Ciao, siamo Jack e Juli e oggi diventeremo abili scultori Aztechi, impegnati nella costruzione dei coloratissimi serpenti piumati chiamati Coatl.
Edito dalla Synapses Games, è stato portato in Italia grazie alla Ghenos Games, ha una durata tra i 30 e i 60 minuti, per 1-4 giocatori ed adatto a giocatori di almeno 10 anni.
Al tavolo vestiremo i panni di abili scultori che realizzeranno opere in onore di uno dei più celebri Dei dell’antica Mesoamerica. Solo il più bravo e meritevole, potrà diventare il nuovo sacerdote azteco!
Coatl si sviluppa in un numero variabile di turni, in cui potremo compiere tre azioni principali: raccolta dei pezzi necessari, costruzione dei nostri serpenti piumati e scelta delle carte punteggio profezia.
I pezzi da scegliere saranno divisi in corpo, testa e coda, e se ne potrà raccogliere solamente una tipologia, a patto di avere posto nella riserva personale. La costruzione sarà sempre effettuata con i pezzi presi dalla propria riserva e avrà alcune regole da seguire, come ad esempio, non avere più di due Coatl incompleti. La presa delle carte verrà effettuata in un mercato di 6 disponibili e se ne potranno prendere fino al raggiungimento del limite di mano. Saranno a disposizione anche tre gettoni sacrificio, (sconsigliati per la prima partita), che daranno un’ottima spinta prendendo confidenza con il titolo.
Proseguiremo così fino a quando un giocatore non avrà completato tre Coatl o quando non sarà più disponibile una tipologia delle varie parti di corpo.
La prima volta che abbiamo iniziato a giocare a Coatl ci siamo innamorati subito dei segmenti colorati dei serpenti. Il colpo d’occhio che creano una volta montati è sensazionale e noi ci divertiamo pure a muoverli o disporli ad onde…
Si! Siamo dei deficienti!
I sacchetti, tutti diversi nei colori e nelle dimensioni, sono di una stoffa spessa e ben rifinita, e anche il resto dei materiali è di buona fattura, fatta eccezione per le plance giocatori che ci sono sembrate molto sottili e leggere; non che abbiano chissà quale utilizzo, ma se lo spessore fosse stato come quello della plancia centrale, sarebbe stata sicuramente una scelta più azzeccata.
Il gioco presenta un’ottima scalabilità in tutte le sue configurazioni, non abbiamo mai notato punti di rottura o rallentamenti dati dal numero di giocatori. Anche in due ci fa sempre piacere intavolarlo, e di questi tempi non è un punto da sottovalutare. Ci sentiamo di dire che in questa modalità, l’uso dei gettoni è quasi indispensabile, in quanto le carte profezia disponibili potrebbero rimanere nel mercato per troppo tempo, rallentando così lo svolgimento della partita.
Coatl è risultato un gioco adatto anche ai meno avvezzi, infatti le regole sono davvero semplici e di facile comprensione. Ogni giocatore è subito in grado di condurre la partita a suo piacimento: c’è chi si dedica ad un serpente alla volta cercando di ottimizzare le carte punteggio, e chi cerca di terminare subito i 3 Coatl per battere gli avversari sul tempo. Nessuna di queste strategie ci è mai sembrata dominante, i punteggi sono sempre ben bilanciati e non premiano particolarmente l’esperienza al tavolo.
Ad essere sinceri siamo partiti un po’ prevenuti su questo titolo, ci aspettavamo un gioco molto leggero e banale, invece già dalle prime mosse appena letto il regolamento, ci siamo resi conto che, seppur semplice, ogni mossa deve essere ben valutata, per non rischiare di rimanere troppo indietro con i punti.
Coatl è sicuramente un’ottima rivelazione di quest’ultimo periodo. A nostro parere è un degno successore dell’amatissimo Azul; per noi questa volta l’allievo ha superato il maestro!
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