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MIG Recensioni Galattiche: Escape the Dark Castle

MIG Recensioni Galattiche: Escape the Dark Castle

Escape the Dark Castle è un gioco d’avventura portato da Ghenos in Italia il luglio scorso. Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta!

GENERALITÀ

  • Nome: Escape the Dark Castle
  • Editore: Ghenos Games
  • Tipologia: Gioco cooperativo/solitario
  • Meccaniche:
    • Lancio di dadi
    • Asimmetria Personaggi
    • Push your luck
  • Numero giocatori: 1-4
  • Tempo per partita: 20 minuti
  • Dipendenza dalla lingua: Alta
  • Lingua: Italiana

In Escape The Dark Castle vivrete l’avventura di una fuga da un castello oscuro, pervaso da temibili creature e pericoli in ogni dove. Questo titolo cooperativo si adatta a gruppi da 1 a 4 giocatori. Ci vorrà poco per intavolarlo, al massimo 5 minuti, e la spiegazione non si dilungherà molto di più. Il tempo di una partita potrà essere paragonabile a quella di un filler, allontanandosi poco spesso dai dichiarati 20 minuti della scatola.

SETUP

Ogni giocatore sceglie uno tra i 6 personaggi disponibili e prende la relativa carta Personaggio e il corrispondente dado personalizzato. In base al numero di giocatori, ogni Personaggio avrà un valore di vita iniziale che sarà necessario appuntare e aggiornare quando varierà:

  • 1-2 giocatori: 18 Punti vita (PV) ciascuno
  • 3 giocatori: 14 PV ciascuno
  • 4 giocatori: 12 PV ciascuno

Segnate i PV di ogni personaggio sul blocchetto fornito all’interno della scatola.

Dopodiché pescate casualmente 15 carte Capitolo e formatene un mazzo mascolandole assieme. Sopra questo mazzo posizionate la carta di Partenza; in fondo allo stesso, invece, mettete una carta Boss scelta casualmente. Quello così formato sarà il mazzo del Castello, esso rappresenterà, con ogni sua carta, i pericoli che il gruppo di gioco andrà incontrando nel tentativo di fuggire dal Castello oscuro.

FLUSSO DI GIOCO

Il gioco è abbastanza fluido e procede speditamente. Il gruppo di fuggitivi sceglie il giocatore che girerà la carta Capitolo e che la leggerà a voce alta. Basterà seguire le istruzioni previste sulla carta per tentare di passare alla carta Capitolo successiva.

La maggior parte delle volte le carte Capitolo richiederanno che si ottengano un certo numero di facce sui dadi. Ecco il punto centrale del gioco: il lancio di dadi!

Ogni giocatore, come specificato nella preparazione del gioco, riceve inizialmente un dado. Ogni dado è personalizzato e specifico per ogni personaggio, il che vuol dire che tutti saranno diversi l’uno dall’altro. Sulla carta Personaggio sarà presente anche un riepilogo delle facce di cui è composto il relativo dado Personaggio.
Su ciascun dado sono presenti 3 simboli diversi:

  • Possanza, rappresentata da un pugno;
  • Astuzia, rappresentata da un occhio;
  • Sapienza, rappresentata da una stella.

Su una faccia di ciascun dado è presente, inoltre, uno scudo con 2 simboli uguali al suo interno. Questo risultato varrà come 2 simboli di quel tipo al fine delle richieste delle carta Capitolo e, contestualmente, rappresenterà un “Bloccato” con cui il giocatore avrà parato gli eventuali danni del nemico al proprio personaggio.

Come funziona il combattimento?

Il processo è molto semplice in realtà. Leggendo ciascuna carta troverete le istruzioni per poter sconfiggere quel mostro. Solitamente si tratterà di lanciare tutti i dadi per ottenere un numero desiderato di simboli. Se dopo il primo lancio collegiale di dadi il mostro richiede ulteriori simboli per essere sconfitto, esso reagisce effettuando un attacco e infliggendo a ciascun Personaggio un numero di danni pari al suo valore d’attacco riportato sulla carta Capitolo stessa. Se un giocatore ha ottenuto un risultato con uno Scudo, non subisce quei danni, ecco a cosa serve il risultato “Bloccato”!

Il combattimento prosegue con ulteriori lanci di dadi, alternando il turno complessivo dei giocatori alla reazione del mostro, nel caso non fosse stato già sconfitto. Ovviamente, i danni inflitti dai giocatori da un turno di combattimento al successivo, permangono. Per ricordarli ci si servirà degli opportuni dadi neri previsti all’interno della scatola.

Nel momento in cui un mostro subisce tutte le facce di dado richieste dalla carta, viene sconfitto e il gruppo di giocatori pesca 1 carta Oggetto da dare a uno dei Personaggi (si possono avere al massimo 2 carte Oggetto per personaggio). Le carte Oggetto saranno utili nell’affrontare la fuga dal Castello oscuro e potranno essere usate in qualsiasi momento, se non dichiarato diversamente dalla stessa carta.

Inoltre, durante i turni di combattimento e prima di lanciare i dadi, uno dei Personaggi potrà scegliere di Riposare, recuperando così 1 PV ma non partecipando, per quel giro, al combattimento.

VARIANTE SOLITARIA

Come già detto, il gioco può essere goduto anche in solitaria. Data la poca interazione tra i giocatori, l’impressione è quella che la variante in solitario sia davvero quella standard del gioco, e su questa si sia partiti per adattarlo anche a più giocatori. L’impressione viene confermata anche dall‘assenza di differenze sostanziali sul piano delle regole tra il gioco in solitario e quello in più giocatori.

In solitaria il giocatore controllerà semplicemente due personaggi e, di volta in volta, dovrà decidere a quale dei due personaggi far girare la carta Capitolo per poi determinarne gli effetti.

CONCLUSIONI

Cosa mi resta del gioco? Non molto, a dir la verità.

Escape the Dark Castle ha un gameplay molto basico che procede con i 3 seguenti passaggi:

  1. Girare la carta Capitolo e leggerla;
  2. Lanciare i dadi;
  3. Il pericolo è stato sconfitto?
    • Sì → pescare 1 carta Oggetto e ripartire da A.
    • No → Attacco del nemico, continuare da B.

Così, tante volte i giocatori si sentiranno un po’ come se non stessero giocando attivamente, un po’ passivi di fronte a questo alternarsi di fasi così schematico. Con l’immagine ben visibile sulla carta e il testo dedicato alla parte narrativa, è forse proprio l’ambientazione e l’utilizzo delle carte Oggetto al momento giusto, oltre alla decisione di chi dovrà Riposare e di chi dovrà girare la carta Capitolo, ad essere le uniche caratteristiche che rompono questo flusso di gioco così regolare, a tratti meccanico.

La longevità del gioco risulta molto limitata dalla variabilità. Nel gioco sono presenti 45 carte Capitolo uniche di cui ne verranno utilizzate 15 a partita scelte casualmente. Va da sé che anche dopo poche partite riconoscerete carte Capitolo già affrontate, anche più volte. Di carte Oggetto, invece, ne sono presenti 35 all’interno del gioco ma, non essendo tutte uniche, alla fine le tipologie di carte differenti saranno solo 18.

Per quanto appena detto, quindi, Escape the Dark Castle si ritaglia un ruolo di gioco d’intrattenimento molto anni ’80 con alea spesso punitiva, facente parte dei cosiddetti “titoli riempitivi” o “filler”.

CAMPAGNA “GIOCA PROTETTO”

Le carte del gioco sono tutte telate e di un’ottima grammatura. Purtroppo le carte Capitolo hanno dimensioni fuori dai classici standard delle bustine più diffuse in commercio. Un discorso simile va fatto anche per le carte Oggetto. Inoltre, anche trovando delle bustine adeguate, non assicuro che poi riescano a rientrare dentro i relativi divisori della scatola.

Quindi, per questa volta e questa soltanto, vi consiglio di non imbustare le carte.


Escape the Dark Castle lo potete trovare su MagicMerchant.it!

Matteo Mariella

Ingegnere energetico, coltiva diversi passioni, tra le quali il piano, la palestra, la lettura e, ovviamente, i giochi da tavolo.

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