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Ecco perché a Sarah Michelle Gellar non piace la 6a stagione di Buffy, ma a noi sì

Ecco perché a Sarah Michelle Gellar non piace la 6a stagione di Buffy, ma a noi sì

Sarah Michelle Gellar ha forti riserve sulla sesta stagione di Buffy, ma non è vero che ha tradito l’essenza del personaggio.

Buffy l’ammazzavamipiri, stagione 6. Anche per i fan più sfegatati, questa è una serie che divide il pubblico perché ha voluto mettere in scena temi adulti e deprimenti. Ancora oggi, l’attrice protagonista Sarah Michelle Gellar e il creatore della serie Joss Whedon, hanno opinioni completamente opposte sulla qualità della stagione. Alla reunion fatta da Entertainment Weekly, Sarah Michelle Gellar ha detto:

Non ho mai negato che la sesta stagione non sia la mia preferita. Credo che abbia tradito l’essenza della protagonista. E anche solo parlare con Joss per avere la sua opinione a riguardo era complicato quando non era presente. Aveva Firefly e Angel in ballo insieme a Buffy. Non era facile.

Tuttavia, Joss Whedon continua a difendere il suo operato per la stagione sei, dicendo:

Adoro la sesta stagione. Marti Noxon (produttore della serie, ndt) ed io, volevamo affrontare l’argomento delle relazioni morbose e mostrare come poteva essere un rapporto al limite dell’abuso che a un certo punto è diventato un abuso vero e proprio per entrambe le parti. Non si è trattato solo di mostrare Buffy con una persona “tenebrosa”, ma di vederla trovare dentro di sé quelle stesse tenebre. Si trattava di affrontare le conseguenze del potere.

La relazione a cui Whedon si riferisce è quella prettamente sessuale fra Buffy e il suo nemico/stalker ossessivo Spike (James Marsters).

In qualche modo riesco a capire perché Sarah Michelle Gellar sdegni quella storyline, e anche le opinioni ambigue di alcuni fan. Dopotutto, viviamo in un momento in cui due delle storie più amate dalle donne nella cultura popolare sono Twilight e 50 sfumature di grigio, entrambe raffiguranti figure maschili dominanti che controllano le vite delle co-protagoniste femminili. Edward Cullen e Christian Grey dicono alle proprie compagne, Bella e Anastasia, come pensare, sentirsi, cosa apprezzare e perfino chi apprezzare. La conseguenza di questi orrendi comportamenti sono dei matrimoni a lieto fine. Io lo trovo semplicemente disgustoso e credo mandi un messaggio pericoloso alle giovani lettrici e spettatrici. Eppure, un numero incredibile di donne nel mondo ha abbracciato queste opere come incredibili storie d’amore del nostro tempo. Qualcuno mi passa un secchio che devo vomitare?

Per fortuna, Joss Whedon e il produttore della sesta stagione, Marti Noxon, hanno saputo fare di meglio. Sapevano che ci sarebbe sempre stato qualcosa di conturbante nell’idea di avventurarsi in una relazione con una persona completamente sbagliata per noi, una che possa e che voglia dominarti e controllarti. Sapevano anche che è sexy da paura grazie a qualcosa di ancestrale che trova la sua origine nella parte “cavernicola” del nostro cervello. Ovviamente, sapevano anche che non era un rapporto da romanticizzare. Fin dal momento in cui Buffy e Spike danno inizio alla loro relazione segreta sapevamo che non sarebbe potuta finire bene. La prima volta che fanno sesso, il tutto ha inizio con una feroce lotta fra i due, dove Buffy lo gonfia letteralmente di botte prima di darci dentro. Quando finalmente lo fanno, la casa in cui si trovano comincia a crollare su di loro. Una metafora neanche tanto sottile della loro relazione, che però – inutile negarlo – è eccitante da matti. Quell’unica scena è più focosa di una stagione e mezza di amoreggiamenti con l’ex fidanzato di Buffy, il classico ragazzo della porta accanto, Riley Finn (Marc Blucas). Ci mostra anche, però, che questa relazione è essenzialmente tossica.

La relazione sessuale fra Spike e Buffy dura solo sei episodi. Molti fan affermano che Buffy non potrebbe mai e poi mai stare con uno come Spike e se parlassimo di un qualunque altro momento della sua vita, avrebbero ragione.
Ma i fan dimenticano in che situazione si trovava Buffy all’inizio della stagione. Dopo essere morta ed essere successivamente stata scaraventata fuori dal paradiso per tornare a vivere, Buffy è estremamente depressa. Tutto l’arco narrativo di Buffy per questa stagione ruota attorno alla depressione e agli sbagli che una persona può commettere quando si trova a doverla affrontare. Si sente intorpidita e, alla ricerca di qualche emozione, trova davanti a sé questo tizio che sostiene di amarla e che la guarda come se fosse la creatura più bella sulla faccia della terra. è normale a questo punto che lei non stia a soppesare tutte le cose orribile che ha fatto in passato e che ci finisca a letto. Questo non la rende debole né stupida o in alcun modo meno femminista. La rende semplicemente umana.

Ciò che ci permette di relazionarci a Buffy non è soltanto la sua forza, ma anche la sua debolezza. Come molte altre persone in situazioni di vulnerabilità, si è sentita attratta da relazioni in qualche modo malsane. La differenza fra Buffy e le più recenti Bella e Anastasia, viene mostrata alla fine dell’episodio 15 della sesta stagione, intitolato “As you were”. In questo episodio, Buffy incontra Spike nella sua tana e con calma e semplicità gli dice che la loro relazione finisce lì. Riconosce i suoi errori e se ne va, e sebbene da lì alla fine della serie ci saranno molti altri drammi tra i due, la loro relazione fisica non verrà mai ripresa. Il loro rapporto non viene coronato dal matrimonio e dalle gioie della vita domestica. In quel momento Buffy decide di rialzarsi e di superare la sua depressione, riprendendo a fare le scelte più giuste per se stessa.

Ecco perché Buffy l’ammazzavampiri è un’importante serie femminista e lo sarà per sempre. Ed ecco anche perché la sesta stagione è nella sua essenza un piccolo gioiello. Permette alla sua eroina di fare errori, soprattutto nelle relazioni, di riconoscerli in quanto tali e di superare le avversità. Non c’è dubbio che Whedon e Noxon volessero provocare noi fan con tutte quelle scene di sesso “Spuffy”. è normale, perché una buona parte dell’intrattenimento di quella serie è basato sul sesso. Ma i due sapevano che ciò che era veramente importante alla fine della sesta stagione, era il modo in cui Buffy avrebbe gestito quella relazione tossica e come avrebbe trovato la forza di dire “basta” e andare avanti. Questo è quello che la rende un esempio da seguire e ciò che rende la serie fantastica.

Tradotto e adattato da Nerdist

Federica "Melody Pond"

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Un pensiero su “Ecco perché a Sarah Michelle Gellar non piace la 6a stagione di Buffy, ma a noi sì

  1. Penso che abbiate troppo semplificato la relazione fra Buffy e Spike-entrambi sono personaggi sfaccettati capaci di uccidere. E’ Buffy che sta sfruttando i sentimenti che Spike nutre nei suoi confronti e lo afferma chiaramente quando tronca la relazione. Lei dice che odia se stessa perchè lo sta sfruttando. Spike capisce queste parole. Dopo aver aggredito Buffy Spike va e affronta prove terrificanti pe poter riacquisire la propria anima e diventare una persona completa. Il fatto che Buffy ha imposto standard morali più alti porta Spike a diventare la versione migliore di se stesso.

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