Recensione: Fino alla fine della rete di R.V. Beta
Fino alla fine delle rete è un libro scritto da R.V. beta dall’atmosfera cyberpunk, ambientato in una realtà di pirati informatici, che purtroppo però mi ha lasciato un po’ a desiderare.
Titolo del libro: Fino alla fine della rete
Autore: R.V. Beta
Ebook indipendente, reperibile su Amazon
Sinossi: Insofferente alle regole ma incapace di affrancarsi da un’esistenza piatta e una vita sociale insoddisfacente, Daisuke, impiegato in una multinazionale, afferra al volo un’occasione per cambiare.
Yuuki è una giovane pirata informatica che, spinta dalla sua smania di ribellione, potrebbe aver fatto un colpo troppo grosso.
Daisuke e Yuuki, braccati da forze più grandi di loro, dovranno unire le forze e misurarsi con nuove sfide pur di sopravvivere.
Recensione: La copertina dai colori fluo, i nomi dei protagonisti e la sinossi mi hanno subito fatto pensare ad un romanzo cyberpunk che racconta le avventure e disavventure di pirati informatici. Ora questi elementi nel libro sono presenti, abbiamo infatti Daisuke e Yuuki intenti nell’hackerare Crystal City, un mondo virtuale che raccoglie gli avatar delle persone con la promessa dell’immortalità. Le basi quindi ci sono e lo stile di scrittura dell’autrice è fluido, semplice il che rende la lettura per nulla ostica.
Purtroppo però, non è stato facile per me appassionarmi a questo libro. In primis, ho trovato che le descrizioni non fossero accurate. I due personaggi principali, i due hacker, Daisuke e Yuuki, sono caratterizzati ma non approfonditamente, non ci si riesce ad “affezionare”, non si capisce bene chi dei due è il vero protagonista e nel caso lo fossero entrambi, comunque si ha l’impressione di non riuscire a sapere abbastanza, di non riuscire ad inquadrarli. Anche le descrizioni dei luoghi, degli eventi sono scarne, ho trovato difficoltà ad immaginare le situazioni, gli scenari. Ho avuto difficoltà ad immaginare anche la stessa Crystal City che tanto mi interessava. Ho avuto quindi l’impressione di leggere storie di personaggi che passavano di là, senza riuscire davvero ad entrare dentro le loro teste ed i loro mondi.
La scelta stilistica un po’ caotica, che spesso io adoro, qui risulta un po’ troppo caotica. È vero, si parla di pirati informatici, di ribelli, di mondi virtuali che risucchiano ed in cui si rimane incastrati ma lo stile ha esacerbato tutto questo caos, forzandomi alla rilettura di qualche passo per cercare di capire che cosa stesse succedendo davvero.
Anche la trama di per sé lascia un po’ a desiderare. Certo con queste basi non è facile apprezzarla, ma gli eventi narrati sono abbastanza scontati. Nessun grande colpo di scena, nessun momento in cui si trattiene il fiato. Nessuna svolta.
In conclusione, Fino alla fine della rete sicuramente non è uno di quei libri che ti penti di avere iniziato, ha del potenziale ma come dire… non si applica abbastanza.
Sinossi via Amazon
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