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L’intervista: Enrico Mario Ottolini e Privateers su Kickstarter

L’intervista: Enrico Mario Ottolini e Privateers su Kickstarter

Pirati e giochi da tavolo, un connubio che non può non far venire l’acquolina in bocca. Su Kickstarter ho adocchiato un progetto italiano e oggi parliamo con Enrico Mario Ottolini, l’autore di Privateers! The Golden Decade.

Gp: Ciao Enrico, benvenuto su Geek.pizza, presentati in una riga!

EMO: Giocare ti mantiene giovane, chi è che vuole invecchiare? Giocare non bastava più quindi mi sono messo direttamente a creare giochi.

Privateers The Golden Decade scatolaGp: Sei l’autore di Privateers! The Golden Decade, raccontaci qualcosa di questo gioco, sono nate prima le meccaniche o l’ambientazione?

EMO: Indubbiamente prima l’ambientazione con la mia passione per il mondo dei pirati, nel processo di creazione prima ho voluto mettere tutto quello che avrei voluto vedere nel gioco di pirati definitivo, poi ho cominciato a modellare il risultato per ottenere un prodotto godibile ed equilibrato. Sono convinto che partire dall’ambientazione contribuisca a trasmettere ai giocatori il sentimento dell’autore in termini di immersione nell’atmosfera desiderata.

Gp: 32 pagine di regolamento possono far pensare a un cinghiale, ma mi hai detto che invece si colloca a metà strada tra Black Fleet e Corsari dei Caraibi (Merchants and Marauders). Vuoi parlarcene?

EMO: Ti stupirò, la spiegazione di come si gioca sono solamente 7 pagine, il resto sono una dettagliata spiegazione dei componenti del gioco raccontati anche tramite una praticissima pirat-o-pedia che organizza i concetti chiave in ordine alfabetico in modo che in caso di dubbio a metà partita non si debba perdere tempo per cercare di ricordarsi dove si trova la regola che si sta cercando, cosa che da giocatore trovo veramente antipatica e che succede troppo spesso con regolamenti impostati male.
Finora abbiamo visto giochi leggeri che prendono in considerazione solo uno o due aspetti del mondo pirata oppure un solo titolo, Merchants and Marauders, che ha voluto ricreare una simulazione troppo dettagliata del mondo pirata che esita in partite macchinose e stancanti.
Privateers! The Golden Decade è unico nel suo genere, copre ogni aspetto della vita pirata in un’esperienza di gioco che dura al massimo 25 minuti a giocatore.
Con Privateers potrete: assaltare navi coloniali, creare vostri covi pirata, navigare su una mappa modulare sempre diversa pianificando rotte veloci ma rischiose o più lente ma sicure, combattere altri pirati, sfidare il kraken e tempeste, salvare naufraghi e scavare tesori, commerciare merci con porti lontani per alti profitti o vendere a breve distanza per quei “pochi maledetti e subito”, diventare corsari con la vostra Lettera di Marca, ripescare dal mare risorse frutto di naufragi.

Privateers The Golden Decade plancia

Gp: Dietro ai numeri stampanti sui componenti del gioco si cela tanta matematica, ci spieghi che procedimenti hai utilizzato?

EMO: L’obiettivo principale è sempre stato quello di creare un gioco che avesse una lunga vita, predisporre componenti modulari come il tabellone o il sistema di missioni è solo parte del processo per ottenere un buon risultato è necessario un bilanciamento estremo di ogni elemento.
Questo risultato è stato ottenuto tramite un processo articolato passato per numerosissimi playtest diretti del mio gruppo di gioco, estensivi playtest effettuati da giocatori esterni, ma soprattutto è frutto di un’accurata analisi matematica che ha tenuto conto di tutte le possibili variabili generate dalle combinazioni dei numeri e dei quantitativi degli elementi di gioco. Un solo esempio, nel gioco ci sono 25 navi diverse (ah, non vi avevo detto che si può anche cambiare nave?) che sono state scelte tra un elenco di un migliaio di navi, tutte queste navi sono state generate incrociando al computer tutti i valori che caratterizzano la nave come movimento base, spazi vele, spazio carico…

Privateers The Golden Decade naveGp: Privateers non è un gioco nuovo, ma hai avviato una campagna su Kickstarter per produrne una versione tutta nuova. Cosa è cambiato da quella originale?

EMO: Sì, possiamo dire che Privateers riprende il concetto base di Predoni dei Mari, un mio gioco pubblicato nel 2013 (prima di Black fleet e dell’espansione con la tempesta e vento di Merchants and Marauders…), le differenze tra i due giochi sono sostanziali ed in poche parole riguardano:

  • Meccanica dei combattimenti completamente rifatta e resa più strategica.
  • Introduzione della modularità anche nel sistema di missioni per un’esperienza di gioco ogni volta unica e irripetibile.
  • Sistema di fine partita che regola meglio la durata.
  • Totale indipendenza dalla lingua (tutti i componenti sono iconografici ed il manuale è disponibile in varie lingue oltre a Italiano e Inglese).
  • Tutti i componenti sono fustellati, per capirci ogni elemento è in materiale di alta qualità del tipo delle tessere di Carcassone (no carte da imbustare).

Gp: Rivelaci qualcosa che i tuoi sostenitori ancora non sanno!

EMO: Per Privateers! The Golden Decade ho sviluppato un interessante concetto di miniature di velieri 3D in plastica, anche questi modulari. Sì, potrai scegliere una forma di poppa, una prua e assemblarle con vele differenti per crearti la tua pedina nave customizzata, nel Kickstarter questo sarà uno stretch goal, ma il concetto mi piace così tanto che le renderò disponibili anche indipendentemente dal gioco base, magari con un sistema di combattimento dedicato…

Gp: Il primo stretch goal riguarda un set di navi famose, a che nomi hai pensato? Io propongo la Walrus del capitano Flint de L’isola del tesoro.

EMO: Ottima scelta ma vorrei mantenere la sorpresa, ti anticipo che ci sarà la Queen’s Anne Revenge di Barbanera.

Gp: Chiudiamo con la domanda classica da queste parti: qual è la tua pizza preferita?

EMO: Oggi ti dirò pizza ai calamari, ma solo come piccola vendetta verso quel dannato Kraken che mi è costato la partita di ieri sera.

Vi lascio, come al solito, con un po’ di riferimenti: la pagina di Privateers su Facebook e la nostra pagina su Facebook da mipiacciare e, soprattutto, la pagina del progetto su Kickstarter perché questo gioco venga pubblicato!

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

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