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Unfold – Dark Story – Recensione

Unfold – Dark Story – Recensione

Ciao siamo Jack e Juli e oggi vi facciamo sbirciare all’interno di un misterioso plico pieno di enigmi.

Edito da Lyfestyle Boardgames Ltd e portato in Italia da dV Giochi, Unfold – Dark Story è un titolo di Alexander Peshkov, dalla durata indicativa tra 60 e 90 minuti, per 1-6 giocatori, con un’età consigliata di almeno 12 anni.

Unfold – Dark Story riprende la narrazione dal finale del più conosciuto Fuga Dal Manicomio, facendoci immedesimare nei panni di uno dei protagonisti della storia. Anche se l’ambientazione rimane fedele al precedente titolo, Unfold può essere giocato senza problemi a prescindere che si conosca o meno la storia iniziale.

A differenza della maggior parte delle “Escape Room”, ci troviamo di fronte ad una modalità di gioco molto innovativa. Non avremo, infatti, il solito mazzo di carte da leggere o combinare tra loro, ma un plico che andremo ad aprire man mano che riusciremo a risolvere gli enigmi presenti.
Per la prima volta non dovremo affidarci soltanto al cervello e alle sue abilità di logica, ma saranno coinvolti anche i nostri sensi, regalandoci un’esperienza molto più immersiva.

La storia vissuta, “piega dopo piega”, è riuscita a coinvolgerci tanto da sentirci realmente nei luoghi descritti, con i minuti contati e il fiato sul collo. Ad ogni enigma abbiamo sentito la pressione salire e il tempo scivolare via, fino al suo epilogo, anch’esso pieno di sorprese.

Altra nota positiva è l’originalità dei rompicapo. Ognuno di essi, infatti, presenterà dei modi differenti di approccio; alcuni avranno degli “oggetti” di cui servirci per arrivare in modo alternativo alla soluzione, rendendo l’avventura più appagante rispetto alle modalità già viste in più occasioni.

All’apertura della scatola, oltre alle istruzioni di gioco, avremo a disposizione 2 pannelli laterali, che ci forniranno suggerimenti, o, nella peggiore delle ipotesi, le soluzioni per poter procedere con la trama.
Oltre queste, troveremo anche una serie di caselline con varie possibili risposte agli enigmi, ognuna delle quali avrà al suo interno una spunta verde nel caso di risposta corretta, o una X rossa nel caso di errore.
Vi suggeriamo di non sbirciare troppo quest’ultimo pannello, per non rovinarvi il gioco e ricevere suggerimenti impliciti, non richiesti.

Una volta terminata la storia, avremo a disposizione le istruzioni per poter riordinare il tutto in maniera corretta, in modo da ripristinare la scatola e avere la possibilità di prestarlo a qualche amico.

Nel complesso non abbiamo avuto troppe difficoltà nell’affrontare gli enigmi, anche se uno in particolare ci è sembrato più complicato della media, richiedendo delle conoscenze matematiche specifiche. Non vi scoraggiate, però, perché con i suggerimenti a disposizione, sarà molto più semplice venirne a capo.

Unfold – Dark Story è riuscito a farci passare un’ottima serata, lasciandoci con la speranza di vestire nuovamente i panni del misterioso protagonista in nuove avventure.

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Jack Dryke

Jack Dryke, sul pianeta Terra viene comunemente chiamato Giacomo. Membro del LudoCoconutClub, dove si fregia del colore blu rubato con occhioni dolci alla sua ragazza Giulia (Meeple giallo). Amante dei Giochi da Tavolo, Video Games, Cinema.

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