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Verso Play 2017: CosplaYou

Verso Play 2017: CosplaYou

Quattordicesimo appuntamento con le nostre anteprime al Play di quest’anno: stavolta è Cosplayou ad aprirsi alla nostra famelica curiosità, e per le puntate precedenti potete andare qui.

Quest’anno al Play Modena 2017 Cosplayou presenterà due nuovi giochi, e illustrato da Carlo Giannetti e Massimo Fratini, che sembrano piuttosto divertenti e… caciaroni!

Il primo è Sushi War – All You Can Hit, il cui nome è già tutto un programma: un gioco di Dario Dordoni per 2-5 giocatori della durata di 25′ circa, in cui impersonerete accaniti itamae (cuochi giapponesi) in una lotta senza esclusione di colpi per determinare chi sarà il più abile del Sol Levante.

Per far questo, avrete a disposizione due bacchette di legno (sì, quelle con cui il maestro Miagi riusciva a catturare le mosche) e dadi-ingrediente e dovrete completare le ricette presenti sulle carte-ricetta impilando i dadi-ingrediente secondo la sequenza indicata dalla carta, usando solo le bacchette in dotazione. Chi ci riesce per primo grida “Sushi War!” e si accaparra la carta. Naturalmente nulla vieta che nelle vostre operazioni culinarie facciate cadere “inavvertitamente” la pila di ingredienti di un avversario… e se facendo ciò riusciste pure a completare la ricetta, questa vi varrebbe il doppio dei punti. Ci sono poi modalità di gioco più particolari, come il Sushi-golf o il Sushi-Bowling, tanto per dirne due, che aggiungono differenti possibilità e occasioni di divertimento. Insomma, un gioco che ha bisogno di astuzia, presenza di spirito e… molta manualità e precisione.

Il secondo gioco è in forse, è possibile che lo vediate solo a partire da Romics in avanti, si tratta di Tié (no, non vi ho fatto il gesto dell’ombrello, anche se durante il gioco si può fare a profusione). Tié è un gioco di Dario Massa per 2-8 giocatori e della durata di 20′ circa, che necessita di un buon spirito di osservazione, di un allenato intuito e di una certa prontezza per riuscire dove gli altri faranno cilecca: rispettare le regole altrui.

Perché in Tié ogni giocatore ha a disposizione due carte-legge (inizio legge e fine legge) che solo lui conosce e che gli indicheranno come dovrà giocare quelle che ha in mano, ma allo stesso tempo dovrà fare attenzione a come gli altri giocano le loro, per non contravvenire anche alle loro regole e dover pescare delle carte. Ogni turno i giocatori pescano una carta e giocano le loro senza altri vincoli che quelli stabiliti dalle leggi di tutte le carte-legge in gioco… e se gli altri contravvengono alle loro regole, sonoautorizzati ad indicarli con un Tié! e a costringerli a pescare delle carte. Ma attenzione, perché naturalmente il bluff è a portata di mano: posso dichiarare un Tié contro un avversario anche se non ha contravvenuto a nessuna delle mie regole, e se quest’ultimo dichiara di Dubitare ottenendo ragione, io dovrò rivelare le mie regole e pescare altre due carte. Un gioco carognone quanto basta per farsi grasse risate (e goliardici nemici).

Bene, con CosplaYou abbiamo finito (si fa per dire), ma rimanete sintonizzati con noi (si dice così anche su Internet?… vabbe’ se non si dice, avete capito lo stesso) perché la nostra carrellata non è ancora finita.

Se non potrete essere a Play fatevi un giretto anche su MagicMerchant, potete già preordinarli!

Luca "il ludografico"

Il Ludografico (all'anagrafe Luca Canese) è un graphic designer e modellista, con una passione smodata per i giochi da tavolo, i libri, la storia antica, i boschi, gli orsi, gli unicorni, i giochi di Ryan Laukat, le opere di Paolo Chiari e i libri pop-up di Robert Sabuda. Scrive articoli bizzarri su vari aspetti del mondo dei GdT, realizza recensioni grafiche (le Ludografiche) dei giochi che ha provato, crea giochi sotto l'egida della LuxLu GD (con il suo collega Luigi Maini), lavora come grafico freelance per le aziende e agenzie, collabora con lo studio Labmasu come progettista di organizers per giochi da tavolo e, in passato, con la 4Grounds per la progettazione di navi di legno. E trova pure il tempo per giocare e badare alla sua casa. Consumato (e a volte scostumato) master e giocatore di GdR, passa da Eberron agli oscuri miti lovecraftiani con nonchalance, mentre la sua casa è invasa (oltre che da libri fantasy, di illustrazioni, di storia, Funko Pop e altre cose strane) da miniature dipinte e non dei più svariati giochi.

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