Play 2016 – Le novità in arrivo: Giochix
Decimo episodio, oggi si parla di Giochix, ma prima il consueto “Previously on novità a Play 2016” con gli altri episodi.
Diverse le novità che presenteranno i ragazzi di Giochix a Modena, andiamo con ordine:
The Vampire, The Elf and The Cthulhu, un gioco di Luca Ricci per 2-4 scrittori della durata di 50’ circa. L’amico Max ne ha scritto su Idee Ludiche, vi rimando alla sua intervista all’autore e a Giochix.
In buona sostanza, ogni giocatore ha un obiettivo segreto e dovrà cercare di “convincere” i colleghi scrittori a realizzare una storia che soddisfi i requisiti dell’obiettivo.
A ogni turno i giocatori si contenderanno delle “carte idea” prenotandole con i propri segnalini penna d’oca e, eventualmente, delle gocce d’inchiostro aggiuntive per rendere più oneroso il furto di questa carta da parte di un avversario. Le carte possono essere usate poi calcolandone il valore (determinato da quali e quante carte ci sono dinnanzi al giocatore) e rallentare gli avversari, ottenere nuove carte o tentare di scrivere una delle quattro parti della storia.
Per sapere di più su questo gioco potete andare sulla pagina del progetto su Giochistarter, che partirà tra pochi giorni.
Vi consiglio di dare un’occhiata, potete scaricare il print and play del gioco e accaparrarvi i segnalini speciali a forma di piuma d’oca. Non potrete acquistare il gioco a Play, ovviamente, ma potrete provarlo con l’autore e decidere se finanziarlo, cosa che cercherò di fare io stesso. Di VEC (questo l’acronimo con cui viene chiamato il gioco), cercheremo di parlare ancora su Geek.pizza prima di Play, tenete gli occhi aperti!
Virus
Un gioco per 1-4 incursori della durata di circa 90 minuti… in tempo reale! Virus in realtà è ancora un titolo provvisorio, visto che sulla pagina del progetto si sta svolgendo una votazione per decidere quello definitivo.
Un gioco che presenta diverse modalità. Si tratta di un solitario, collaborativo, collaborativo col traditore, competitivo… in tempo reale.
Uno spaventoso Virus si sta diffondendo nelle maggiori città del pianeta. Lo hanno chiamato Virus Q. Le persone e gli animali infettati mutano rapidamente, trasformandosi in orribili creature assetate di sangue. E pressoché inarrestabili.
L’unica speranza è individuare il paziente zero e il luogo dove ha avuto origine tutto. Là, forse, si potrà trovare un antidoto e ridare speranza all’umanità morente.
Ma non tutti sono d’accordo. C’è chi vuole approfittare del caos e del terrore per prendere il potere e instaurare una nuova forma di governo, cercando di manovrare e controllare i mostri generati dal virus. Una cura rovinerebbe i loro piani per sempre.
Il virus è stato creato in un laboratorio militare praticamente inaccessibile. Al suo interno, il virus si è diffuso per la prima volta, per un incidente, forse… le creature che adesso lo popolano sono difficili anche soltanto da immaginare
Insomma, Pandemia incontra Zombicide, con un sistema di gioco dove i dadi sono sostituiti da cubi senza simboli, se cadranno sui riquadri giusti potrete usarli per svolgere azioni, attaccare i mostri che vi si pareranno dinnanzi e così via.
Anche questo gioco è ancora ben lungi dall’essere pronto, ma a Play potrete avere un’anteprima. Il gioco non fa per me, preferisco qualcosa dove ho un maggior controllo, ma devo fare all’autore un plauso per l’audacia, perché gli ingredienti sono veramente tanti.
Arriviamo poi ai giochi fatti e finiti che troveremo nell’area Giochix, iniziamo con l’edizione italiana di The King is Dead. Un gioco di piazzamento, maggioranze e carte azione. Da quel che ho potuto vedere non mi è chiaro se possa piacermi, dovrei giocarci per capire quanto controllo abbia in mano il giocatore, di per sé l’idea non sembra malaccio: con le carte in mano è possibile spostare cubetti popolazione sulla plancia, che rappresenta il Regno Unito. A ogni turno viene valutata una delle otto regioni in cui è suddiviso il tabellone, starà ai giocatori modificare il numero di scozzesi, inglesi e gallesi presenti in una data regione, al fine di decidere chi la governerà e ottenere al contempo un cubetto influenza da porre dinnanzi a sé. Alla fine della partita si valuterà quale popolazione ha il controllo di più regioni sulla plancia, il giocatore che controlla più cubetti di quella popolazione sarà il vincitore.
Exoplanets
Di questo gioco avevo già parlato su queste pagine, dato che gli autori mi avevano inviato il print and play in anteprima. A me non era dispiaciuto: anche se l’aleatorietà è un po’ eccesiva per i miei gusti mi piaceva l’ambientazione. Per la descrizione del gioco vi lascio all’articolo, se poi vi avrò incuriosito lo troverete anche nello stand di Giochix assieme a…
Lord of The Ice Garden
Sono riuscito a giocarci solo una volta, ma è un titolo che mi è piaciuto parecchio. Tutt’altro che banale, ci vuole un po’ per digerire il regolamento, ma che regala notevoli soddisfazioni.
Non sto a fare il riassunto del gioco, perché esula dallo scopo dell’articolo, ma Lord of the Ice Garden è un gioco interessante. L’ambientazione è quella dei libri di Jarosław Grzędowicz (se non conoscete il polacco, temo però che non riuscirete a leggerli, non credo esistano nemmeno in inglese) e si tratta di un gioco strategico, asimmetrico di maggioranze e piazzamento lavoratori per 1-4 scienziati della durata di 90 minuti stando a BGG, ma secondo me ci vuole un po’ di più.
Cercherò di fare il TeOoh della situazione e dare “la minutissima”. I giocatori determinano l’ordine di gioco in funzione di quanti punti azione sono disposti a sacrificare. Questi punti serviranno a prenotare le azioni disponibili e, una volta che tutti l’avranno fatto, queste verranno risolte in un ordine preciso. Svolte le azioni è il momento di determinare le maggioranze sulle regioni della mappa e raccogliere le risorse per il turno successivo.
Il fatto che ogni giocatore possieda un proprio obiettivo personale dato dal personaggio che si controlla ma che siano tutti apparentemente bilanciati è molto interessante e il fatto che esista anche una versione più avanzata del gioco lo rende ancora più longevo. Ah, non l’ho detto, ma ci sono delle miniature bellissime, diverse per ogni giocatore.
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