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Child Wood, i libri-game thriller di Little Rocket Games

Child Wood, i libri-game thriller di Little Rocket Games

Oggi ci catapultiamo nella cittadina di Child Wood, luogo in cui da secoli accadono fatti strani, insoliti, e starà a noi fare luce sui misteri che attanagliano il paese e i suoi abitanti.

Child Wood è al momento una trilogia di libri-game, iniziata nel Marzo 2019 con la pubblicazione di “Il mistero della strega bambina” e continuata poi attraverso i capitoli “Il destino del cerbiatto rosso” e “La collisione delle realtà”.

Il progetto di Little Rocket Games sotto Tuga Edizioni, passa tra le mani di Fabio Antinucci e di Giampaolo Razzino, i quali hanno lavorato al soggetto, alla storia e ai testi, mentre le illustrazioni, che aiutano a immergersi nelle atmosfere cupe della narrativa, sono state curate da Alessandro De Stefano.

Il primo episodio – Il mistero della strega bambina

Child Wood – Il mistero della strega bambina

Il primo capitolo della trilogia ci catapulta all’interno dell’ambientazione, e risulta essere il più breve dei tre. Con 102 paragrafi, il libro ci introduce alla storia che andremo a vivere nella trilogia.

Vestiamo infatti i panni di un guardiacaccia della contea di Child Wood, nello stato di Seattle, di nome Ron Stephenson. Al nostro ranger viene chiesto di indagare sulla scomparsa di quattro ragazzini, notizia che ha messo la piccola cittadina in uno stato di inquietudine e subbuglio.

Il protagonista inoltre riceverà una lettera piuttosto misteriosa che lo avvertirà sui pericoli che si nascondono nel bosco che circonda la cittadina, ed è qui che inizia il nostro viaggio. Il libro scorre piuttosto bene per tutta la sua durata, ed è ottima la scelta di affidare alcuni passaggi importanti a prove che vengono risolte mediante i dadi.

Comuni dadi a sei facce il cui risultato determina il successo o il fallimento della prova, ma non solo, spesso il risultato della prova conduce semplicemente ad un’altra opzione, rendendo perciò il gioco ripetibile, ed evitando perciò di trovarci davanti a un prodotto troppo lineare.

Nel libro è possibile che il nostro protagonista muoia, portandoci nuovamente all’inizio dell’avventura. Per quanto riguarda il finale invece, devo sottolineare a mio malgrado, il fatto che risulti poco chiaro. Mi spiego meglio; la chiusura del libro è legata all’apertura del secondo capitolo, ma non è presente alcuna dicitura che riporti ad un nuovo capitolo, se non nelle pagine conclusive del libro, in cui viene pubblicizzato e presentato il titolo del secondo libro.

Questo risulta essere l’unico punto negativo del libro, altrimenti ben fatto e molto piacevole da leggere e giocare.

Il secondo episodio – Il destino del cerbiatto rosso

Child Wood – Il destino del cerbiatto rosso

La seconda parte della trilogia si apre pochissimo tempo dopo la chiusura del primo libro. Dopo aver fatto un importante ritrovamento, il ranger Ron Stephenson si ritrova con più dubbi che certezze, mentre fa ritorno in auto alla stazione dei guardiacaccia, per fare rapporto.

Uno degli incubi lucidi avviene nella biblioteca di Child Wood

Durante tutto il libro, il protagonista continuerà a indagare sulla scomparsa dei ragazzini, e sul ritrovamento fatto nel bosco. Nel frattempo, gli effetti delle indagini che sta portando avanti andranno a riversarsi su di lui e sulla sua psiche, con Ron che verrà colpito più volte da sogni o incubi lucidi.

Situazioni al limite del paranormale saranno all’ordine del giorno nel secondo episodio della trilogia, e il ranger dovrà scoprire cosa si nasconde dietro un simbolo occulto a forma di M, e cosa nascondono alcuni abitanti del paesino, che si comportano in modo piuttosto strano.

Anche in questo libro ovviamente viene ripreso il sistema delle prove attraverso lanci di dadi, ed è stato sicuramente corretto il tiro per quanto riguarda la scrittura del finale. Esso risulta infatti molto più definito e trasmette la sensazione di un “punto di arrivo” più di quanto non avesse fatto il suo predecessore.

Conclusioni

In attesa di avere tra le mani il terzo episodio della saga, Child Wood non ha deluso le aspettative. Ci sarebbero sicuramente alcuni elementi da ritoccare, quali una maggiore varietà di scelte, magari utilizzando una sorta di piccolo inventario e di oggetti da appuntare e utilizzare al momento opportuno. Oppure la possibilità di caratterizzare un minimo il protagonista, così da rendere le giocate diverse l’una dall’altra.

Ma il parere è più che positivo, e si aspetta con ansia di vedere quanto Little Rocket Games continuerà a puntare sui libri-game, magari spaziando in ambientazioni meno conosciute, e più originali.

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Gabriele "Millennial Geek" Russo

Ventenne con la passione per i giochi di ruolo e le ambientazioni sci-fi/cyberpunk piene di mutazioni. Dipendesse da me vivrei a Night City, dove lo stile e la moda, fanno da padroni!

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