L’aedo: The Flash – Fast Enough – Season 1 finale
C’era così tanta carne al fuoco che sembrava il finale della seconda stagione, invece è solo che gli autori sono stati bravi.
Seguono spoiler a raffica, chiaramente.
Eravamo rimasti a Oliver, Firestorm e The Flash che fanno comunella e mettono K.O. Harrison Wells, alias Eobard Thawne, che troviamo nella prigione per metaumani all’interno dell’acceleratore. Barry osserva Thawne al di là del vetro. Vuole sapere perché quell’uomo ha ucciso sua madre e la risposta è inequivocabile: “Perché ti odio”. L’odio che Eobard Thawne nutriva per Flash nel futuro era tale da spingerlo a tornare nel passato per ucciderlo prima che nascesse.
Se qualcuno se lo sta chiedendo: no, non si è ritrovato nudo in una sfera di luce all’arrivo nel passato.
Chiaramente dal futuro torna indietro anche un tale Kyle… no, faccio di nuovo confusione (a proposito, lo sapevate? La Nike ha ricreato le Nike Vandals che indossava Kyle Reese in Terminator appositamente per le riprese di Terminator Genisys).
Allora, anche il Flash del futuro (d’ora in poi F-Flash) torna indietro nel tempo e impedisce a Thawne di uccidere se stesso da bambino. Thawne pensa allora che un trauma possa evitare che Barry diventi Flash, allora pugnala Nora, la madre, già che è lì. Avendo però perso l’abilità di ritornare al futuro ha bisogno di un aiuto: non bastano 1,21 gigowatt, serve una persona in grado di superare la velocità di Mach 2.
Ovvero The Flash.
La proposta di Thawne è semplice: darà a Barry il modo di salvare la madre e impedire che il padre vada in prigione, a patto che lo aiuti a ritornare al futuro.
A questo punto occorre fare una pausa. Ci parlano di possibilità di creare universi paralleli cambiando il passato, ma poi ci spiegano esattamente il contrario. Si parla di effetto Polaroid di Marty: se si altera il passato si modifica la nostra storia e, di conseguenza, chi siamo. Ma su questo tornerò dopo.
Accettare o non accettare? Scopriamo che se durante l’esperimento per aprire il wormhole verso il passato qualcosa andasse storto o se Barry non fosse sufficientemente veloce (si veda “Fast Enough” del titolo) si creerebbe un buco nero che inghiottirebbe il pianeta.
Contrari: professor Stein, Cisco, padre di Barry. Quest’ultimo gli dice che esiste un ordine naturale delle cose e che nulla accade per caso. Chiacchierano tranquillamente della sua identità segreta in prigione, certi che nessuno stia ascoltando la loro conversazione. Grande idea.
Favorevoli: Joe, Iris. Barry le dice che forse non le ha mai detto ciò che provava per lei perché avevano vissuto troppo vicini, cambiando il passato magari ora sarebbero insieme. Sì, certo… torna indietro e spera che poi ti voglia cantare “I think I wanna Barry you” di Bruno Mars.
Barry chiede a Cisco di creare una macchina del tempo per far tornare nel futuro Thawne, che rivela a Cisco che le visioni del futuro che ha sono dovute agli effetti dell’esplosione dell’Acceleratore. Ora Cisco può vedere le vibrazioni dell’universo. Benvenuto tra i metaumani, Cisco, nel pacchetto c’è anche un personaggio spostato che ti vede come un figlio.
Il personaggio DC a cui fa riferimento Cisco Ramon è “Vibe” (in originale Cisco Ramon, in italiano Paco Ramone, le meraviglie della traduzione italiana colpiscono ancora).
Barry sarà sfortunato, ma in questo episodio vediamo come la morte della madre gli abbia regalato un secondo padre. Sia Joe che Henry, il suo padre biologico, non desiderano altro che il suo bene, mettendo il proprio in secondo piano, cosa che li porta a consigliargli le due cose opposte. Cisco non ha un gran rapporto coi genitori e il “padre adottivo” lo ha ucciso in una linea temporale resettata, benché quest’ultimo possa sembrare più fortunato forse non è proprio così.
Stein spiega a un Eddie convinto della propria inutilità che le possibilità che Thawne incontrasse un antenato tornando indietro nel tempo sono risibili, è una coincidenza e non c’è una scienza delle coincidenze. Eddie è un’anomalia, il suo futuro non è ancora scritto. Qui mi sarei aspettato un “No fate but what we make”, “Il destino non esiste, l’unico destino è quello che ci creiamo”, come ci dice Sarah Connor.
Dato che finora abbiamo visto come le azioni del passato modifichino il futuro, il discorso di Stein è molto sensato. Su con il morale, Eddie!
Eddie pare aver reagito bene al discorso di Stein: se una coincidenza ha portato Eobard Thawne, è un’altra coincidenza ad avergli fatto incontrare Iris. All’urlo di “screw the future” i due cenano insieme.
Il mondo sta forse per finire, allora già che ci siamo sposiamoci. Caitlin e Ronald convolano a nozze davanti agli S.T.A.R. labs, Stein è l’officiante. Chi meglio di lui è in grado di parlare della fusione di due vite in una o di “dolce metà”?
Caitlin Snow nel mondo DC è il nome di Killer Frost. Solo una coincidenza? Io non credo e, tra due righe, non ci crederete nemmeno voi.
Ci avviciniamo al momento cruciale, Barry è pronto a partire. Thawne gli dice di ricordare quella notte per trovare il punto giusto nello spaziotempo. Nel farlo abbiamo alcune visioni molto interessanti.
Ed eccoci nel passato, la lotta tra F-Flash e Reverse Flash è in atto, una volta arrivato però F-Flash prima di salvare Barry da piccolo si volta verso Barry adulto, sa che è lì (certo, è tornato dal futuro) e gli fa cenno di no con la testa. Barry decide quindi di seguire il consiglio di F-Flash, non salva la madre ma, mentre sta morendo, si rivela a lei e ha modo di fare ciò che non aveva mai potuto fare: dirle addio.
Agli S.T.A.R. labs intanto Thawne sale sulla macchina del tempo di Cisco dicendo “Rip Hunter ne sarebbe colpito”, strizzando così l’occhiolino agli spettatori e ricordando loro che sta per arrivare “Legends of Tomorrow” (e non sarà l’unico cenno della puntata). Mentre la macchina sta per entrare nel wormhole Barry torna e, con il superpugno distrugge la macchina. Il wormhole viene chiuso prima del limite del minuto e cinquantadue secondi e tutti vissero felici e contenti.
No, non proprio.
Thawne, comprendendo che Barry non ha salvato la madre, gli dice che avrebbe potuto avere tutto ciò che voleva ma Barry replica con un “ce l’ho già”.
Seguono botte da orbi ad alta velocità, con Barry che soccombe alla furia di Thawne, che uccide Barry.
No, scherzavo, perché quando sta per ucciderlo si sente uno sparo. Qualcuno ha sparato a Thawne. Solo non il Thawne che pensavamo. Eddie ha deciso che tutto sommato lui può essere un eroe e che ha il controllo del suo futuro, decide quindi di togliersi la vita. No fate, but what we make.
Eddie Thawne, antenato di Eobard Thawne non esiste più, di conseguenza l’uomo venuto dal futuro non può che dissolversi.
Ma se non è mai esistito nel futuro non può essere nemmeno tornato indietro nel tempo a uccidere la madre di Barry e Harrison Wells… fermi tutti, mi manca un passaggio.
Se seguiamo la teoria delle linee temporali parallele tornare indietro nel tempo per salvare la madre di Barry avrebbe semplicemente generato un’altra linea temporale. In quella “classica” la madre di Barry muore, in quella così creata (e in cui rimane bloccato Flash) la madre non muore e Barry cresce coi genitori naturali.
Se seguiamo la stessa teoria con Thawne esiste la linea temporale da cui viene ThawneReverse Flash e ne esiste un’altra, creata con la morte di Eddie, in cui non esisterà.
Dato che alterare il passato altera il presente invece stiamo seguendo la teoria della Polaroid (lo dimostra anche il fatto che Gideon viene costantemente interpellato per controllare se il futuro è cambiato) e se Eobard Thawne non è mai esistito non può essere tornato indietro nel tempo a uccidere Barry, Nora, Wells, ecc.
Il modo per uscirne con senso era eliminare il personaggio di Thawne nel presente, senza creare un paradosso utile solo a togliere di mezzo Eddie e lasciar spazio alla coppia BarryIris. (Incredibilmente su Tumblr il tag “barris” non porta a milioni di foto dei due).
Insomma, sarò io a non aver capito o qualcosa non torna in questa teoria dei viaggi nel tempo.
Prima della scena finale facciamo una pausa per la fiera degli omaggi e delle citazioni.
- Cisco definisce “dottor Male” Eobard Thawne, in riferimento al personaggio nemico di Austin Powers.
- Cisco chiede a Thawne di come fa ad avere il costume nascosto in un anello, riferimento alla tecnica usata nei fumetti.
- Stein, se l’esperimento riesce, vuole reagire esclamando “Eureka” o “Excelsior”. La prima (“ho trovato” in greco) è una citazione di Archimede, ma è la seconda che ci interessa di più: Stan Lee ha usato questa parola come esclamazione dagli anni ’60
“Excelsior! is an exclamation meaning “Upward and Onward to Greater Glory!” But I usually don’t have room for the exclamation point
— Stan Lee (@TheRealStanLee) April 23, 2011
Gli autori omaggiano Stan Lee, che negli anni 2000 aveva rilanciato per DC alcuni personaggi, tra cui proprio The Flash.
- 1’52” per chiudere il wormhole, 52 è un probabile riferimento a The New 52, iniziativa di rilancio dei personaggi DC, numero che rappresenta anche gli universi alternativi della DC e il fatto che la serie usciva settimanalmente ed è durata un anno.
- Cisco riassume gli effetti dell’apertura di un buco nero in “So long and thanks for all the fish”, “Addio e grazie per tutto il pesce”.
- Quando Barry sta per partire con l’esperimento, Cisco gli fa l’in bocca al lupo dicendogli “May the Speed Force be with you”. Probabilmente l’alternativa era “Run, Barry, Run”, ma Forrest Gump è molto meno geek.
- Quando Thawne sta per tornare nel futuro arriva dal wormhole non un fez ma un elmetto alato, appartiene a Jay Garrick, il Flash originale, comparso nel 1940. Già nella puntata 1×06 avevamo intravisto un birrificio chiamato “Garrick’s Wharf” (Il molo di Garrick) ma questo oggetto ci fa capire che il wormhole è legato a un altro universo, un altro pezzo del Multiverso DC.
Tornando a noi… Iris è affranta, ma il problema più impellente è il wormhole, si è riaperto e sta generando il buco nero che credevamo di aver evitato.
Tutta la popolazione di Central City rivolge lo sguardo al cielo, tra queste persone vediamo per un attimo Ciara Renee, l’attrice che interpreterà Hawkgirl in Legends of Tomorrow, seconda strizzatina d’occhio.
Ma cosa è un buco nero? È come un tornado a rovescio, così Barry sfida le leggi della fisica per smorzare l’energia del buco nero e finisce per svolazzargli intorno come faceva Superman nel 1978.
Barry vola, vola, vola… e puff, compare il logo di The Flash, ci vediamo l’anno prossimo (teaser della seconda stagione, in fondo). Fine.
Dal finale si evince che Flash è un eroe molto diverso da Arrow, non vince con la forza bruta (ha bisogno di Oliver e Firestorm per battere Reverse Flash) ma sa vincere la tentazione del tornaconto personale, mette la sua missione di salvare il prossimo prima di tutto. Cerca consigli per tutto l’episodio ma alla fine decide da solo e per il meglio, ecco la forza dell’eroe Flash.
Il finale lascia tutto aperto per la seconda stagione, per non ci vedo niente di male, il rinnovo era garantito, i piani per il Multiverso DC sono già in moto… direi che si sono comportati bene, salvo il casino spaziotemporale. Non credo si possa essere insoddisfatti.
Come promesso ecco il teaser della seconda stagione. Utilissimo…
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