Geek.pizza

Cowabunga!

Anteprima – Ark: Awakening su Kickstarter

Anteprima – Ark: Awakening su Kickstarter

Oggi vi parlo di Ark: Awakening un gioco che ha appena fatto il suo debutto su Kickstarter, ha già raccolto la somma richiesta e potrebbe piacere a chi vuole un gestionale ambientato.

La storia

Ti svegli dal sonno criogenico in una strana biocupola che assomiglia al tuo pianeta natale. Non hai memoria di come tu sia arrivato lì o perché, probabilmente per un effetto collaterale del sonno criogenico.

Inizi a esplorare l’area e scopri che la biocupola è solo una dell’infinità di stanze di una nave aliena semi automatizzata: l’Arca. Ogni stanza è grande come una città e l’Arca è grande come un pianeta. Durante l’esplorazione ne scopri i meandri e integri la tua tecnologia con quella dell’Arca, attivando stanze e cercando di raccogliere risorse per svegliare gli altri membri della tua specie, raccogliere artefatti alieni e indagare sul motivo per cui ti trovi qui…

Ark: Awakening è un gioco per 1-4 giocatori (1-5 nell’edizione premium) della durata di un paio d’ore (ma anche meno). L’autore è  Zharko Lozanoski e alla parte artistica troviamo Nicoleta Stavarache.

Skyport Games è alla sua prima esperienza e parte con un gioco di un certo peso di piazzamento tessere, movimento su mappa e maggioranze con fazioni asimmetriche. Vediamolo per sommi capi.

Il setup

La preparazione del gioco varia a seconda del numero di giocatori, in modo che la tensione per il controllo del territorio rimanga sempre alta. Lo scopo è quello di esplorare l’Arca e utilizzarne le stanze per raccogliere risorse e prendere il controllo delle zone chiave.

Ci sono parecchi componenti da sistemare, fate riferimento agli esempi su come disporli.

Le azioni

Durante la partita i giocatori si alterneranno nell’eseguire azioni per completare una missione segreta, che porterà la loro fazione alla vittoria. Attenzione, però, otterrete la missione solo dopo aver raccolto un certo numero di artefatti (ovvero quando avrete capito qualcosa di più sulla civiltà che ha costruito la nave su cui vi trovate, se volete vederla in modo “ambientato”).

Come abbiamo già visto in altri giochi (mi viene in mente Kepler-3042, ad esempio), per scegliere l’azione da eseguire bisogna spostare il proprio selettore delle azioni, così che non sarà possibile eseguire la stessa due volte di seguito.

Oltre al classico spostamento, che comporta l’aggiunta di tessere sul tavolo man mano che si dirada la “nebbia di guerra”, abbiamo la possibilità di potenziare le stanze in cui ci troviamo e prenderne il controllo, sia in maniera condivisa, sia in maniera esclusiva, per potenziare le azioni che intraprenderemo.

Alcune missioni

Combattere sì, combattere no

In questo gioco è possibile combattere le altre fazioni, ma non è strettamente necessario combattere gli avversari in maniera diretta, la “vera” guerra è sulle maggioranze per il controllo delle stanze, che sono il cardine del gioco: 30 tipologie diverse, di cui solo la metà viene usata in ogni partita, generando quindi dinamiche molto diverse ogni volta.

Modalità solitario-cooperativa

Qualcuno ha messo le mani dove non doveva e ha attivato i Guardiani. In questa modalità entra in gioco un dado che determina il movimento dei robottoni se giocate contro l’automa (1-4 giocatori), ma è possibile giocare anche in 2-5 e lasciare il controllo dei Guardiani a uno dei giocatori.

Fine della partita

Il regolamento indica una durata della partita di 15-30 minuti a giocatore, le carte missione hanno 3 elementi da soddisfare e la risoluzione di una carta missione comporta la fine immediata della partita con la vittoria di quel giocatore. Se la durata vi sembra eccessiva, sappiate che ma è possibile giocare una partita ridotta, dove basta soddisfare due dei tre requisiti per vincere, ma dopo aver apparecchiato un gioco del genere, dubito che vorrete chiudere una partita in meno di un’ora.

Foto del prototipo – COMPONENTI NON DEFINITIVI

In conclusione

Parto subito da una cosa che io non sopporto: la vittoria istantanea, per me si deve giocare tutti lo stesso numero di turni. Ark: Awakening è un gioco impegnativo, dove bisogna gestire risorse e pianificare le proprie mosse, vedersi soffiare la vittoria da qualcuno solo per l’ordine di turno, non ha senso. Ne ho parlato con l’editore e mi è stato detto che, è possibile capire alcuni turni prima se qualcuno si sta avvicinando alla vittoria e, di conseguenza, prendere contromisure. Non mi piace comunque, ma capisco il perché della scelta.

Ho avuto modo di leggere la bozza del regolamento e, devo dire, ho apprezzato diverse cose, dalla missione introduttiva ai vari esempi di setup, all’uso dei colori per differenziare le tipologie di regole.

Badate bene, questo gioco non è per tutti, a pagina 11 del regolamento vi troverete ancora alla preparazione della partita. Ark  è un gioco per giocatori con un po’ di esperienza, le scelte che si presentano al giocatore sono parecchie, certo è possibile svolgere solo un’azione… ma non sempre: con l’avanzare del gioco è possibile riuscire a concatenare azioni, rendendo i turni più articolati. Lo spostarsi è un’azione lineare? No, c’è il teletrasporto che permette di aggirare questa regola. Aggiungere un cubo integrazione è fattibile solo con un ingegnere? No, potete hackerare dei droni e farlo senza. Insomma, avete capito il senso: il gioco è molto articolato e deve piacervi impegnare le meningi.

Hackera le torrette per avere un aiuto in battaglia | Ruba armi dall’arsenale

Vi piacciono i giochi con un secchio di dadi da lanciare? Ecco, questo è esattamente l’opposto. Potrei far aggrottare la fronte a qualcuno, con il paragone che sto per fare, ma Ark: Awakening mi sembra la risposta gestionale a Nemesis, per noi amanti di meeple e cubetti con una certa avversione per la casualità.

Avete ancora qualche ora per finanziare Ark con la modalità “early bird” (27€), dopodiché ci vorranno 30€ per il gioco base. Se siete amanti dei giochi con componenti più ricercate, però, date un’occhiata alla versione premium: risorse in legno sagomato, tessere al posto di carte per le stanze, due fazioni aggiuntive e il quinto giocatore, in questo caso si passa a 46€. Il trasporto costa 13-17€ (immagino a seconda della versione scelta), quindi ci vogliono 40€ per la versione base e 63 per quella premium, a voi la scelta.

Nota, se a preoccuparvi è la questione linguistica, il testo sulle carte è molto limitato (e quasi sempre solo di contorno) per una precisa scelta dell’editore, inoltre potrete scaricare il PDF del regolamento in italiano, superando così l’eventuale scoglio dell’inglese.

Vi lascio il link alla campagna e vi saluto, ho un’Arca da esplorare…

Francesco "The Doctor"

Fondatore di Geek.pizza è stato per anni amministratore di Italiansubs con il nick di zefram cochrane prima di partire per strani e nuovi mondi. Tecnico informatico e traduttore, ama i telefilm, i giochi da tavolo e la pizza.

Ultimi articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *