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L’aedo: Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. – S.O.S. – Season 2 finale

Il finale di Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. non sono due episodi messi uno dietro l’altro. Il finale di MAOS è un film d’azione in piena regola.

Due parole per inaugurare questa rubrica, l’aedo nell’antica Grecia era il cantore professionista, io non so cantare ma spero di potervi raccontare i finali di stagione o di serie e oggi inizio con dei fuochi artificiali tipo quelli di Gandalf.

Va da sé che ci saranno spoiler, ma io lo dico lo stesso.

Questo finale è composto da due episodi “back to back”, Jeffrey Bell ha scritto il primo, mentre il secondo è stato scritto a quattro mani da Jed Whedon e Maurissa Tancharoen.

Maurissa e Jed alla ricerca di ispirazione
Maurissa e Jed alla ricerca di ispirazione

La cancellazione era dietro l’angolo e mi stupisco ancora adesso che non sia avvenuta. I rating mostrano che un sacco di gente ha persino smesso di guardare il finale a metà, dirò solo: “mah”.

Si preannunciava un finale col botto: Jiaying aveva fatto fuori Adama Gonzales, Ward e l’Agente 33 avevano catturato Bobbi, Mack se ne stava andando e la leadership di Coulson era messa in dubbio da quelli che avrebbero dovuto essere i suoi consiglieri.

La scenetta di Hunter e Fitz, con il secondo che finisce le frasi del primo ci fa capire quanto sia cambiato Fitz dall’inizio della prima stagione. La balbuzie alla Sigmund Baginov e la sua incertezza non appartengono più all’agente dello S.H.I.E.L.D. Leopold Fitz.

Il piano di Jiaying di portare la guerra allo S.H.I.E.L.D. passa per l’inganno, i suoi inumani più fidati, tra cui Gordon, l’aiutano a bombardare le loro stesse case con un Quinjet e il gioco è fatto. Skye si batte con May e la sconfigge grazie ai suoi poteri. Scopriamo inoltre che Jiaying, per rimanere giovane e in salute risucchia l’energia vitale dalle persone, uccidendole. Every magic comes with a price, direbbe Rumplestiltskin.

Skye, incerta, va a parlare con Raina e questa profetizza che sarà Skye a guidare gli inumani, non lei, né Jiaying. Quando quest’ultima si confronta con lei in segreto, Raina le spiega che ha ormai accettato il suo destino: lei non sarà mai un condottiero, bensì un angelo, un araldo della luce che rivelerà la vera natura di Jiaying agli altri. La donna non può permetterlo e uccide Raina, senza avvedersi che Skye stava arrivando. Raina ancora una volta aveva visto il futuro e, con la sua morte, mette in luce la falsità di Jiaying. La sua morte chiude un’evoluzione notevole del personaggio.

Forse è un po’ forzato ma Lucifero viene cacciato dal paradiso perché vuole vedere il volto di Dio, Raina entra nelle Nebbie per realizzare il proprio destino e si sente tradita, non ha ottenuto ciò che voleva e precipita in un inferno. Raina si definisce poi un angelo portatore di luce, in latino lucifero. Meglio morire all’inferno che servire in paradiso, avrà pensato, e così avviene: Raina affronta la morte alle sue condizioni e così facendo ha la certezza di fare la differenza e realizzare la propria visione e il proprio destino.

Fitz, Coulson e Simmons
Fitz, Coulson e Simmons

Compreso che Jiaying aveva un piano segreto, appare chiaro che Cal non si è consegnato allo S.H.I.E.L.D. per caso, le tre fialette che aveva bevuto contenevano un siero per ottenere la superforza e, pur sapendolo, Coulson & co. riescono a farsi devastare la base prima che il Direttore dimostri a tutti che non ha ottenuto quella carica per caso. Spiegare a Cal in modalità Hulk che il vero mostro è la moglie e non lui è un modo per raccontare allo spettatore che finora ha sempre capito male. Tutte le malefatte di Cal sono state volte a fare felice Jiaying, la distruzione di un intero villaggio è avvenuta per fornire alla donna l’energia vitale dei suoi abitanti. Cal, è diventato un mostro a causa sua.

Intanto sulla nave Mack vede gli intrusi ma si guarda bene dal suonare l’allarme, perché non diventi un pezzo grosso dello S.H.I.E.L.D. se non fai delle cose senza senso. Di buono c’è che, liberata Skye da Gordon e gli altri, le dà un computer e ci ricorda come la ragazza è arrivata nel team di Coulson.

Kara e Grant torturano Bobbi per estorcerle una confessione: è colpa sua se l’Agente 33 è caduta nelle mani dell’Hydra. Non riuscendo nel loro intento allestiscono una trappola per uccidere Hunter davanti agli occhi di Bobbi, ma non tutto va secondo i loro piani: Grant uccide Kara, credendola May (vedi a giocare con le maschere cosa succede?) e Bobbi si prende una pallottola che rischia di ucciderla per salvare Hunter. Mentre avevo capito che Bobbi avrebbe fatto quella mossa con la sedia, non mi aspettavo proprio la scena di Grant e Kara.

Maya Stojan e Ming-Na WenSiamo arrivati alla resa dei conti, lo S.H.I.E.L.D. deve riprendersi la portaerei e, conoscendo lo stile di Whedon, era più che lecito aspettarsi che qualcuno non sarebbe tornato. Per non farci capire cosa avessero in mente, gli autori hanno messo sul tavolo: May che chiama l’ex marito, Fitz-Simmons che si riavvicinano e Jemma addirittura lascia intendere che corrisponda i sentimenti di Leo, Cal che è pronto a qualsiasi cosa pur di difendere la figlia, Mack che difende la cassa dei cristalli terrigeni da solo.

Il campanello per me è stato Fitz-Simmons, ho pensato subito: “Guarda che ho già visto le tue serie, Whedon, non mi freghi più”.

Si picchiano un po’ tutti, “we’re not bad, we’re mislead”, Lincoln si unisce all’allegra combriccola e gli inumani sono messi quasi tutti al tappeto.

Chloe Bennet e l'ascia
Chloe Bennet e l’ascia

Per salvare gli altri Coulson fa una mossa tipo Mila Hazuki e afferra un cristallo prima che cada, evitando che gli altri diventino statue, ma non salva la mano, che diventa di pietra e Mack, prima che l’infezione si diffonda, usa quell’ascia da pompiere che si brandiva inutilmente da un’ora colpendo con senso l’obiettivo per la prima volta. Amputazione d’urgenza riuscita. Preciso come Darth Vader. A proposito, nella prossima stagione quando ne parleranno ci sarà un riferimento a Luke Skywalker, ci scommettiamo?

Jiaying nella sua follia cerca di uccidere Skye, che scaraventa il Quinjet con una cassa di cristalli nell’oceano, Cal riesce a impedire che la moglie uccida Skye e che Skye usi i suoi poteri per difendersi. Non vuole che la figlia viva con il dolore di aver ucciso la madre, è lui stesso a farlo. Cal ha vissuto per lei, ucciso per lei… fino a uccidere lei.

Dichen Lachman, Kyle MacLachlan, Chloe Bennet
Dichen Lachman, Kyle MacLachlan, Chloe Bennet

Fine?

Non ancora, lo S.H.I.E.L.D. è di nuovo in piedi, Mack è a capo degli artefatti, Hunter e Bobbi si riavvicinano, May si prende una vacanza (tra l’altro il numero del suo armadietto è 33, un caso? Io non credo.) e Cal ci fa capire che sta per finire nel Frigo, ma Skye promette di andare a trovarlo di tanto in tanto. Il ciclo di Cal si è chiuso, si è finalmente riunito con la figlia, i due si abbracciano con le lacrime agli occhi e Cal viene portato via.

Si rivedranno tempo dopo, Cal è ora un veterinario, che fa i complimenti a Daisy per il nome e le dice che ha appena aperto l’ambulatorio, ma sarà un posto magico. Non ricorda più nulla: il programma TAHITI ha regalato a Cal una nuova vita, Skye si allontana, sale con Coulson su Lola ma da quella che sarebbe la parte sbagliata. Coulson non ha un braccio ed è Skye a guidare Lola, chissà cosa ne pensa Mack!

Intanto Ward scopre con disappunto che non è cresciuta un’altra testa, l’Hydra è stata messa K.O. e decide di diventare lui stesso il capo di una nuova Hydra.

Fine?

No, ancora due cose:

  • Nel Quinjet che Skye ha fatto finire sott’acqua c’era una cassa di cristalli, il cui contenuto si è diffuso nell’acqua, ha contaminato i pesci, che sono stati pescati e trasformati in meravigliose pastiglie di olio di pesce. Fossi in voi me ne terrei alla larga.
  • Fitz riesce finalmente a chiedere a Simmons di uscire a cena con lei, goffamente si appoggia alla scatola del gigantesco artefatto Kree, il monolito solidoliquido e zaaac, appena Leo se ne va Simmons viene inghiottita dall’artefatto. Titoli di coda. Ripeto: famiglia Whedon, non mi fregate più, me lo aspettavo.

Un finale coi fiocchi, un film d’azione senza quei buchi narrativi o scene completamente improbabili (samurai in moto sui tetti, per dirne una), un finale di quelli che ti fa venir voglia di vedere subito la stagione successiva. Bravi.