Star Wars: Rogue One nasceva come una serie TV.
John Knoll, ideatore della storia di Rogue One, aveva intenzione di proporre l’idea in un formato televisivo, ma poi…
In una recente intervista, John Knoll, a cui dobbiamo la storia di Rogue One, ha parlato della sua idea originaria per una storia tipo “Mission Impossible”. In quel momento si stava valutando la possibilità di realizzare una serie TV “live action” a Lucasfilm e Knoll aveva in mente una storia dove i ribelli avrebbero dovuto infiltrarsi in una struttura imperiale di massima sicurezza. Knoll aveva proposto la sua storia a Rick McCallum, produttore della trilogia prequel di Star Wars.
Penetrare nella struttura imperiale più sorvegliata di tutte, alla Mission Impossible, per rubare i piani della Morte Nera? Potrebbero esserci parecchia tensione per la possibilità di essere scoperti e misure di sicurezza di altissimo livello. Potrebbe essere molto divertente. Ho iniziato a pensare a quest’idea e poi uno o due giorni dopo ho detto a Rick: “Ho sentito che stai sviluppando una serie TV” e ha iniziato a dirmi in che epoca si svolgeva e quali erano i temi della serie. Quando ha iniziato a spiegarmi tutto, ho capito che la mia idea non poteva trovare posto in quella serie, quindi ho proprio smesso di pensarci.
Anni dopo Kathleen Kennedy, presidente di Lucasfilm, ha iniziato a sviluppare una serie di film autoconclusivi su Star Wars per accompagnare gli episodi della Saga. Dopo essersi chiesto cosa sarebbe successo se non avesse riproposto la sua storia, Knoll ha deciso che era tempo di chiedere un appuntamento a Kennedy.
Allora ho preso un appuntamento e ho presentato l’idea a Kathy e Kiri Hart, che è a capo della direzione della storia [a Lucasfilm]. Mi hanno ascoltato molto educatamente e alla fine Kathy ha detto “Ok, grazie mille”. Io mi sono alzato e me ne sono andato. Per un po’ non ne ho più saputo nulla e ho pensato “Beh, ok, fare l’ho fatto e almeno non devo più pensarci”. Una settimana dopo Kiri mi manda una mail: “Ne abbiamo parlato parecchio e potremmo volere fare qualcosa”. E siamo finiti qui.
Dall’idea di Knoll al copione definitivo sono cambiate molte cose…
È inevitabile che cambi qualcosa. Penso che sia sopravvissuto circa il 50% di quello che ho scritto, che non è male. Molti dei personaggi principali dell’idea originaria sono rimasti tali. Jyn Erso era presente nella mia storia, così come K-2 e Krennic e anche un personaggio a cui è stato cambiato il nome, che è diventato Cassian. Questi c’erano tutti e anche il finale è rimasto lo stesso: l’ultimissima cosa che avevo scritto nel film era la principessa Leia sulla Tantive IV che riceve i piani e deve decidere il da farsi.
Insomma, Knoll è il re degli effetti speciali (si è portato a casa anche un Oscar, non dimentichiamolo), ma nemmeno fuori dal suo ambiente se l’è cavata male: Rogue One – A Star Wars Story è diventato il 7° film per incassi nella storia del cinema statunitense…
Fonte: Star Wars News Net
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