Cities: Skylines – The Board Game

Cities: Skylines – The Board Game

Preferireste vivere in un quartiere con centri commerciali e scuole o in uno con una fabbrica e una centrale elettrica? Se sapete rispondere a questa domanda sapete giocare a Cities: Skyline, il gioco in cui vestiamo i panni di urbanisti.

Da ingegnere mi piace sempre fare qualche premessa per permettervi di pesare quanto leggerete:

  1. Non ho mai giocato al videogioco Cities: Skyline ma in compenso ho passato svariate ore con il suo antenato SimCity 4 su Windows 98!
  2. Ho fatto delle partite con un setup da 3 e 4 giocatori, seppur al tavolo fossimo in 2 o fossi da solo. Ma se avete visto il film Split o letto Una stanza piena di gente questo non vi sembrerà strano.

Cities: Skylines – The Board Game è un gioco cooperativo per 1-4 giocatori da 10 anni in su pubblicato da Kosmos e localizzato per l’Italia da Ghenos games. Il gioco è stato ideato dallo svedese Rustan Håkansson (autore del celebre Nations) e utilizza le grafiche del videogioco a cui è ispirato.

Come si gioca

In Cities: Skylines – The Board Game interpretiamo il ruolo degli amministratori di una nascente città che dovrà espandersi in modo equilibrato e armonico. Questo per permettere all’amministrazione di incassare soldi, fondamentali per creare nuovi servizi e utenze, e ai cittadini di essere felici.

Il gioco propone una griglia per verificare, in base al punteggio raggiunto, quanto siete stati bravi e quanto i vostri cittadini sono felici di vivere nella vostra città.
E qua mi sembra di sentire alcuni lettori obbiettare: “Ma quindi è solo una gara a fare più punti?“.
No, ci sono anche delle condizioni di sconfitta immediata. Ammetto che quando ho letto il regolamento mi sembrava improbabile arrivarci, invece non lo è affatto, soprattutto in certi casi… ma ve ne parlerò più avanti.

Componenti

Il gioco si compone di 6 plance quadrate, 85 tessere, 120 carte, una plancia amministrazione, una tracciato 3D per i punti Felicità Generale e una manciata di segnalini indicatore e denaro.

Setup

In una partita standard si posizionano 4 plance a faccia in giù, si distribuiscono le carte della fase I ai giocatori, che saranno tenute scoperte sul tavolo, e si acquista la prima delle quattro aree pagandone il prezzo indicato (si può scegliere quella che si preferisce per iniziare). Si posizionano le restanti carte in 3 mazzetti separati per fase I, II e III. Ogni giocatore riceve due carte “Ruolo” e decide quale tenere senza consultarsi con gli altri giocatori.

I 3 mazzi di pesca e il mazzo di cambio, scopriremo dopo a cosa serve

Flusso di gioco

Durante la partita ogni giocatore nel proprio turno deve effettuare una di queste 3 azioni:

  • Giocare una carta: di gran lunga l’azione più usata. Il giocatore sceglie una carta, piazza la tessera corrispondente (per gli edifici residenziali, commerciali e industriali può scegliere la forma che preferisce, per gli altri tipi c’è una sola tessera per ogni carta) e applica gli effetti. Alcuni effetti devono essere applicati mentre altri si applicano solo al verificarsi di certe situazioni (es. se non c’è criminalità quando posiziono un quartiere residenziale gli abitanti sono più felici). In seguito il giocatore pesca una carta da un mazzo a sua scelta.
  • Cambiare una carta: pagare 2 segnalini “Soldi” per mettere una carta nel mazzo di cambio e pescare una nuova carta.
  • Completare una Milestone: il giocatore che decide di svolgere quest’azione deve, seguendo alcune regole, trasferire i punti “Felicità” dalla plancia amministrazione al tracciato generale (che sarà poi l’indicazione dei punti vittoria). In seguito dovrà acquistare un nuovo appezzamento, ovvero capovolgere una plancia quadrata che renderà disponibile nuova superficie edificabile.

Quando tutte le plance sono state girate e ogni quartiere contiene almeno due tessere, un giocatore può completare una Milestone per determinare la fine della partita. In questo caso si valuterà la felicità generale che può andare da -9 punti, città morente, a 61 o più punti, città paradisiaca. Ma la partita potrebbe finire anche prima se si dovesse verificare una di queste situazioni:

  • Non si hanno abbastanza soldi per pagare dei costi;
  • Un giocatore non può eseguire nessuna azione;
  • L’indicatore felicità della plancia amministrazione raggiunge -5;
  • L’indicatore della felicità generale raggiunge -10.

Se le ultime 2 non le ho sperimentate, di fronte alle prime due situazioni mi è successo di capitolare.

Sconfitti sul finire della partita per carenza di denaro e carte residenziali… peccato, stavamo facendo un buon punteggio

Un tempo qui era tutta campagna

Il regolamento è costruito in maniera da descrivere la modalità introduttiva del gioco e alla fine presenta 5 scenari in cui, in ciascuno, si aggiunge una regola. Vi avviso però: non aspettatevi una campagna con un filone narrativo o cose di questo tipo: sono scenari che aggiungono solo regole al gioco e, dal mio punto di vista, se siete giocatori abbastanza esperti potete leggere subito tutte le regole e usarle tutte dalla prima partita. Questa possibilità, devo ammettere, è correttamente indicata anche a inizio regolamento. Onestamente quando ho letto il capitolo scenari mi aspettavo qualcosa del tipo setup variabile, obiettivi per il fine partita, eccezioni alle regole, ecc… insomma nel 2020 quando leggiamo “scenari” forse le aspettative sono più alte. Visto che non è venduto come gioco a scenari e il gioco base c’è, va bene così; inoltre, per qualche giocatore inesperto, magari che arriva dal videogioco, questi scenari potrebbero aiutare l’apprendimento. La tabella punteggi è unica ma la difficoltà con i diversi scenari è oggettivamente diversa quindi vi consiglio di ignorare questa tabella fino a quando non state usando tutte le regole, soprattutto perché lo scenario introduttivo è quello in cui si ottiene il punteggio più basso e quindi potrebbe risultare frustrante.

Il setup per 2 giocatori nella modalità introduttiva

Cosa ne penso

In onore al nostro splendido nuovo redattore, il Meeple con la camicia, oggi seguirò la sua classica track!

Qualità dei componenti

I componenti sono di qualità media, le tessere hanno una dimensione leggermente minore rispetto all’area su cui vanno posizionate e quindi gli incastri sono sempre agevoli. Ho avuto un po’ di difficoltà a defustellare la plancia 3D per la sua particolare forma ma con l’aiuto di un taglierino non si è strappato nulla. I segnalini sulla plancia amministrazione non hanno un’insenatura che li contiene e quindi c’è il rischio che un colpo accidentale alla plancia vi resetti la partita, personalmente avrei preferito una plancia forata con dei segnalini in legno. Se teniamo conto anche del prezzo però direi che la qualità è adeguata, complimenti anche per la secchiata di ziplock incluse!

Tema legato alle meccaniche

Pur essendo un gestionale con piazzamento tessere il tema c’è: infatti i diversi indicatori si muovono in funzione della tipologia di costruzioni che si vanno a realizzare, ad esempio una nuova area industriale fornirà posti di lavoro ma inquinerà la città. Se vogliamo cercare un punto di miglioramento mi sarebbe piaciuto vedere nomi tutti diversi sulle carte e, magari, un po’ di flavour text, alla Terraforming Mars per intenderci, visto che anche qua le carte sono tutte diverse.

I tracciati di una città felice ma in un manca forza lavoro

Troppo dispersivo?

Direi proprio di no: il turno base è molto semplice e, con le icone sulle carte, chiaro fin dall’inizio. Il completamento della milestone è leggermente più complesso ma anche qua l’iconografia sulla plancia e la carta riassuntiva ci vengono in aiuto.

Adatto a tutte le esperienze?

Sì, la presenza degli scenari descritti nel paragrafo precedente permettono anche di giocare a chi è alle prime esperienze. Se però al tavolo è presente un giocatore più esperto degli altri il rischio di cadere nella situazione di giocatore alpha è presente. Per chi non lo sapesse con giocatore alpha si intende il giocatore che anche nel turno degli altri suggerisce la mossa ideale da fare giocando, di fatto, al posto di tutti. In generale questo è un difetto del giocatore e non del gioco ma alcuni giochi, come questo, creano una situazione in cui il giocatore alpha che è dentro ognuno di noi può emergere. Volendo si può decidere di giocare a carte coperte ma credo si passerebbe la maggior parte del tempo a chiedersi che tipo di carte si hanno in mano quindi non mi sembra una buona soluzione.

Regolamento comprensibile, schede di riferimento e simboli chiari

Il regolamento è abbastanza chiaro, alcune carte non mi sono risultate completamente chiare ma, verificando online, sono così anche nell’edizione inglese. Per gli integralisti della purezza della lingua ho trovato un typo in una carta ma non vi dico quale così, prima di dire che lo rende ingiocabile, dovete almeno trovarlo… La grafica del gioco è quella del videogioco e i simboli sono, per i miei gusti, abbastanza brutti da vedere ma ben riconoscibili e perfettamente funzionali.

Casualità bilanciata al determinismo

Essendo il gioco basato sulla pesca di carte la casualità c’è e l’unico modo per calmierarla è usare l’azione di cambio carta che però è piuttosto costosa e, se arrivate al punto di volerla usare, è probabile che le vostre casse siano già quasi vuote. Non dico che il gioco è totalmente governato dal caso ma ci sono situazioni in cui, se pescate solo carte che non potete giocare, vi troverete a perdere facilmente, soprattutto in solitario dove avete una mano di solo 7 carte.

La nostra città avrà anche uno stadio!

Curva di apprendimento

Le regole, anche usandole tutte da subito, non sono molte e potete entrare subito in partita. Un altro discorso è fare un buon punteggio: per quello è necessaria un po’ più di esperienza per capire quando è meglio fare soldi, quando felicità e quando completare le Milestone.

Interazione

Essendo un cooperativo sicuramente è importante discutere al tavolo per trovare le giuste sinergie e costruire combo che regalano più felicità ai nostri cittadini.

Variabilità al setup

Le componenti variabili sono le plance scelte, la loro disposizione sul tavolo e i ruoli scelti dai giocatori. Plance e disposizione influiscono in modo non eccessivo sulla partita mentre alcuni ruoli possono spingere alcune strategie più di altre. Nella preparazione del gioco cambia anche il numero di carte distribuito ad ogni giocatore (7 in 1, 5 in 2, 4 in 3, 3 in 4) e questo cambia la difficoltà del gioco, infatti il numero totale di carte visibili in solitario è di solamente 7 carte ed è molto più difficile fare strategie a lungo termine e cercare di fare delle combo rispetto al gioco in 3 o 4 giocatori.

Alla fine di una partita

Conclusioni

Cities: Skylines – The Board Game nel suo complesso ha soddisfatto le mie aspettative, non mi ha fatto urlare al capolavoro ma trovo piacevole giocarci e non vedo l’ora di poterci giocare anche in 3 e 4 giocatori. Non posso dire che ha scalzato Pandemic dalla parte cooperativa del mio cuore ma posso affermare che sono contendo di averlo in libreria.

Bonus!

Vuoi essere l’urbanista più figo del quartiere? Hai una stampante 3D? Allora perché non sostituisci le piatte tesserine del gioco con dei lussuosissimi componenti 3D? Per farlo è semplicissimo (o almeno credo non avendo io una stampante 3D): ti basta stampare i modelli che l’autore del gioco ha reso disponibili a questo link: Modelli 3D per Cities: Skylines – The Board game.

Allora, pronti per edificare l’edificabile? Potete consultare il piano regolatore del vostro comune presso l’ufficio tecnico e comprare Cities: Skylines – The Board Game su MagicMerchant.it.

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