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Under The Sea

Pronti a portare i vostri piccoli giocatori in fondo al mare? Allora tuffiamoci in Under The Sea!

Under The Sea è un gioco ideato dalla coppia fissa di autori Luca Bellini e Luca Borsa, con illustrazioni si Erika Signini e pubblicato dalla Chicco nel 2017. La durata di una partita è di 5-10 minuti ed è indicato per 1-4 giocatori da 2 anni in su.

Under The Sea è un gioco di memoria tattile e visiva e fa parte della linea Family Games. La caratteristica di questa linea è la presenza di più modalità di gioco che permettono di aumentare la complessità del gioco al crescere dell’età dei giocatori. In questo caso le 2 modalità sono consigliate rispettivamente a partire dai 2 e dai 4 anni, ma poi vedremo come anche all’interno di queste 2 modalità ci siano delle varianti per adattare il gioco alla complessità desiderata.

Il gioco è composto da 3 set di 9 tessere quadrate, 8 animali marini in plastica, un sacchetto di stoffa nero e il manuale del gioco in ben 14 lingue!

Come si gioca

Nella modalità base (consigliata a partire dai 2 anni) il gioco è un cooperativo e indicato da 1 a 4 giocatori. Si dispongono, coperte, 8 tessere in cui sono rappresentati gli animali del gioco e, scoperte, le 3 tessere Cozza. Ogni giocatore nel proprio turno deve scoprire una tessera e provare a pescare dal sacchetto lo stesso animale riconoscendolo solo grazie al tatto. Se il giocatore pesca correttamente, si posiziona la sagoma sulla tessera corrispondente mente, in caso di errore, si scarta una tessera Cozza. I giocatori vincono se riescono ad abbinare ogni animale, perdono invece se tutte e tre le Cozze vengono scartate. In questa modalità il gioco può essere semplificato limitando il numero di tessere e sagome da abbinare.

Nella modalità avanzata (consigliata a partire dai 4 anni) il gioco è competitivo ed è indicato da 2 a 4 giocatori. Si dispongono, coperte, 9 tessere con lo sfondo uguale che rappresentano 8 animali e 1 Cozza. Nel proprio turno il giocatore deve estrarre dal sacchetto la sagoma di un animale e poi sceglie una tessera da ruotare. Se la scelta è corretta, il giocatore posiziona la sagoma sulla tessera e gioca nuovamente pescando una nuova figura e cercando di abbinarla, e questo si ripete fino a quando viene scelta una tessera errata. Quando viene scelta una tessera errata il turno passa al giocatore successivo. Vince il giocatore che posiziona correttamente l’ultima tessera. Anche in questa modalità si può semplificare il gioco riducendo tessere e sagome. Inoltre si può regolare la complessità anche scegliendo quale set adottare dei 3 disponibili: con il disegno completo dell’animale, con solo l’ombra dell’animale, con il disegno di 3 animali (la tessera in questo caso va abbinata a un animale di un colore NON presente sulla tessera).

Cosa ne penso

Faccio due piccole premesse: non sono un esperto di educazione dei bambini quindi quello che leggerete è legato esclusivamente alla mia esperienza personale. Inoltre, come potete immaginare, ho provato questo gioco solamente all’interno del nucleo familiare, ovvero con una bambina di 2 anni e mezzo circa (33 mesi come direbbe uno stagionatore di Parmigiano).

I materiali del gioco sono ottimi, le tessere molto spesse e con una stampa che dopo più di 50 partite in mano a una 2enne non hanno nemmeno un graffio. La scatola è di un cartone un po’ leggero e quindi qualche ammaccatura sugli angoli si è fatta però comunque sta resistendo. In ogni caso non è un gioco da 150 € “da collezione”, va usato e consumato! Io l’ho acquistato alla Play nel 2019 a 10 €, anche se è stato aperto solo a gennaio di quest’anno, e sono pienamente soddisfatto.

Le meccaniche del gioco sono fondamentalmente quelle di un memory con la componente tattico-tattile della scelta dal sacchetto. Devo dire che nel mio caso la prima modalità di gioco proposta non mi ha convinto molto, abbiamo fatto alcune prove ma personalmente ho trovato “difficile” spiegare di riconoscere la forma con le mani. Quindi siamo passati poco dopo alla modalità avanzata, che ci è risultata più semplice. Inizialmente ci limitavamo a estrarre e cercare di indovinare la tessera senza dare peso al fatto che l’ultimo piazzamento faceva vincere un giocatore, semplicemente esultavamo tutti a gioco completato, un po’ come se si dovesse fare insieme un puzzle. Solo in seguito ho iniziato a indicare il vincitore della partita e adesso anche mia figlia dice “ho vinto” oppure “ha vinto papà” con gioia in entrambi i casi.

La cosa più difficile da imparare è stata non girare più tessere nel proprio turno in caso di errore, ma nel giro di alcuni giorni si è abituata a farlo. In seguito le ho anche spiegato che, se riesce, senza guardare, a scegliere l’animale che vuole pescare, può farlo… non sono sicuro che l’abbia completamente capito ma quando glielo ricordo a volte lo fa. Nella modalità avanzata facciamo abitualmente due partite, una con le tessere con gli animale e una con le tessere con le sagome nere, non abbiamo mai usato, per ora, la modalità più complessa perché credo sia ancora presto.

In meno di 2 mesi dall’apertura abbiamo fatto non meno di 50 partite, alcune con il papà, alcune con la mamma, alcune con entrambi e alcune anche da sola! La modalità cooperativa ha il grosso vantaggio di essere giocabile anche da soli anche se mia figlia in realtà gioca con le regole della competitiva da sola.

Questo è stato il primo vero gioco da tavolo che ho provato con mia figlia anche se ogni tanto giochiamo con i dadi di Sagrada con le mille risorse di Wendake e devo dirmi soddisfatto perché ha dato una ventata di freschezza al classico e intramontabile Memory. Inoltre trovo bellissimo il fatto che, per merito dell’alea e soprattutto della mia poca memoria, a volte vinco e a volte perdo pur non facendolo volutamente!