WLOG – Combat Commander: Europe
La Seconda guerra mondiale combattuta strada per strada, casa per casa, metro per metro… Questo è Combat Commander: Europe.
Prendete lo sbarco iniziale di Salvate il Soldato Ryan. O le indimenticabili scene di quel capolavoro dimenticato che è Croce di Ferro. O ancora, la terribile fuga da un nemico invisibile e spietato in Dunkirk. Visioni non solo antieroiche, ma brutalmente realistiche di cosa sia in realtà uno scontro a fuoco moderno: caos, imprevisti, armi che si inceppano, gesta eroiche mescolate a momenti di puro terrore, continui rovesciamenti della situazione. E magari anche qualche ordine eseguito, di tanto di tanto.
Tutti questi elementi sono ricompresi nella casualità ponderata delle simulazioni più tradizionali, ma nessun gioco li esplica nella loro sconvolgente (e coinvolgente!) drammaticità come Combat Commander. Opera del geniale e purtroppo prematuramente scomparso autore di Specie Dominanti Chad Jensen, Combat Commander non è solo un gioco ma una vera e propria esperienza narrativa. La versatilità e la semplicità delle sue regole, peraltro capaci di rappresentare un buon livello dettaglio storico, ne hanno fatto il punto di riferimento per un’intera famiglia di titoli, con espansioni e varianti (Pacific e Great War Commander), oltre che una realtà torneistica molto consolidata.
La rigiocabilità è estrema, sia per gli scenari già pubblicati che per quelli creati dal generatore casuale. Un’occasione unica per apprezzare un wargame a pieno titolo, ma diverso da ogni altro wargame esistente. Di questo affascinante gioco parliamo su WLOG, nei primi episodi di una lunga serie di appuntamenti che ci accompagneranno alla scoperta di un universo ludico tanto vasto quanto sorprendente.
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