente brava e onesta. Se vuoi farti un’idea di come lavora questa valente ragazza, fai un clic [qui].

 

 


E naturalmente vi invito ad acquistare ogni vostro gioco di miniature su MagicMerchant.it.

 

 

Luca "il ludografico"

Il Ludografico (all'anagrafe Luca Canese) è un graphic designer e modellista, con una passione smodata per i giochi da tavolo, i libri, la storia antica, i boschi, gli orsi, gli unicorni, i giochi di Ryan Laukat, le opere di Paolo Chiari e i libri pop-up di Robert Sabuda. Scrive articoli bizzarri su vari aspetti del mondo dei GdT, realizza recensioni grafiche (le Ludografiche) dei giochi che ha provato, crea giochi sotto l'egida della LuxLu GD (con il suo collega Luigi Maini), lavora come grafico freelance per le aziende e agenzie, collabora con lo studio Labmasu come progettista di organizers per giochi da tavolo e, in passato, con la 4Grounds per la progettazione di navi di legno. E trova pure il tempo per giocare e badare alla sua casa. Consumato (e a volte scostumato) master e giocatore di GdR, passa da Eberron agli oscuri miti lovecraftiani con nonchalance, mentre la sua casa è invasa (oltre che da libri fantasy, di illustrazioni, di storia, Funko Pop e altre cose strane) da miniature dipinte e non dei più svariati giochi.

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