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Giochi da biblioteca #011: La Fortezza di Alamut (collana “I misteri d’Oriente”)

Giochi da biblioteca #011: La Fortezza di Alamut (collana “I misteri d’Oriente”)

I libri “Misteri d’oriente”, affascinante collana di libro game edita trent’anni fa dal colosso Achette, torna in una nuova veste riveduta e corretta grazie all’iniziativa di MS Edizioni che ne ha curato la riedizione e qualche mirato aggiornamento.

LA COLLANA

Misteri d’Oriente era la traduzione italiana della serie francese “La Saga du Prêtre Jean” di Doug Headline e Dominique Monrocq, pubblicata negli anni ’80 dal colosso dell’editoria d’oltralpe Hachette, in cui il lettore assume il ruolo del Prete Gianni, personaggio a metà fra storia e leggenda, che in questa saga viene immaginato al servizio di Riccardo Cuor di Leone e alla ricerca della mitica città di Shangri-La.

La saga originale avrebbe dovuto comprendere otto libri, ma gli ultimi tre previsti non furono mai pubblicati e l’opera fu interrotta dopo i primi cinque lasciandola, di fatto, senza un finale. I titoli dei libri erano, in ordine:

  1. Il Vecchio della Montagna (La forteresse d’Alamut, 1986), 1989.
  2. L’Occhio della Sfinge (L’œil du Sphinx, 1986), 1989.
  3. Le Miniere di re Salomone (Les mines du roi Salomon, 1986), 1989.
  4. I Segreti di Babilonia (Les mysteres de Babylone, 1986), 1990.
  5. Gli Adoratori del Male (Les adorateurs du Mal, 1987), 1990.
  6. Au pays des Dragons (non pubblicato).
  7. Le desert de la Mort (non pubblicato).
  8. Shangri-la (non pubblicato).

La riedizione del primo volume di questa affascinante collana, segna l’inizio della collaborazione diretta fra l’italiana MS Edizioni e la francese Hachette France. Attualmente i volumi ripubblicati sono 3.

LA FORTEZZA DI ALAMUTH

[…] la fortezza di Alamut, regno di Hasan ibn as-Sabbah e della sua setta di Ismaeliti, appollaiata sulla cima del picco più alto! non pensavi fosse tanto imponente.

Nella sua versione originale il libro era stato pubblicato in Italia con il titolo “Il vecchio della montagna”, ma MS Edizioni ha ritenuto opportuno (giustamente secondo me) riproporlo con il titolo con cui era edito nella collana originale, “La fortezza di Alamut” appunto.

La storia fonde un po’ mito e verità storica. E’ ambientata nelle terre del nord Africa al tempo delle crociate, nel XII secolo precisamente, quando i Crociati di Re Riccardo Cuor di Leone erano riusciti, dopo sanguinose battaglie, a riconquistare San Giovanni d’Acri e alcune altre città cristiane cadute in mano agli “infedeli”.

Il Biancogniglio ha un orologio…
ma cucito nella pancia.

In questo scenario storico noi interpreteremo il Prete Gianni, una figura che è a sua volta a metà strada fra mito e realtà (è un personaggio molto popolare nelle cronache medievali) e che qui è un monaco-cavaliere al servizio di Re Riccardo Cuor di Leone. Quest’ultimo si appresta a tornare alla “verde Inghilterra” dopo le sue battaglie vittoriose, ma Prete Gianni non ha intenzione di seguirlo: la sua sete di avventura lo spinge a fare fagotto e partire invece per l’Oriente, alla ricerca della mitica città di Shangri-La, dove tutti vivono felici e in eterno.

Prima tappa del suo viaggio: un colloquio con Hasan ibn as-Sabbah, detto il Vecchio della Montagna, un sapiente a capo di una setta di ismaeliti che ha la sua base proprio nella fortezza di Alamuth (che è realmente esistita e di cui nel libro abbiamo anche una mappa originale).

Da qui in poi storia e mito cominciano a confondersi perché lungo il suo (e nostro) viaggio incontrerà creature fantastiche appartenenti ai miti e racconti arabi: Dao, geni della lampada, uccelli fantastici, mostri terribili, maghi e alchimisti. Potrà usare anche oggetti meravigliosi e incantesimi su pergamena, e dovrà fare molta attenzione alle sue scelte perché non sempre la via più virtuosa o quella più semplice sono quelle che gli garantiranno un buon risultato (per non dire, la sopravvivenza).

IL SISTEMA DI GIOCO

Il sistema di gioco è molto old-style (strano eh?) e basato sul lancio di dadi a 6 facce (D6), che compaiono anche, come tradizione, nell’angolo in alto a destra delle pagine del libro (richiedendo per giocare solo una matita).

I dadi si lanciano da subito per determinare le caratteristiche iniziali del Prete Gianni… che poi sono solo due: Vita e Forza. I Punti Vita di Prete Gianni vengono calcolati lanciando 2D6 e aggiungendo 18 (variano quindi da 20 a 30) mentre i Punti Forza vengono calcolati lanciando 2D6 e aggiungendo 6 (variano quindi da 8 a 18).

Se non volete rovinare la scheda che trovate nel libro, MS Edizioni vi permette di scaricarla e stamparla dal loro sito [qui].

All’inizio della sua avventura il nostro eroe disporrà di 4D6 Pezzi d’Oro, un pugnale, una spada, una bisaccia che può contenere fino a 10 oggetti, 4 razioni di cibo (che occupano già altrettanti spazi nella bisaccia) e due otri d’acqua con 2 razioni ciascuno. Bisogna fare molta attenzione a cibo e acqua perché se non se ne dispone quando la situazione lo richiede (siamo nel deserto… non è una situazione così peregrina) si possono avere conseguenze spiacevoli (tipo perdita di Vitalità, per dirne una).

Il sistema di combattimento è molto semplice: ciascun contendente lancia 2D6 e ci aggiunge il suo valore di forza, chi fa di più vince e sottrae punti vita all’avversario pari alla differenza fra i due valori ottenuti. Il combattimento continua finché rimane solo un contendente con ancora Punti Vita rimanenti (il vincitore… indovinate chi deve essere per continuare l’avventura).

Molto è demandato alla narrazione, e alle scelte fatte nei paragrafi, quindi non sarà solo con i combattimenti che si perderanno punti vita: non riposare, non bere/mangiare, compiere imprudenze, dare fiducia alle persone sbagliate, bere cose che non dovreste bere, voltare le spalle a personaggi poco raccomandabili e via dicendo. A volte basta poco per ritrovarsi a dover rifare la scheda.

Prete Gianni ha anche un “Potere di conversione” che può usare in certe situazioni per cavarsi d’impiccio, soprattutto per evitare combattimenti troppo impegnativi ma con die limitazioni: tale carisma può essere usato solo una volta per avventura e solo su creature umanoidi e intelligenti (quindi niente spettri o mostri).

CONCLUSIONI

A volte le apparenze… ingannano!

La Fortezza di Alamut è veramente un’avventura vecchio stile, di quelle che se non stai attento ti fanno finire la lettura già ai primi paragrafi.

Il sistema di gioco è veramente semplice e non vengono richieste molte prove da superare oltre al combattimento e alle scelte da fare nei paragrafi.

la mortalità è ovviamente molto alta e se non sei il “re delle scelte giuste” ti puoi ritrovare a dover ricominciare l’avventura più volte. Ma come dico sempre, l’esperienza insegna se coadiuvata da una buona dose di pazienza.

A volte il dover ricominciare magari dopo essere arrivati ad un punto piuttosto avanti dell’avventura può risultare un po’ scoraggiante, ma bisogna tener presente che non si tratta di un gioco di ruolo vero e proprio, piuttosto di un “romanzo interattivo” la cui trama necessita, da parte nostra, a volte di interventi di destrezza (lancio di dadi) e a volte di semplice scelta per imboccare una trama differente.

Nonostante la mortalità alta, le descrizioni un po’ scarne e le “ghigliottinate” improvvise, questo libro mi ha regalato momenti di avventura e atmosfere vecchio stile, una storia alla Mille e una Notte incastonata in un contesto storico, e lo ritengo un prodotto veramente valido e accattivante nel panorama così vasto dei Libro game.

Naturalmente ogni singolo libro, riveduto, corretto e con parti inedite, può essere letto separatamente oppure come parte integrante dello straordinario viaggio di Prete Gianni.

Se vi ho incuriositi e volete acquistarne una copia, MagicMerchant ne ha ancora disponibili [qui].


LA CASA EDITRICE – MS EDIZIONI

MS Edizioni è il marchio editoriale di Magic Store Srl, che con oltre 20 anni di esperienza nella distribuzione dei giochi di carte collezionabili, giochi da tavolo di ruolo e accessori, è il partner di riferimento per i principali editori Europei nel capo dei giochi. Partita con l’intenzione di soddisfare le esigenze dei giocatori più esperti proponendo titoli specializzati di grande richiamo, questa casa editrice ha poi ampliato l’offerta con titoli pensati per tutta la famiglia, colorati e semplici da giocare. Supporta la diffusione dei suoi giochi con attività promozionali nelle principali fiere in Italia e organizza eventi per i giocatori amanti delle sfide e negozi che vogliono essere il punto di riferimento per tutti gli appassionati.

L’AUTORE – DOUG HEADLINE

Pseudonimo di Tristan Jean Manchette, è figlio di Jean-Patrick Manchette, uno degli autori più influenti del thriller francese. Grazie al padre riesce ad entrare nel mondo della carta stampata scrivendo per il settimanale Charlie Hebdo e tra il 1984 e il 1986 viene nominato consulente di direzione del gruppo editoriale Hachette. In quel periodo crea la raccolta di romanzi interattivi Maitre du jeu di cui fa parte anche la collana La Saga du Preètre Jean, scritta a quattro mani assieme all’amico Dominique Monrocq. Dough Headline è uno dei principali traduttori in lingua francese di Conan il Barbaro e di Valerio Evangelisti; ha lavorato anche sui fumetti di Batman e Watchmen oltre ad essere stato il responsabile dell’adattamento dello storico film fantasy Dark Crystal.


Luca "il ludografico"

Il Ludografico (all'anagrafe Luca Canese) è un graphic designer e modellista, con una passione smodata per i giochi da tavolo, i libri, la storia antica, i boschi, gli orsi, gli unicorni, i giochi di Ryan Laukat, le opere di Paolo Chiari e i libri pop-up di Robert Sabuda. Scrive articoli bizzarri su vari aspetti del mondo dei GdT, realizza recensioni grafiche (le Ludografiche) dei giochi che ha provato, crea giochi sotto l'egida della LuxLu GD (con il suo collega Luigi Maini), lavora come grafico freelance per le aziende e agenzie, collabora con lo studio Labmasu come progettista di organizers per giochi da tavolo e, in passato, con la 4Grounds per la progettazione di navi di legno. E trova pure il tempo per giocare e badare alla sua casa. Consumato (e a volte scostumato) master e giocatore di GdR, passa da Eberron agli oscuri miti lovecraftiani con nonchalance, mentre la sua casa è invasa (oltre che da libri fantasy, di illustrazioni, di storia, Funko Pop e altre cose strane) da miniature dipinte e non dei più svariati giochi.

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