Vi siete mai chiesti perché nell’inno del Corpo dei Marines americani si parla delle “spiagge di Tripoli”? Questo articolo ve lo svelerà…
Europa, primi anni del 1800.
Mentre il Vecchio Continente è alle prese con una cosuccia da niente chiamata “Guerre napoleoniche”, esattamente a cavallo tra la battaglia di Marengo (1800) e la battaglia di Austerlitz (1801), uno squadrone di fregate dei neonati Stati Uniti d’America, cariche di cannoni e di Marines, compare nel bel mezzo del Mediterraneo. La loro missione: mettere fine alle scorrerie dei pirati barbareschi che dalla costa nordafricana impongono tributi a tutte le navi mercantili che battono bandiera a stelle e strisce. Il presidente appena eletto Thomas Jefferson non può tollerare oltre quest’attacco alle rotte commerciali che rappresentano la linfa vitale della nuova nazione, e decide di agire. Quella che ne seguirà sarà una lunga serie di episodi che hanno davvero del romanzesco: battaglie navali, intrighi di corte, missioni diplomatiche americane a Napoli e Venezia, fregate arenate sulla costa di Tripoli, barche esplosive lanciate nel bel mezzo dei porti nemici, navi svedesi decisamente poco affidabili, consoli danesi doppiogiochisti… e nientemeno che uno sbarco dei Marines in piena regola! Solo che non a Tripoli, ma a Derna… però adesso non sottilizziamo.
Tutto questo è l’incredibile argomento di The Shores of Tripoli, un card-driven rapido e coinvolgente: una specie di 13 Giorni in cui a un certo punto Kennedy e Kruschev si stufano, mandano fuori le rispettive flotte e cominciano a prendersi a cannonate! Vediamolo assieme, su WLOG!
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