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Lo spacciagiochi – Tortuga

Lo spacciagiochi – Tortuga

Oggi solchiamo i mari dei caraibi su navi pirata alla ricerca di ricchi bottini: chi sarà il pirata più ricco dell’isola della Tortuga?

Tortuga è un gioco di Francesco Berardi illustrato da Massimo Di Leo che vede 2-6 pirati da 8 anni in su affrontarsi in una lotta dove l’astuzia la farà da padrona.

Nella scatola troviamo due mazzi di carte (navi, numerate da 1 a 60, e tesori di varie tipologie) e un regolamento: vi basterà questo per passare una ventina di minuti a cercare di turlupinare i vostri amici attorno al tavolo.

Preparazione

Disponete sul tavolo un numero di Carte Tesoro pari a quello dei giocatori +1, distribuite 6 Carte Nave a ogni giocatore e siete pronti a giocare.

La partita

Il turno è simultaneo: si gioca una carta coperta e, quando tutti sono pronti, la si rivela. Le navi sono numerate e i tesori vengono presi in ordine numerico. Tutto molto semplice, no? Non esattamente, ci sono infatti diverse cose da tenere a mente.

  • Esistono 6 navi speciali in 4 copie ciascuna che hanno poteri speciali e possono letteralmente scombinare le carte in tavola.
  • L’ultimo a prendere rimane non con una, ma ben due Carte Tesoro: arrivare ultimi può essere molto remunerativo.
  • Non tutti i tesori sono uguali.

Partiamo dal fondo: i tesori.

Moneta d’oro: 2 punti

Collana: 1, 2, 5, 10, 15 punti a seconda di quante ne possedete

Gemme: da sole non valgono nulla, ma ogni coppia di gemme diverse vale 6 punti

Corone: 1 punto e un bonus di 5 punti a chi ne possiede di più a fine partita

Bombe: -1 punto e un malus di 5 punti a chi ne possiede di più a fine partita, ma quando ne prendete una la date a un avversario a vostra scelta! (Ah, la cattiveria!)

Con navi che possono scambiare tesori, navi che possono farvi “regalare” le vostre bombe agli avversari o ancora navi che invertono l’ordine delle prese, la partita rimane in bilico fino all’ultimo.

Qui sopra potete vedere un esempio. Il giocatore con il Galleon (46) prende per primo, il giocatore con la Fancy (21) per prima cosa prende un tesoro, quindi sostituisce un tesoro dal suo bottino con uno sul tavolo grazie all’abilità della sua nave. Rimangono i giocatori che hanno giocato 21 e 17, quest’ultimo ha meno scelta degli altri, ma porta a casa due tesori.

Una volta esaurite le sei carte, i giocatori ricevono una seconda mano di sei carte, dopodiché la partita ha termine e si contano i punti.

Variante: giocando in due si rivelano due navi per volta e ci si spartiscono 5 tesori al centro del tavolo, certo, è un po’ scontato a chi lancerete le bombe e la lotta per la maggioranza di corone non sarà così accesa.

Conclusioni

Tortuga mi ha ricordato un po’ un incrocio tra Zen Master di Reiner Knizia, Go Nuts For Donuts di Zachary Eagle e Sushi Go! di Phil Walker-Harding. Se di Zen Master perde il meccanismo della compensazione dei bastoncini (molto bello, ma molto cervellotico), di Go Nuts perde la parte frustrante (non mi è mai piaciuto il fatto che si potesse fare un turno senza prendere carte) e di Sushi Go! mantiene l’immediatezza della raccolta di set.

Ho provato Tortuga per caso ed è subito diventato uno dei miei filler preferiti dell’estate 2020, ma vi sconsiglio di giocarci in due, perché perde parecchio mordente, mentre l’ho apprezzato molto in 3-5 (in 6 non ci ho mai giocato).

Prima di salutarvi, un piccolo consiglio: state attenti alle icone delle navi Fancy e Jolly Roger, durante le prime partite abbiamo fatto confusione tra le due.

Trovate Tortuga a meno di 10€ un po’ ovunque: se volete giocare con parenti e amici non giocatori, è un’ottima scelta.

Per tesori vari, vi consigliamo un viaggio sull’isola di Tortuga o su MagicMerchant.it

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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