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Save patient zero! Un progetto Kickstarter targato Helvetiq

Save patient zero! Un progetto Kickstarter targato Helvetiq

Di solito è il soldato Ryan a dover essere salvato ma, dato il periodo e una pandemia in corso, diciamo che il titolo è un po’ più attuale: Salvate il paziente zero!

Save Patient zero è un gioco semi cooperativo per 2 – 7 giocatori dai 10 anni su, della durata media di 30 minuti. È semi-cooperativo perché in realtà a scontrarsi saranno 2 squadre di ricerca che, individuato il paziente zero, faranno a gara a chi riesce a trovare la cura per prima.

Lo so… la domanda è: “Ma se le squadre sono due, come mai Save patient zero si può giocare in 7 e non in 8 (o in 6)”? Perché, udite udite, durante il gioco un giocatore impersonerà Savvy, un supercomputer che interagirà con le due squadre come una sorta di Game Master.

E qui arriva la seconda domanda: “Ma allora perché Save patien zero non è da 3 a 7, invece che da 2 a 7″? Ma perché una variante del regolamento, oltre che permettere di giocarlo a vari livelli di difficoltà, permette anche di giocare partite senza Savvy, con qualche modifica al gameplay.

“Sì ma allora perché non fare direttamente un gioco da 2 a 6 giocatori e mettere come variante l’uso di Savvy?” – … ma ragazzi, mi avete preso per il patron di Helvetiq? E io che ne so, curiosate nella loro pagina Kickstarter e magari lo scoprirete 😀

Come si gioca

Ogni squadra gioca in segreto, protetta da uno schermo, e chiede informazioni a Savvy, il supercomputer del laboratorio di ricerca.

Savvy estrae segretamente tre carte molecola dal mazzo, queste sono le molecole che le squadre dovranno identificare. In caso Savvy non sia funzionante (2 sole persone al tavolo), le carte saranno 6: ogni squadra ne pescherà tre e svolgerà la funzione di Savvy per l’altra squadra.

In ogni round le squadre utilizzeranno una carta strumento, che verrà risolta da Savvy.

  • Campione: vengono pescate tre carte dal Mazzo Campioni. Queste carte riportano 5 simboli molecola. Savvy le posizionerà a destra della plancia centrale se almeno una molecola è tra quelle da scoprire, a sinistra altrimenti.
  • Microscopio: la squadra ha un minuto per cercare esattamente due carte dal Mazzo Campioni e farle processare a Savvy esattamente come sopra.
  • Analisi: se una squadra ha già giocato almeno una carta per tipologia tra le due precedenti, è possibile richiedere una analisi approfondita. Savvy posizionerà fino a tre carte, scelte dalla squadra, in tre spazi della plancia centrale, a seconda che la carta contenga uno, due o tre simboli corretti.

Il resto è tutto in mano alla squadra, che dovrà dedurre da questi indizi la combinazione vincente e salvare il Paziente Zero.

Se siete fan di giochi di deduzione come 13 indizi o Cryptid (che vi consiglio di provare, se non l’avete già fatto), Save Patient Zero potrebbe fare al caso vostro. Setup veloce e partite intorno alla mezz’ora; come capita spesso in questi giochi, tuttavia, la durata potrebbe diminuire drasticamente, una volta che ci avrete preso la mano.

Save patient zero

Con Save patient zero la scienza è a portata di tutti!

Quello che volevo farvi notare è una cosa per me fichissima: nella versione deluxe con esclusiva Kickstarter sarà presente anche un “Foldscope”, ossìa un microscopio di carta. Un oggetto progettato per “portare la scienza a tutti”, in particolare a chi un microscopio proprio non se lo potrebbe permettere.

C’è anche la possibilità di acquistare una copia del gioco con allegato il gioco “Bandido”, sempre di Helvetiq, di cui, ora che mi ricordo, abbiamo anche una versione “Covid edition” proprio qui.

Insomma, se questo progetto vi ha intrigato un po’, vi invito a consultare la loro pagina Kickstarter che è ricca di informazioni, gameplay e recensioni.

Luca "il ludografico"

Il Ludografico (all'anagrafe Luca Canese) è un graphic designer e modellista, con una passione smodata per i giochi da tavolo, i libri, la storia antica, i boschi, gli orsi, gli unicorni, i giochi di Ryan Laukat, le opere di Paolo Chiari e i libri pop-up di Robert Sabuda. Scrive articoli bizzarri su vari aspetti del mondo dei GdT, realizza recensioni grafiche (le Ludografiche) dei giochi che ha provato, crea giochi sotto l'egida della LuxLu GD (con il suo collega Luigi Maini), lavora come grafico freelance per le aziende e agenzie, collabora con lo studio Labmasu come progettista di organizers per giochi da tavolo e, in passato, con la 4Grounds per la progettazione di navi di legno. E trova pure il tempo per giocare e badare alla sua casa. Consumato (e a volte scostumato) master e giocatore di GdR, passa da Eberron agli oscuri miti lovecraftiani con nonchalance, mentre la sua casa è invasa (oltre che da libri fantasy, di illustrazioni, di storia, Funko Pop e altre cose strane) da miniature dipinte e non dei più svariati giochi.

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