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Cowabunga!

Il pilota: Zoo

Il pilota: Zoo

Tratta dal libro di James Patterson e Michael Ledwidge, Zoo è iniziata ieri su CBS. Un thriller fantascientifico ambientato ai giorni nostri. Pronti con gli spoiler? Ecco la mia recensione del pilot.

Per secoli il genere umano è stato la specie dominante. Abbiamo addomesticato animali, li abbiamo chiusi in gabbia, uccisi per sport… Ma cosa succederebbe se, su scala planetaria, gli animali decidessero che la misura è colma? E se decidessero di contrattaccare?

Inquietante, non trovate?

La storia del pilot si divide tra Los Angeles e il Botswana, nello stato africano facciamo la conoscenza di Abraham (Nonso Anozie, per memorizzare il nome basta pensare “Nonso come si chiami”, comunque è quello che Daenerys ha chiuso nella cassaforte, per capirsi), che va a svegliare Jackson Oz (James Wolk, Zach Cropper in The Crazy Ones e Bob Benson in Mad Men), i due fanno fare safari fotografici ai turisti. Il figlio di Abraham guarda dei video sul computer, una persona parla della possibile capacità degli animali di prevedere eventi catastrofici e dell’ignoranza dell’uomo. “Siamo troppo ignoranti, privi della volontà di riconoscerlo, in grado di ignorare persino la pupilla che sfida”. Questa persona non è altri che il padre di Jackson, uscito di senno e morto suicida.

Jackson non ama i cacciatori, quando ne vede uno (Brian Tee, Liu Kang in Mortal Kombat Legacy) che sta per sparare a un Rinoceronte, mette in fuga l’animale, anche se l’altro ha il permesso di caccia: legale non è sinonimo di giusto. I due stanno per venire alle mani ma Abraham interviene, intimorendo la guida del cacciatore. Sarà un personaggio importante? Se non lo faranno mangiare da un leone forse lo scopriremo.

Ci trasferiamo a Los Angeles, due uomini con una eleganza senza pari orinano in un vicolo, vengono colti sul fatto da due leoni, che li sbranano.

La pipì si fa in bagno, capito?

Sigla.

Laggiù sta succedendo qualcosa di brutto...
Laggiù sta succedendo qualcosa di brutto…

Un sacco di zoom su musi di svariati animali e torniamo a L.A. dove una giornalista, Jamie (Kristen Connolly, Lena in The Whispers e Christina Gallagher in House of Cards), indaga sulla causa della furia dei leoni: scappati dallo zoo dopo aver sbranato il loro custode. Ritiene si tratti del cibo, fornito dalla Reiden, ditta che attacca apertamente sul suo blog personale. Peccato che il proprietario del giornale e della Reiden coincidano, Jamie perde quindi il lavoro. Se avete visto la puntata e vi chiedete cosa significhi “Pettifoggery” sappiate che vuol dire “cavillosità, causa legale di poca importanza”.

Torniamo in Botswana, Abraham e Jackson si recano presso un altro campo, la radio è guasta e non ricevono notizie da un paio di giorni. Arrivati alla struttura la trovano deserta, c’è una provvidenziale videocamera che ha registrato alcune immagini ma si evince solo che c’è stato un gran parapiglia e si sentono dei ruggiti. Attorno al campo si vedono le orme di un leone.

Allontanatisi con un fuoristrada, i due notano uno dei pulmini del campo abbandonato nella savana, fucili in pugno si avvicinano per verificare cosa sia successo.

Zoo Abe e Jackson
Abe e Jackson

Attenti alla frase di Abraham: “Resta qui e coprimi”, che in lingua locale significa: “Ora vado lì da solo, così mi sbranano”.

Dall’erba emerge Chloe una parigina in viaggio di nozze… da sola (il quasi-marito la tradiva e lei l’ha mandato a quel paese), è in stato di shock. Un leone si avvicina, Jackson prova ad avvertire Abraham ma, stranamente non ci riesce. Fortunatamente non ci fanno vedere la scena che avviene all’interno del mezzo quando il leone entra.

Intorno a Jackson e Chloe, si avvicinano in formazione altri quattro leoni, i due fuggono a gambe levate, perdendo persino il fucile, salgono sul mezzo e non possono nemmeno recuperare il cadavere di Abraham.

La ragazza racconta che i leoni hanno sbranato tutta la sua spedizione. Se gliel’avessero fatto dire in francese (Il les a tués tous) ogni fan di Lost sarebbe andato in brodo di giuggiole, ma così non è successo, accontentatevi del fatto che ci abbia pensato io.

Mentre tornano verso il campo abbandonato si rompe il fuoristrada, uno dei leoni ha rotto il radiatore. “Clever boy”, mi verrebbe da dire, ma questo non è Jurassic Park. Se poi mi dite come hanno fatto a spaccarlo con una zampata ve ne sono grato, per il momento farò finta di niente. Nonostante Chloe sia alquanto recalcitrante, alla fine si convince a colmare la distanza che li separa dalla struttura a piedi.

 Jackson e Chloe
Jackson e Chloe

Cinque maschi che cacciano insieme è una cosa veramente inusuale, di norma al massimo sono due i maschi in un branco, con leonessa e prole, comunque ora saranno sazi, quindi non cacceranno più per oggi, spiega Jackson. Mentre camminano sul ciglio di un ripido pendio ecco, infatti, arrivare i leoni. (…)

Prima di rovinare giù per il pendio cercando di rimanere vivi, i due si sono trovati a un passo dalle fiere e Jackson ha guardato negli occhi il capobranco, notando uno sguardo sprezzante.

Ecco la rivelazione. “La pupilla che sfida” non è una studentessa insolente (Jackson, per i Signori di Kobol, come ti è venuto in mente che si trattasse di una studentessa?) ma è l’occhiata dell’animale, forse il padre non era poi del tutto fuori di senno!

Nota: “pupil” è effettivamente più ambiguo, dato che la parola inglese significa anche “studente”, resta il fatto che stavamo parlando di animali e l’unica accezione sensata era “pupilla”.

La caduta che avrebbe dovuto quantomeno causare fratture scomposte a gogo si rivela una discesa di uno scivolo: i due sono belli pimpanti e riescono a tornare al campo deserto.

La struttura è ancora vuota e abbiamo quella sensazione da hall del centro visitatori di Jurassic Park, ci si aspetta che arrivino i velociraptor (o, in questo caso, i leoni) da un momento all’altro. Jackson chiede aiuto via radio e l’aiuto arriva sotto forma di polizia, che lo arresta per aver ostacolato l’attività del cacciatore, impedendogli di andare ad avvisare gli altri nel campo principale. Immagino non vi sarà difficile immaginare chi si sta avvicinando di soppiatto al campo, dove il figlio di Abraham continua a guardare i video del padre di Jackson. Indizio: fanno GROAR.

Zoo leone
Questo animale fa groar

Licenziamento o meno Jamie cerca ancora informazioni sui leoni e, confrontandosi con il direttore dello zoo, scopre che nel quartiere qualcuno ha rapito tutti i gatti.

La donna si reca quindi allo zoo in cerca del veterinario che sta indagando sul comportamento dei due leoni, abbattuti dalla polizia. Il veterinario, Mitch Morgan (Billy Burke, Miles Matheson in Revolution e Gary Matheson in 24) non ama gli umani, o meglio, gli piacciono, a condizione che non si trovino accanto a lui. Un po’ come me con gli animali! Mitch dice a Jamie che non è il cibo ad aver causato quel comportamento, la sua teoria è sbagliata. Quando è quasi convinta di avere torto e considera l’idea di chiudere il blog per riavere il lavoro, la chiama Mitch: ha trovato i gatti scomparsi. È notte fonda, il veterinario la conduce in un campo scuola che aprirà l’indomani, i gatti sono tutti nascosti su un albero. Cosa ci fanno tutti quei gatti su un albero? Probabilmente la risposta è la stessa se ci domandiamo “Cosa ci fanno cinque leoni in branco?”. Io rimarcherei che ho sempre detto che i gatti non sono affatto così amichevoli come sembra, questa è la dimostrazione che avevo ragione e quello che mi sta guardando sornione in questo istante dal divano potrebbe avere intenzione di uccidermi nel sonno.

Jamie e Mitch
Jamie e Mitch

Facciamo ancora un salto veloce in Botswana: un leone trascina su un albero una preda, è Abraham, che apre gli occhi. Ma va? Ragazzi miei, la regola “se non si è visto probabilmente non è successo” oramai l’abbiamo imparata!

In definitiva, anche se ci sono alcune cose inverosimili, a Zoo penso si possa dare una possibilità, il pilot fila via senza troppi intoppi e la storia è carina, anche se i personaggi sono ancora un po’ piattini. L’unico problema è l’aspettativa che avete. Pensate di vedere una scena che vi rimarrà per sempre impressa in testa? (Mi sto sforzando di non farlo ma citerò ancora una volta Jurassic Park e la scena della cucina coi raptor) Ecco, no, non la troverete. Non ci sono scene che causano ansia in questa serie, nonostante il tema e, forse, le intenzioni.

Vediamo come andrà avanti.

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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