Anche i giochi hanno un’anima: anteprima di Soulgivers
Cos’hanno in comune la dama, i deathmatch CFT e i classici di fantascienza? Per la maggior parte delle persone nulla, ma non per Luca Cervini che oggi ci presenta in anteprima il suo nuovo gioco Soulgivers.
Ho avuto l’occasione di osservare il gioco al Lucca Comics & Games di quest’anno dove due parole con l’autore mi hanno convinto di essere davanti ad un prodotto quantomeno unico.
Soulgivers è un gioco per due giocatori dalle meccaniche intuitive che si propone di trasportare i personaggi in un mondo fantascientifico in cui due popoli, una volta immortali, si scontrano per la conquista del “Frammento”. Un cataclisma di proporzioni galattiche ha, infatti, reso i due popoli mortali nemici gettandoli in una spirale involutiva chiamata “Decadenza“. Fino ad allora ignari della reciproca esistenza, è stata infatti proprio la ricerca di una cura per questa “acquisita mortalità” a spingerli verso il conflitto per la conquista del Frammento, unica possibilità per garantire la sopravvivenza della propria civiltà.
L’incipit del gioco, da leggere tutto d’un fiato, si accorda benissimo con le illustrazioni delle carte e del manuale realizzate in toto dall’autore. Vediamo in cosa consiste il gioco e come funziona.
I due giocatori gestiscono ognuno 10 pedine Soulgivers, ognuna delle quali con delle abilità uniche riassunte nelle rispettive carte. Queste pedine si muovono sulla plancia che viene assemblata disponendo a caso 25 tessere in un quadrato 5 x 5 al centro del quale viene posto il Frammento. Ogni tessera è a sua volta divisa in 4 sezioni nelle quali possono trovare posto muri invalicabili, buchi neri e spazi interferenza (questi ultimi utili ad evitare che gli avversari giochino carte Anomalia). Ogni turno il giocatore attivo potrà muovere i propri Soulgivers attivi per cercare di conquistare il Frammento (inizialmente protetto da una barriera) e cercare di trasportarlo verso uno dei propri portali nel classico stile di cattura la bandiera. Le azioni disponibili ogni turno sono di vario tipo, limitate dai segnalini energia disponibili (3 ogni turno) e, ovviamente, dal numero di Soulgivers in campo. Durante il vostro turno sarete costantemente messi in difficoltà dal vostro avversario a causa delle carte Anomalia, carte in grado di ribaltare le sorti del gioco grazie alla possibilità di effettuare azioni speciali (ad esempio ruotando alcune tessere, distruggendone altre o generando buchi neri).
Veniamo ora a quello che però è il vero cuore (o anima in questo caso) del gioco. Come detto, ogni pedina rappresenta un personaggio unico con abilità uniche. Tali personaggi, tuttavia, a causa della Decadenza potranno essere uccisi dagli avversari o dallo scorrere del tempo. In questo caso i personaggi uccisi lasceranno sul terreno la propria anima (rappresentata da gettoni traslucidi) che i compagni potranno raccogliere acquisendo anche i poteri dei defunti (i gettoni anima possono essere impilati sulle pedine dei personaggi).
Nonostante a Lucca abbia potuto ammirare solo un prototipo del gioco, i materiali erano di qualità eccellente. La scelta dei colori per le pedine delle anime riprende le illustrazioni delle carte e del manuale e, piccole accortezze come la base magnetizzata del frammento, fanno capire di essere davanti ad un prodotto di qualità.
La casualità della plancia e della pesca delle carte aumenta la longevità a dismisura, rendendolo un gioco “Easy to learn, hard to master“.
Inutile dire che per un patito di fantascienza come il sottoscritto il gioco non può non avere un fascino magnetico, aumentato dalla profonda trama sviluppata quasi per un terzo del manuale (non sarebbe strano vederne a breve anche una versione RPG come accaduto per Root…). La commercializzazione del gioco, a detta del suo autore, dovrebbe avvenire nel primo quarto del 2020 tramite la piattaforma Kickstarter, in una data non ancora rivelata ma che sicuramente sarà da segnare sul calendario.
Mentre aspettate con ansia che esca, perché non fate un giro su MagicMerchant.it?
Commento all'articolo
Devi essere connesso per inviare un commento.