WLOG Crusader Kingdoms
Crusader Kingdoms ci riporta ai tormentati anni delle Crociate in Terra Santa con un regolamento essenziale e molto versatile: solitario, cooperativo e competitivo. Un gioco così semplice saprà rendere giustizia a un conflitto così complesso?
Per quasi duecento anni (ma secondo alcuni, per molto di più) il conflitto tra gli eserciti della Cristianità e le armate dell’Islam per il controllo di Gerusalemme e delle più importanti città del Medio Oriente ha insanguinato la Terra Santa. Ma una tale convivenza tra regni cristiani e potentati musulmani, pur se forzata, è stato anche un fondamentale momento di incontro e di scambio tra queste due culture, declinate nelle loro mille sfaccettature interne. Una serie di conflitti certo molto affascinante, ma anche molto difficile da rievocare in maniera adeguata all’interno di un gioco di simulazione, per di più molto essenziale come il nuovo Crusader Kingdoms, di Worthington Publishing. Un titolo che stupisce fin da subito per la sua varietà, prevendendo modalità di gioco differenti da 1 a 4 giocatori. Con poche pagine di regole e una componentistica che raramente si vede all’interno di un gioco storico, Crusader Kingdoms si presenta da subito come un progetto molto ambizioso e, forse, come l’inizio di una nuova serie.
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