Geek.pizza

Cowabunga!

Paleo: sopravvivere nell’età della pietra

Paleo: sopravvivere nell’età della pietra

Oggi vi parlo di Paleo, gioco da tavolo cooperativo in cui nei panni di gruppi di uomini preistorici dovremo cercare di affrontare un’avventura e, soprattutto, sopravvivere.

Paleo è un gioco cooperativo per 1-4 giocatori (la scatola riporta 2-4 ma il regolamento include una variante solitario) dai 10 anni in su e la durata indicativa è di 45-60 minuti a partita. Se sono troppi fate i moduli con la difficoltà più elevata e perderete in molto meno. Se non siete proprio nuovi del mondo dei giochi da tavolo non vi sarà di certo nuovo questo nome essendo il vincitore del Kennerspiel des Jahres 2021, uno dei premi più importanti al mondo, e anche finalista all’italiano Gioco dell’anno.

scheda gioco Paleo

Come si gioca

Premetto che il gioco è abbastanza complesso da spiegare, non a caso il regolamento nelle prime edizioni era stato aspramente criticato da alcuni. Fortunatamente l’edizione di Giochi Uniti a cui ho giocato io è basata sulla terza revisione del gioco e non abbiamo trovato grossi problemi se non qualche dubbio su carte specifiche e qualche, abbastanza grave, errore di traduzione che abbiamo risolto controllando il regolamento in inglese o chiedendo aiuto sui forum. Per questo motivo descriverò in maniera superficiale il gioco, se volete approfondire trovate su BoardGameGeek regolamento, faq e altri documenti in inglese.

In una partita a Paleo lo scopo del gioco è completare la pittura rupestre che si traduce in 5 punti vittoria. Tutti i giocatori perdono invece la partita se raggiungono la quota di 5 teschi. Il numero di turni non è quindi fissato e si continua a giocare fino al raggiungimento di una delle 2 condizioni di fine partita. Ogni turno è diviso in 2 fasi, il giorno in cui i giocatori che controllano un gruppo di personaggi visitano diversi luoghi e la notte in cui i giocatori, radunati intorno al falò dell’accampamento, si nutrono e cercano di completare importanti missioni.

Condizioni di vittoria Paleo gioco da tavolo
Vittoria!

Giorno

3 carte del gioco paleo

Durante il giorno ogni giocatore ha un mazzo di carte coperte e sceglie tra le prime 3 carte del mazzo quale visitare, il giocatore vedendo il retro della carta ha un’indizio su cosa potrà trovare in quel luogo. La scelta della carta avviene simultaneamente da parte di tutti i giocatori. Dopo aver scelto la carta i giocatori discutono insieme sull’ordine di risoluzione delle carte girate. Ogni carta darà alcune opzioni tra cui scegliere e tramite le carte si potrà, ad esempio: raccogliere bacche per nutrirsi, costruire utensili, raccogliere legna… ma anche incontrare animali feroci e pericolosi per il gruppo. Durante la risoluzione spesso la carta permetterà a un giocatore di aiutare un altro giocatore a risolvere la sua carta quindi la cooperazione è fondamentale in questa fase. Dopo che tutti hanno risolto la propria carta quest’operazione si ripete allo stesso modo fino a quando tutti i giocatori hanno terminato il proprio mazzo.

Notte

Quando tutti i giocatori hanno terminato il proprio mazzo inizia la Notte. Durante la notte ogni personaggio di ogni giocatore dovrà essere nutrito con il cibo raccolto in precedenza. In seguito si dovranno svolgere delle missioni che dipendono dai moduli scelti in fase di setup del gioco. Al termine delle missioni se non è stata causata la fine della partita si rimescolano le carte, si dividono tra i giocatori e si inizia un nuovo giorno.

Moduli di gioco

Il gioco include 9+1 moduli che vengono scelti in fase di setup e impostano anche il livello di difficoltà della partita. In ogni partita si useranno sempre 2 dei 9 moduli (da A a I) e, opzionalmente, si potrà aggiungere il modulo J. Ogni modulo aggiunge carte al mazzo, missioni da svolgere la notte e avversità peculiari di quel modulo. Il gioco propone già 7 livelli a difficoltà crescente ma si possono combinare i moduli a piacere per molte combinazioni (lasciamo al piacere del lettore calcolarne il numero esatto, come dicono alcuni antipatici libri di matematica). E se non vi bastassero i 10 moduli con diversi livelli di difficoltà l’autore nel regolamento ci propone anche alcune possibili varianti per rendere il gioco più facile o più difficile.

partita a paleo

Cosa ne penso

Senza molti giri di parole considero Paleo uno dei migliori cooperativi tra quelli che ho provato negli ultimi anni e adesso vi dirò il perché.

Partendo dai componenti troviamo molto materiale di buona qualità tra cui spiccano alcuni componenti di cartone in 3D (che si ripongono parzialmente montati nella scatola!). Personalmente non sono un amante di questo genere di componenti, il gioco avrebbe funzionato benissimo anche senza però lo rendono certamente più accattivante. Sul comparto estetico ci sono alcune illustrazioni che mi piacciono e altre meno ma questo è un aspetto molto soggettivo, ho invece un giudizio pienamente positivo degli aspetti di grafica, “impaginazione” delle carte e iconografia. Una volta capito come funziona il gioco anche i nuovi giocatori riescono a interpretare facilmente la maggior parte delle carte. Per quanto riguarda l’ergonomia trovo un po’ scomodo il componente 3D che facendo mettere le carte in verticale richiede che tutti i giocatori possano vedere il fronte dell’elemento, tutti gli altri componenti li trovo invece perfettamente funzionali.

Elementi 3D di Paleo

Uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato di Paleo è la possibilità di combinare i moduli che, di fatto, modificano le condizioni necessarie a ottenere i punti per vincere la partita. Ogni modulo ha infatti delle peculiarità diverse e dev’essere affrontato con un diverso stile di gioco, questo garantisce sicuramente un’ampia rigiocabilità. Questo enorme vantaggio porta con sé anche un piccolo svantaggio: preparazione della partita e sistemazione del gioco dopo la partita forse un tantino lunghe rispetto alla durata della partita. Al termine della partita bisognerà infatti dividere il mazzo di gioco in più mazzetti basandosi su una piccola lettera sul fronte della carta.

La meccanica di scelta della carta unisce una certa dose di tattica, per valutare che risorse necessarie al gruppo, e un pizzico di casualità perché non sempre una carta che appare sicura lo è e non sempre una carta avversità non presenta delle opportunità. Le altre meccaniche del gioco sono abbastanza classiche del genere gestionale con trasformazione risorse.

Un altro aspetto che ho apprezzato al tavolo è la sensazione di crescita che si ha durante la partita. Non è infatti raro subire molto nei primi turni di gioco senza ottenere nessun punto vittoria e invertire la tendenza col passare dei turni. In una partita in 2 giocatori ci è capitato di prendere 4 teschi nella prima giornata e poi vincere la partita dopo 4-5 turni senza prenderne più nemmeno uno.

Partita a Paleo, il gioco da tavolo
Nonostante i 3 teschi e 1 solo punto vittoria in questa partita recupererò vincendo!

Per quanto riguarda l’ambientazione personalmente penso che si senta abbastanza, per il genere di gioco. Sicuramente è medio-bassa come in tutti i giochi gestionali ma il nome della carta (oltre 200 quasi tutte diverse) si riesce a capire il significato delle azioni possibili, un esempio tipico è un animale che richiede delle lance per essere ucciso e ci ricompenserà con cibo e pelle. Un altro esempio: incontrando un cespuglio di bacche potremo decidere di raccogliere del cibo e il giorno dopo potremo ritrovare nuovamente questa carta oppure prendere l’intera pianta, nel secondo caso avremo anche legno ma quella carta uscirà dal gioco. L’ambientazione si sente anche su alcune scelte che dovremo fare per rivelare oppure no delle carte mistero. Ovviamente per questo aspetto del gioco durante la prima partita di ogni modulo ci sarà anche una componente di scoperta di cosa ci riveleranno queste carte (non leggete le carte dei moduli prima di giocarli!). Nelle successive sapendo già il loro contenuto potremo strategicamente decidere quali scoprire e quali no.

Lupo solitario di Paleo
Se si incontra un lupo si potrà utilizzare la propria percezione (icona occhio), lanciargli del cibo e spendere 2 unità di tempo (carte da scartare) per catturarlo. Il token lupo aggiungerà un simbolo percezione al nostro gruppo.

Io ho fatto la maggior parte delle partite in 2 però mi sento di dire che Paleo funziona con qualsiasi configurazione di giocatori. In 4 è leggermente più difficile perché dividendo il mazzo in 4 il tempo del giorno è davvero poco e durante la notte servirà molto cibo per sfamare tutti, avrete però il vantaggio di partire fin da subito con molti personaggi. All’estremo opposto nella modalità solitario il cibo non è un grosso problema, il difficile lì è riuscire a incassare le ferite avendo solo 2 personaggi a inizio partita. Essendo un cooperativo senza informazioni nascoste tra i giocatori ovviamente se non vi piace la variante solitaria potete sempre giocare interpretando 2 o 3 o persino 4 giocatori.

In conclusione mi sento di ribadire che Paleo è davvero un ottimo gioco e se siete amanti dei cooperativi in cui bisogna gestire risorse dovete assolutamente provarlo, quindi non vi resta che mandare una letterina al vostro Babbo Natale di fiducia, il munifico MagicMerchant.it ovviamente.

migio

Ultimi articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *