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Homebrewers – Recensione

Homebrewers – Recensione

Preparate i vostri kit di fermentazione! Oggi impariamo a farci la birra in casa con Homebrewers.    

Titolo del 2019 per 2-5 giocatori della coppia Ben Rossett e Matthew O’Malley, già noti ai più per il loro Between Two Cities e il successivo Between Two Castles of Mad King Ludwig.

Targato Greater Than Games, noi italiani dobbiamo, per ora, rimanere astemi e privi di una localizzazione nostrana.

Avete l’hobby della birra fai-da-te e vi siete appena uniti ad un club di appassionati come voi. Nemmeno il tempo di presentarvi che siete già in gara per stabilire chi sia il miglior mastro birraio domestico!

Homebrewers Setup

IL GIOCO IN BREVE

Intrigante la particolare ambientazione che ci viene suggerita ma non aspettatevi di assaporarne l’essenza durante la partita. Lasciatela, piuttosto, depositare sul fondo per far emergere le meccaniche di quello che si presenta come un gestione dadi di peso medio-leggero. Dovremo essere bravi a costruirci un nostro motore di gioco attraverso gli effetti rappresentati da una varietà di Carte Aroma che cercheremo di raccogliere in vari set per personalizzare le quattro diverse ricette di birre: Ale, Porter, Stout e IPA.

Dovremo fare più punti di tutti facendo salire gli indicatori di qualità di suddette birre sui rispettivi tracciati e collezionando i set di Carte Aroma secondo quanto chiesto dagli obiettivi di fine partita.

Ogni turno di gioco rappresenta un mese di calendario. Inizieremo a marzo e concluderemo la competizione ad ottobre in occasione del rinomato Octoberfest.

Homebrewers tabellone

Tutto ciò che faremo in Homebrewers è dettato dalle azioni raffigurate sui tre dadi a nostra disposizione. Vi dico già che le possibilità di manipolazione dei risultati sono parecchie e il gioco lascia fautori della propria strategia e destino.

Produrre una birra è un’azione che fa attivare a cascata tutti gli effetti delle carte ad essa associate. Prima, però, dovremo usare un’altra azione per assegnarvi un Token Cereale ad indicare che abbiamo tutto l’occorrente che ci serve per produrre quella ricetta. Il numero di spazi che guadagneremo sul tracciato di quella birra, corrisponde a quelli indicati nel primo slot libero dell’Area Sanitizzanti. Produrre birra, infatti, sporca la nostra attrezzatura con i sedimenti lasciati dalla fermentazione (“trub” per gli anglofoni), il che comporta prendere il Token Cereale e posizionarlo sul suo lato “trub” a farci perdere uno slot nell’Area Sanitizzanti.

Più produciamo e più sporchiamo, più sporchiamo e meno saremo produttivi quando birrificheremo la volta successiva traducendosi in meno livelli guadagnati sui tracciati birre fino a non poter più produrne affatto. Dovremo quindi usare l’azione Sanitizzare per ripulire la nostra attrezzatura e riguadagnare efficienza.

Attorno a questa ciclicità creeremo il nostro motore per sfruttare al massimo sia la capacità di salire sui tracciati delle birre sia gli effetti delle carte da ottenere e giocare con altra azione dedicata. Le carte sono determinanti poiché ci permettono di guadagnare soldi, ottimizzare la spinta delle birre sui tracciati, ottenere punti vittoria extra o svolgere azioni aggiuntive più potenti qualora decidessimo di scartarle invece che assegnarle ad una birra.

Homebrewers Plancia Giocatore

Come detto i dadi sono estremamente manipolabili. Potremo scambiarli con gli altri giocatori, spendere soldi per girarli sul risultato che vogliamo o rilanciarli nel momento in cui tutti riportino lo stesso risultato.

I soldi sono una risorsa fondamentale. Pagando possiamo agire sui dadi, svolgere azioni extra e attivare l’abilità speciale del nostro personaggio. Non vi piacciono le Carte Aroma disponibili da prendere? Pagate e potrete sostituirle. Restare senza soldi vi lascia estremamente limitati nelle azioni e alla mercé della casualità.

Avrete la possibilità di giocare in modalità simmetrica, senza i poteri speciali dei personaggi e con gli slot dell’Area Sanitizzanti uguali per tutti. Trovo, tuttavia, che questa soluzione appiattisca di molto l’esperienza di gioco. Potrete magari provarla alla prima partita per diventare familiari con meccaniche e regolamento ma personalmente non ne ho mai sentito la necessità nemmeno in presenza di giocatori meno esperti.

Homebrewers Personaggi

VARIANTE IN DUE

Il setup per due giocatori introduce Charlie: un “bot” che ci darà fastidio avanzando sul tracciato birre ma che permetterà ad entrambi i giocatori di scambiare un dado con uno dei suoi. Interessante variante che funziona bene e ci fa riflettere su quali dadi vorremo lasciare al nostro avversario.

IMPRESSIONI

Ammetto che avevo qualche riserva su Homebrewers. Da un lato temevo che la componente di trading dei dadi potesse portare ad atteggiamenti ostruzionistici al tavolo che sconfortassero e fiaccassero lo spirito del gioco. Dall’altro, le varie possibilità di agire sui risultati dei lanci mi avevano dato l’impressione che ci fosse un tale controllo che i dadi stessi avessero addirittura poco senso.

Felicemente smentito. La meccanica di scambio si presente come interessante intermezzo all’inizio di ogni turno, a volte più marginale a volte decisamente utile per risparmiare un po’ di soldi. Logicamente, se siete palesemente in vantaggio non potrete aspettarvi grande risposta alle vostre offerte e sarà ovvio attendersi maggiori scambi tra chi insegue. È sempre comunque intrigante cercare di capire le future azioni degli altri giocatori in base alle loro richieste, un bel twist che esalta un po’ di malizia al tavolo.

È, inoltre, si vero che avrete grande libertà d’azione sui risultati dei lanci ma, come detto, se rimarrete a corto di denaro le vostre possibilità caleranno drasticamente. Createvi in fretta una sequenza di effetti in linea con la direzione che volete far prendere alla vostra partita, date un’occhiata ai bonus raffigurati sui tracciati delle birre e scegliete di conseguenza quale iniziare a far salire fin da subito senza lasciarne nessuna troppo arretrata. La vostra birra meno avanzata, infatti, potrà darvi diversi punti a seconda della posizione in cui si trova a fine partita.

Homebrewers carte

Se amate la meccanica di concatenazione effetti alla Gizmos o Wingspan, se vi intriga avere una componente aleatoria da poter (dover) gestire e ridimensionare ai fini della vostra strategia, siete nel posto giusto. Se siete più giocatori da sguardo basso sul vostro giardinetto, lasciate stare.

Attenzione alla quantità di azioni e decisioni da prendere che rischieranno di paralizzare anche i giocatori più esperti. Homebrewers vi ammicca con la sua veste frivola per poi farvi fare i conti con un sistema di gioco che richiede grande attenzione ad ogni decisione e che potrebbe portare ad un down-time importante. In sostanza, un gioco che potrete sicuramente proporre anche ai giocatori meno avvezzi ma non esattamente un introduttivo.

Potete degustare Homebrewers alla sezione alcolici di Magic Merchant.

Fabrizio Grugnaletti

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