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Set & Match

Potremmo chiamarlo il tennis da tavolo, se questo nome non fosse già stato preso, quindi lo chiameremo con il suo semplice nome: Set & Match.

Set & Match è un gioco di schicchere, ovvero colpetti da dare con l’indice, che riproduce molto fedelmente una partita a tennis e quindi è perfetto per due o quattro giocatori a partire dai 7 anni e ha una durata indicativa di 15-30 minuti. Il gioco, sviluppato da Philippe Latarse e illustrato da Vincen Chatel, è della casa francese Prétexte ed è distribuito in Italia da Oliphante.

Come si gioca

Come a tennis.

Nessuna palla è uguale a quella che la precede. Nessun colpo è identico a un altro. Ogni volta che ti prepari a riceverne uno devi quindi valutare, in una frazione di secondo, la traiettoria e la velocità della palla e decidere come, con quanta potenza e dove cercare di ribattere.

(Rafael Nadal)

Sul serio, il sistema di scambi, game, set e match è il medesimo del tennis ma c’è una piccola differenza su come si fa punto.

Si può fare punto in due modi: per un errore dell’avversario (rete o fuori) o per aver raggiunto 3 punti pressione. I punti pressione si ottengono piazzando la palla nei punti più difficili da raggiungere nel campo avversario.

In battuta è anche possibile fare un ace se si riesce a piazzare la pallina in particolari aree del tabellone. I punti pressione si segnano su un tracciato a due direzioni e quindi, se a un ottimo tiro dell’avversario rispondiamo con un altrettanto ottima schicchera, il conteggio si riporta a zero, ovvero entrambi sotto pressione allo stesso modo. Quando si è sotto pressione, invece, la ricerca della buona mossa è indispensabile e spinge il giocatore a rischiare il tutto per tutto come nel tennis, o almeno così mi hanno detto e così ho visto in TV.

La poderosa schiccherata

Edizione standard vs edizione maxi

Partiamo dai materiali ed è necessario precisare che esistono 2 versioni di Set & Match: quella standard, con plancia in cartone, e quella Maxi con playmat (di cui esistono le due colorazioni: terra rossa e prato di Wimbledon).

Io posseggo l’edizione standard ma ho avuto l’occasione di giocare anche con la versione maxi. Ho sentito più persone dire che una volta provata la versione Maxi (che è maxi anche nel prezzo!) non si torna più indietro (e qua se fossimo nella chat di redazione volerebbero certe battute! ndr).

In realtà io ritengo che sia un’esperienza di gioco diversa e ugualmente piacevole. Infatti la versione Maxi, che è quasi impossibile giocare stando seduti, richiede un tiro preciso ma al tempo stesso deciso, la versione standard invece richiede un attentissimo dosaggio della forza poiché, essendo la plancia lunga solo 50 cm, il rischio di mandare la palla fuori è concreto.

Versione maxi: playmat arrotolato nel tubo, di buona qualità e perfetto per giocare, le freccette per tenere traccia del punteggio, nella versione che ho provato io, erano abbastanza imbarazzanti in quanto ritagliate a mano (ma dalle immagini forse hanno migliorato questo aspetto). Questa versione non viene prodotta in modo industriale perché avrebbe un prezzo al pubblico a 3 cifre ma si può ordinare all’editore francese che le realizza artigianalmente a un prezzo di 60€ più spese di spedizione (16€ per l’Italia). Se volete ulteriori dettagli o acquistare questa versione potete scrivere a contact@pretexte.co e magari ditegli chi vi ha fatto conoscere questo gioco!

Versione standard: finalmente una scatola non sovradimensionata, infatti ha le dimensioni esatte del tabellone ripiegato in due parti. ed è alta poco più di esso. La scatola contiene 2 palline di legno con feltro, 6 cilindretti in legno per segnare i punteggi, un segnalino in legno per marcare i punti pressione durante lo scambio (che non ho mai usato perché ritengo più comodo contarli a voce), tabellone e regolamento. Devo ammettere che la mia paura era che il tabellone (come spesso accade) potesse avere piccole imperfezioni, soprattutto in corrispondenza della piega. Sono invece rimasto piacevolmente stupito dal fatto che il tabellone una volta aperto, sin dalla prima partita, era perfettamente piano e senza nessuna protuberanza nemmeno nella linea di piega; segno che un tabellone di qualità si può realizzare. Per fare in modo che non perda la perfetta planarità è una delle poche scatole che conservo rigorosamente in orizzontale.

Cosa ne penso

Partiamo da qualche ringraziamento: ringrazio i mitici ragazzi del Dunwich Buyers Club che ne hanno parlato molti mesi fa, non ricordo in che occasione, e me ne hanno fatto innamorare.

La storia d’amore più importante della mia vita? È stata quella con Wimbledon.

(Fred Perry)

Come scalabilità c’è poco da dire: Set & Match è un gioco per due giocatori; si può giocare in quattro alternandosi ma onestamente in quattro preferirei fare due tavoli da uno contro uno e poi una bella finale tra i vincenti!

Ma veniamo al cuore del gioco. Sono un amante dei giochi di destrezza, anche se spesso non ne sono un gran campione e questo mi è davvero piaciuto. Presenta in maniera purissima la meccanica della schicchera senza fronzoli e, al tempo stesso, risulta una fedele simulazione del tennis. Ho infatti avuto l’occasione di giocare con un giocatore, amatoriale, di tennis e un’istruttore e mi hanno detto che si percepisce la stessa atmosfera negli scambi più tesi dove una palla messa nell’angolino che sfiora la linea di out può ribaltare uno scambio che sembrava già vinto.

Il tennis è una questione di gradi di aggressività. Devi essere abbastanza aggressivo da controllare un punto, ma non così aggressivo da sacrificare il controllo e correre rischi inutili.

(Andre Agassi)

Tutto perfetto quindi? No, personalmente non mi piace molto l’idea del tracciato punti pressione perché spostare quel segnalino può distogliere dalla concentrazione, infatti preferisco contare a voce quei punti, fate le vostre prove e decidete cosa preferite.

C’è un altro aspetto a cui bisogna prestare attenzione: come dicevo sopra, soprattutto nel gioco standard, dosare la forza della schicchera non è semplicissimo dalla prima partita e perdere dei punti in battuta o dopo un solo palleggio per un tiro troppo lungo o troppo corto può essere molto frustrante. Per questo motivo se non avete la pazienza di allenarvi e non siete naturalmente dotati potreste non voler andare oltre la prima partita. C’è da dire però che questa cosa non è sfuggita durante il playtest infatti esiste una variante denominata “per le prime partite” (coincidenze? io non credo!) che permette in caso di due fallimenti in battuta di posizionare la palla al centro dell’area di ricezione e di proseguire lo scambio.

I fear no one but respect everyone.

(Roger Federer)

Infine, come in tutti i giochi di schicchere, se incontrate qualcuno che per doti naturali o allenamento è più forte di voi, le vostre speranze di vittoria sono al minimo – come è giusto che sia – ma potete sempre affidarvi al trash talking.

OUT! Arbitro non incluso nella confezione.

Appendice: prima edizione (2017) vs seconda edizione (2020)

Ho imparato a giocare con la prima edizione del gioco e ora, grazie a Oliphante, vi descrivo quali sono le principali differenze tra la prima e seconda edizione. Ve le descrivo in modo molto sintetico per far comprendere a chi possiede già la prima cosa cambia. Se non avete la prima edizione vi basta sapere che sono state fatte un po’ di migliorie sotto ogni punto di vista.

  • Il regolamento cambia così:
    • dalla versione 1 alla versione 4 delle regole;
    • da solo in inglese e francese ad una versione in ben 6 lingue (inglese, francese, tedesco, italiano – a cura di Nicolò Giovenzana e Spartaco Albertarelli -, spagnolo e olandese);
    • da un fogliettino ripiegato e scritto in maniera sintetica, ma comprensibile a un fascicolo rilegato con inserto con ausilio grafico staccabile.
  • Le regole:
    • si aggiunge una variante per segnare i punti da 1 a 12 senza usare il complesso sistema del tennis;
    • viene aggiunto il bonus smorzata;
    • si semplificano le regole nel caso di palla sul nastro.
  • I Materiali:
    • i segnalini sono di legno anziché plastica e di forma molto più ergonomica e stabile;
    • si semplifica la zona di rete del tabellone per adattarsi alle nuove regole;
    • la scatola contiene un inserto in cartone;
    • l’esterno della scatola è molto più curato.

Se volete quindi provare l’ebrezza del campo da tennis senza lasciare il tavolo da gioco Set & Match fa sicuramente al caso vostro, potete trovare la seconda edizione, che include l’italiano, su MagicMerchant.it.